2025-10-08
«Suprematista e omofoba». La Swift travolta dal woke e dalle follie dei democratici
La cantante, che aveva sostenuto la campagna contro Trump, esce con un nuovo album. Critiche dagli utenti che vedono messaggi razzisti anche dove non ci sono.La storia si ripete. Sempre. Alla fine arriva il più puro che ti epura. Anche se sei Taylor Swift. Anche se negli ultimi anni ti sei spesa per sostenere, spesso acriticamente, la campagna democratica contro Donald Trump.Lo scorso 3 ottobre è uscito il suo nuovo album: «The life of a showgirl». In esso la Swift celebra il suo amore con il giocatore di football Travis Kelce. Un disco dalle melodie dolci in cui la cantante ha nascosto degli «easter egg», dei piccoli messaggi in codice per raccontare di sé in modo più pudico. In «Father Figure» c’è un omaggio a George Michael. In «Elizabeth Taylor» si paragona alla famosa attrice. E così via, passando da Shakespeare fino ad arrivare a versi parecchio spinti.C’è chi però è andato oltre e ha visto degli altri messaggi, questa volta però razzisti e omofobi. Alcuni utenti, come nota il New York Post, hanno cominciato a dire che il brano «Opalite» rappresenta «un inno suprematista bianco in chiave alta» e incarna «un’omofobia discreta». C’è perfino chi ha affermato che la Swift sarebbe una «regina bianca». Pure il brano «Cancelled», che racconta di un’amicizia finita, sarebbe pro Maga, come nota un ormai ex fan: «“Mi piace che i miei amici siano stati cancellati” è il testo più stonato che un miliardario bianco con amici Maga potrebbe pubblicare in questo clima». E via delirando.Andando poi a spulciare nel passato della cantante, c’è chi la rimprovera per non aver mai rinnegato la sua amicizia con Brittany Mahomes, moglie della star del football Patrick Mahomes, «colpevole» di aver messo «mi piace» a un post sulla pagina Instagram dei repubblicani nel 2024. Perché, per i talebani del woke, non si è responsabili solamente di ciò che una persona dice o fa. Ma pure di ciò che fanno e dicono i suoi amici. E questo anche se sei una paladina liberal e se, nelle elezioni del 2020, hai sostenuto con forza l’elezione alla Casa bianca di Joe Biden, in tandem con Kamala Harris, concedendo loro di utilizzare la canzone «Only the Young» in un video della loro campagna elettorale. Un brano in cui si parla non solo delle sparatorie di massa che insanguinano gli Stati Uniti ma anche dei presunti brogli - questa la versione dei democratici - che avrebbero portato il tycoon al potere («Il gioco è stato truccato, l’arbitro è stato ingannato / Quelli che sbagliano pensano di avere ragione / Questa volta eri in minoranza»). Nel gennaio del 2020, la cantante scrive su Twitter, riferendosi a Trump: «A novembre ti sbatteremo fuori». E così è stato, in effetti. Poi quattro anni di amministrazione democratica. Negli ultimi Biden è in affanno. Probabilmente è già malato. Ha importanti ritardi cognitivi e il suo disorientamento durante gli impegni pubblici è evidente. Si guarda attorno, spaesato e assente. Il suo entourage si affretta a dire che è tutto sotto controllo, ma non è sufficiente. Si mobilita così il jet set, quello che conta. Gli organizzatori della campagna elettorale di Biden sperano nella Swift, che questa volta però mantiene un profilo basso. Invita solo gli elettori al voto, senza però mai specificare per chi. I democratici aspettano in un suo endorsement pubblico per lungo tempo. Del resto è seguita da oltre 279 milioni di follower. Rappresenta un modello. È ascoltata, dicono. Può incidere sul voto. Secondo gli analisti può spostare almeno un milione di voti. Ma non c’è nulla da fare. Questa volta nessuna discesa in campo. Trump torna alla Casa bianca. Forse è questo suo mancato impegno contro il tycoon che certi suoi fan non le perdonano, nonostante la Swift abbia sempre sostenuto le cause dei democratici e, ovviamente, quelle Lgbt. Nel 2019, per esempio, dona 113.000 dollari al Tennessee Equality Project, un'organizzazione che lavora per sostenere la comunità gay e realizza il video della canzone «You Need to Calm Down» insieme ad alcune celebrità queer come Ellen DeGeneres, RuPaul e Todrick Hall. Ma non solo. In più di un’occasione invita i suoi fan a sostenere la comunità Lgbt e, ovviamente, si impegna nell’utilizzo dei pronomi neutri. Oggi però la Swift canta l’amore tradizionale, quello tra un uomo e una donna. E i suoi fan più estremisti non glielo perdonano. Una TikToker ha affermato di aver letto questo sottotesto nel suo ultimo album: «Voglio avere i vostri bambini bianchi e in realtà voglio che tutto il nostro quartiere sia razzialmente omogeneo. Ora Taylor vi chiama gattare senza figli perché sta per farne uscire dei bambini».Follia woke pura. Dove l’adesione all’ortodossia deve essere totale e totalizzante. Dove non si può uscire dagli schemi e, se lo fai, sei un traditore che deve essere punito. Perché la libertà di parola esiste ma solo per affermare ciò che vogliono le minoranze. Se non lo fai sei un omofobo e un razzista. Come Taylor Swift, eroina, forse ex, della comunità Lgbt. Del resto, chi di woke ferisce spesso di woke perisce.