
2025-08-16
L’antenna cinese spunta vicino ad Airbus: Parigi indaga su Emposat. E l’Europa alza il livello d’allerta
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Ansa
Un’inchiesta per spionaggio scuote la Francia. In Repubblica Ceca un impianto già installato è stato bloccato. Allerta crescente in Europa sulle stazioni satellitari cinesi: reti globali, finanziamenti statali e legami con l’Esercito Popolare di Liberazione.
«Alien: Pianeta Terra» (Disney+)
Noah Hawley porta per la prima volta la saga di Alien sul piccolo schermo con Alien: Pianeta Terra, disponibile su Disney+. Un adattamento originale, ambientato sulla Terra nel 2120, che mescola atmosfere classiche, fantascienza e critica sociale.
Le acque cristalline dell'oceano delle Isole Berlengas in Portogallo (iStock)
Tra la fine dell’estate e l’inizio della primavera, alcune isole europee si svuotano e rivelano il loro volto autentico: Alicudi, Faroe, Berlengas, Åland e Terschelling offrono silenzio, natura incontaminata e atmosfere sospese nel tempo.
Ambrogio Fogar a bordo del Surprise nel 1977 (Getty Images). Nel riquadro la copertina della biografia scritta da Lorenzo Grossi per Infinito Edizioni «Ambrogio Fogar - Le mille straordinarie vite dell'ultimo grande sognatore»
A cinquant’anni dal giro del mondo in barca a vela e vent’anni dalla scomparsa, Ambrogio Fogar - Le mille straordinarie vite dell’ultimo grande sognatore di Lorenzo Grossi restituisce la storia dell'esploratore milanese, simbolo di audacia, curiosità e passione per la vita.
C’era un uomo capace di sfidare mari in tempesta, deserti roventi, ghiacci polari e montagne impervie, inseguendo la libertà e il sogno di esplorare l’ignoto. Quest’anno ricorrono due anniversari che raccontano la portata straordinaria della sua vita: cinquant’anni dal giro del mondo in barca a vela da Est a Ovest, compiuto contro le correnti dominanti, e vent’anni dalla sua scomparsa. Ambrogio Fogar, con il suo coraggio e la sua sete di avventura, resta un simbolo di determinazione e curiosità che continua a ispirare le nuove generazioni.
A restituire al pubblico italiano la storia di quest’uomo irripetibile ci pensa Lorenzo Grossi con Le mille straordinarie vite dell’ultimo grande sognatore (Infinito Edizioni), una biografia che attraversa le mille facce di Fogar: l’esploratore, il giornalista, il conduttore televisivo, l’uomo capace di trasformare la tragedia in impegno sociale. Dal giro del mondo in barca alle spedizioni al Polo Nord con il fedele cane Armaduk, fino all’incidente nel 1992 che lo paralizzò completamente, la narrazione restituisce un ritratto pieno di audacia, tenacia e passione per la vita.
Classe 1941, Fogar cominciò da giovane a coltivare la passione per l’avventura: dai primi lanci con il paracadute alle arrampicate in montagna, ogni esperienza era un banco di prova per coraggio e determinazione. La narrazione di Grossi, con uno stile chiaro e coinvolgente, restituisce la complessità del personaggio: un uomo intraprendente, ma anche profondamente umano, capace di trasformare le difficoltà in forza. L’incidente del 1992, durante un rally in Turkmenistan, non segnò la fine della sua vita attiva: Fogar continuò a raccontare la propria esperienza, diventando un esempio di determinazione e un portavoce della ricerca scientifica e dell’inclusività per le persone con disabilità. Il libro documenta inoltre il rapporto profondo e riconoscente con la Fondazione Don Gnocchi, che gli consentì di affrontare la riabilitazione e tornare a una quotidianità ricca di incontri, testimonianze e impegno sociale. Fu anche un innovatore televisivo: con Jonathan, l’esploratore milanese, guidò gli spettatori italiani alla scoperta di luoghi remoti e affascinanti, anticipando un genere destinato a diventare familiare agli occhi del pubblico degli anni Ottanta.
Ma il libro non si limita alle cronache delle imprese estreme: mette in luce la mente curiosa e visionaria di Fogar, capace di anticipare temi che sarebbero diventati centrali negli anni successivi, dal cambiamento climatico alla tutela degli animali. La narrazione si avvale di contributi familiari, interviste e materiali d’archivio, restituendo un ritratto a tutto tondo di un uomo che ha vissuto più vite in una sola.
Oltre a celebrare l’avventura e la determinazione, Le mille straordinarie vite dell’ultimo grande sognatore invita a riflettere sul valore della curiosità, del coraggio e della caparbietà. Fogar emerge come figura di riferimento per le nuove generazioni, un simbolo di libertà e audacia che continua a parlare al futuro, ricordandoci che la vita, con tutti i suoi rischi e ostacoli, può essere vissuta con passione, spirito di iniziativa e amore per il mondo che ci circonda.
C’era un uomo capace di sfidare mari in tempesta, deserti roventi, ghiacci polari e montagne impervie, inseguendo la libertà e il sogno di esplorare l’ignoto. Quest’anno ricorrono due anniversari che raccontano la portata straordinaria della sua vita: cinquant’anni dal giro del mondo in barca a vela da Est a Ovest, compiuto contro le correnti dominanti, e vent’anni dalla sua scomparsa. Ambrogio Fogar, con il suo coraggio e la sua sete di avventura, resta un simbolo di determinazione e curiosità che continua a ispirare le nuove generazioni.
A restituire al pubblico italiano la storia di quest’uomo irripetibile ci pensa Lorenzo Grossi con Le mille straordinarie vite dell’ultimo grande sognatore (Infinito Edizioni), una biografia che attraversa le mille facce di Fogar: l’esploratore, il giornalista, il conduttore televisivo, l’uomo capace di trasformare la tragedia in impegno sociale. Dal giro del mondo in barca alle spedizioni al Polo Nord con il fedele cane Armaduk, fino all’incidente nel 1992 che lo paralizzò completamente, la narrazione restituisce un ritratto pieno di audacia, tenacia e passione per la vita.
Classe 1941, Fogar cominciò da giovane a coltivare la passione per l’avventura: dai primi lanci con il paracadute alle arrampicate in montagna, ogni esperienza era un banco di prova per il coraggio e la determinazione. Nel corso degli anni trasformò queste sfide in imprese leggendarie, culminate nella circumnavigazione del mondo in solitaria e nelle spedizioni polari. Fu anche un innovatore televisivo: con Jonathan, l’esploratore milanese, guidò gli spettatori italiani alla scoperta di luoghi remoti e affascinanti, anticipando un genere destinato a diventare familiare agli occhi del pubblico degli anni Ottanta.
Grossi ricostruisce anche il percorso umano e quotidiano di Fogar dopo la paralisi, evidenziando il legame profondo con la Fondazione Don Gnocchi, che gli permise di affrontare la riabilitazione e di tornare a una vita attiva, tra incontri pubblici, articoli e testimonianze. La biografia mostra come Fogar abbia saputo trasformare le difficoltà in forza e impegno, promuovendo la ricerca scientifica e l’inclusività per le persone con disabilità.
Ma il libro non si limita alle cronache delle imprese estreme: mette in luce la mente curiosa e visionaria di Fogar, capace di anticipare temi che sarebbero diventati centrali negli anni successivi, dal cambiamento climatico alla tutela degli animali. La narrazione si avvale di contributi familiari, interviste e materiali d’archivio, restituendo un ritratto a tutto tondo di un uomo che ha vissuto più vite in una sola.
Oltre a celebrare l’avventura e la determinazione, Le mille straordinarie vite dell’ultimo grande sognatore invita a riflettere sul valore della curiosità, del coraggio e della caparbietà. Fogar emerge come figura di riferimento per le nuove generazioni, un simbolo di libertà e audacia che continua a parlare al futuro, ricordandoci che la vita, con tutti i suoi rischi e ostacoli, può essere vissuta con passione, spirito di iniziativa e amore per il mondo che ci circonda.
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