2025-02-23
Meloni alla Cpac dà la sveglia all’Ue: «L’orgoglio doveva mostrarlo prima»
Giorgia Meloni durante l'intervento alla Cpac (Ansa)
Il premier, collegata con l’evento dei conservatori, difende le parole di Vance e ribadisce la vicinanza a Trump: «L’Occidente non esiste senza gli Usa». E sui dazi avverte: «Uno scontro farebbe il gioco delle altre potenze».Nessuna sorpresa. Giorgia Meloni come previsto, anche se con un po’ di ritardo, alle 19.20 si è collegata con Washington per parlare al Conservative political action conference, subito prima del discorso di chiusura di Donald Trump. E così ha rotto il silenzio di cui è stata accusata su Trump, Europa e sulla trattativa per la pace in Ucraina. Caloroso il benvenuto del pubblico che applaude una volta annunciato il suo nome, una vera e propria standing ovation.«Non potevo mancare a questa edizione del Cpac», esordisce il premier ringraziando gli organizzatori «perché non avete mai smesso di lottare anche nei momenti più difficili, avete creato una rete globale che dà voce a milioni di persone che non potevano parlare». E aggiunge: «L’America non può esistere senza l’Europa. L’Europa non è persa fino a quando i conservatori rimarranno sul campo di battaglia. La sinistra più radicale vuole cancellare la nostra storia, la nostra identità, ma non ci lasceremo dividere perché siamo forti solo quando siamo insieme». Poi sulla sinistra arrabbiata dice: «Con la vittoria di Trump l’irritazione è diventata isteria». Una sinistra che, secondo il premier, attacca il mondo occidentale: «Credo ancora nel mondo occidentale. Non ci vergogneremo mai di chi siamo. Stiamo affermando la nostra identità e vogliamo rafforzarla. La sinistra radicale vuole cancellare la nostra storia ma non ci lasceremo dividere». E sottolinea: «Combattiamo per ciò in cui crediamo. Ci fidiamo delle persone, non le temiamo. A differenza delle élite globaliste che credono che il governo debba educare le persone, costringendole ad accettare politiche che non hanno mai chiesto. Crediamo nella democrazia. Serviamo la gente, non le governiamo».Ringrazia subito anche agli italo americani: «Siete stati ambasciatori eccezionali del genio italiano». Poi sull’Italia: «La propaganda diceva che un governo conservatore avrebbe isolato l’Italia, avrebbe scoraggiato gli investitori, avrebbe soppresso le libertà, ma erano fake news. L’Italia sta meglio: occupazione a livelli record, l’economia cresce, il flusso degli immigrati si è ridotto del 60%. Stiamo facendo aumentare le libertà in tutti quanti gli aspetti della vita del Paese». Il governo «lavora senza sosta per ristabilire il giusto ruolo dell’Italia sulla scena internazionale», spiega a chi la ascolta. Sul presidente Donald Trump e sulle polemiche per la sua presunta ostilità verso l’Europa, dice: «I nostri avversari sperano che si allontani da noi europei. Io lo conosco, è forte ed efficace, scommetto che dimostreremo che si sbagliano. Qualcuno può vedere l’Europa come distante, lontana, persa, io vi dico che non è così».«In Europa c’è una crescente consapevolezza che la sicurezza è ora la massima priorità. Non puoi difendere la tua libertà se non hai i mezzi o il coraggio per farlo. Io sono orgogliosa di essere europea», insiste Meloni, e aggiunge: «Se chi si è arrabbiato per le parole a Monaco di J.D. Vance avesse mostrato lo stesso orgoglio quando l’Ue ha perso autonomia strategica legandosi a regimi autocratici o con l’immigrazione massiccia, adesso vivremmo in una Europa più forte». Rompe il silenzio sull’Europa, quindi, e difende il discorso del vicepresidente Usa: «Molti leader europei hanno detto in passato le stesse cose».Sull’Ucraina spiega: «Europa e Usa devono lavorare insieme per una pace giusta e duratura». E ha ricordato la lotta del «fiero popolo ucraino contro la brutale aggressione». Parole che non si incontrano con quelle pronunciate da Trump nei giorni precedenti, però lo elogia per il suo lavoro: «La pace può essere costruita solo con il contributo di tutti ma so che con Trump non vedremo mai di nuovo il disastro visto in Afghanistan quattro anni fa». Sui dazi lancia un monito: «Non abbiamo bisogno di dire quanto siano interconnesse le nostre economie e come i risultati imprevedibili di uno scontro commerciale farebbero il gioco di altre grandi potenze». Circa 15 minuti di intervento, in cui usa un linguaggio del corpo molto più pacato di quello che le fu contestato ad Atreju. Segno di una volontà chiara: quella di abbassare i toni che gli esponenti dell’entourage trumpiano hanno alzato con parole e gesti.
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L'evento organizzato dal quotidiano La Verità per fare il punto sulle prospettive della transizione energetica. Sul palco con il direttore Maurizio Belpietro e il vicedirettore Giuliano Zulin, il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il presidente di Ascopiave Nicola Cecconato, il direttore Ingegneria e realizzazione di Progetto Terna Maria Rosaria Guarniere, l'Head of Esg Stakeholders & Just Transition Enel Maria Cristina Papetti, il Group Head of Soutainability Business Integration Generali Leonardo Meoli, il Project Engineering Director Barilla Nicola Perizzolo, il Group Quality & Soutainability Director BF Spa Marzia Ravanelli, il direttore generale di Renexia Riccardo Toto e il presidente di Generalfinance, Boconi University Professor of Corporate Finance Maurizio Dallocchio.