Parte dal Castello Sforzesco di Milano sabato 10 e domenica 11 settembre con tanti artisti, laboratori creativi, atelier per grandi e piccini e prosegue in tutta Italia fino al 9 ottobre, con più di 250 appuntamenti che toccano il nostro Paese da Nord a Sud, isole comprese. Quest’anno, la settima edizione del Festival del disegno più grande al mondo, una festa di petali, fogli, carta, colori, penne e piume, celebra la natura e la vita che si rinnova.
Parte dal Castello Sforzesco di Milano sabato 10 e domenica 11 settembre con tanti artisti, laboratori creativi, atelier per grandi e piccini e prosegue in tutta Italia fino al 9 ottobre, con più di 250 appuntamenti che toccano il nostro Paese da Nord a Sud, isole comprese. Quest’anno, la settima edizione del Festival del disegno più grande al mondo, una festa di petali, fogli, carta, colori, penne e piume, celebra la natura e la vita che si rinnova.Milano, la città più cosmopolita d’Italia, la più amata dai giovani, moda e design, grattacieli e monumenti, passato e futuro che si incontrano in un presente in perenne divenire, si appresta ad ospitare la prima tappa di un Festival che parla il linguaggio universale della fantasia e dei colori. Del disegno in particolare, declinato in tutte le sue forme: illustrazione, calligrafia, collage, acquarello e stampa. L’obiettivo è quello di provare, sperimentare, divertirsi e imparare, guidati dalla mano esperta degli artisti alla scoperta dei propri talenti. Per due giorni, nel weekend del 10 e 11 settembre, i cortili del Castello Sforzesco accoglieranno il pubblico di adulti e bambini con laboratori e Atelier d’Artista, dove i più piccoli potranno lasciare briglia sciolta alla fantasie e creare ovunque e in ogni momento, dando vita a maxi disegni collettivi, muri di colori, trottole, lavoretti di carta e persino a piccole opere - da immaginare e ricostruire su cubi girevoli - ispirate ai capolavori custoditi nelle mura del Castello. A tutti, sarà poi data la straordinaria possibilità di interagire con i tanti artisti presenti e con le loro fantastiche creazioni: dalle magiche creature di Giulia Orecchia (creatrice insieme allo studio +fortuna della coloratissima e accattivante grafica dell’evento) ai levrieri di Andrea Antinori , passando per i collage di dolci e frutta di Elisa Talentino, i vasi di carta di Francesca Zoboli e le armature disarmanti di Alicia Baladan. Il noto illustratore spagnolo (ma residente a Berlino) Alberto Madrigal mostrerà come ideare personaggi partendo da una macchia di colore, mentre il calligrafo e lettering artist Mattia Bonora insegnerà a a creare il proprio lettering personale, per caratterizzare e distinguere quaderni e taccuini.Tra le novità del Festival edizione 2022, da segnalare la partecipazione di Stefano Mancuso, fondatore della neurobiologia vegetale, che, insieme a Chiara Medioli Fedrigoni, presidente della Fondazione Fedrigoni Fabriano (Fabriano è curatore dell’evento), terrà un incontro dedicato al rapporto importante - quanto inaspettato - tra le piante e il disegno. A chiudere la «due giorni milanese» , la performance di immagini, oggetti e musica curata dall’artista Rossana Maggi, un vero e proprio viaggio poetico che parte dalle voci dei bambini che rispondono a questa curiosa domanda: Dove volano i soffioni? Terminato l’appuntamento meneghino, il viaggio del Festival proseguirà sino al 9 ottobre per tutta la nostra penisola, toccando ben 300 città e coinvolgendo, in un mosaico di colori e allegria, piazze, strade, scuole, musei e biblioteche. Il Festival del Disegno è una manifestazione unica nel suo genere, fantastica e naif, dedicata agli appassionati del genere ma anche a chi , una matita, non l’ha mai saputa usare. Ma, soprattutto, è un momento per stare insieme e confrontarsi, guidati dalla fantasia e da un foglio di carta.«L’idea di dare vita a un Festival dedicato al disegno è nata,ormai sette anni fa,con l’obiettivo di riscoprire un foglio di carta come strumento di unione,opportunità e possibilità. Le precedenti edizioni ci hanno confermato, grazie all’entusiasmo dei partecipanti,quanto sia importante continuare a promuovere e sostenere il disegno,un linguaggio universale per sua natura capace di divertire, stimolare e insegnare a tutte le età », le parole di Chiara Medioli FedrigoniFABRIANO: la bella carta dal 1264Dal 1264 a Fabriano si produce carta che, in oltre 750 anni, ha incontrato uomini e donne che ne hanno fatto un uso quotidiano e insieme straordinario nel campo dell’arte, della letteratura, della musica, dell’editoria. Michelangelo Buonarroti, Giambattista Bodoni, Ludwig van Beethoven fino a Gabriele D’Annunzio, Georgia O'Keeffe insieme a Francis Bacon e Federico Fellini, sono solo alcuni dei personaggi che hanno scritto, disegnato, preso appunti, creato su carta prodotta a Fabriano che, con oltre sette secoli di storia, è parte del patrimonio culturale italiano. Il programma completo del Festival è scaricabile dal sito https://fabriano.com/
Ansa
Centinaia di tank israeliani pronti a invadere la Striscia. Paesi islamici coesi contro il raid ebraico in Qatar. Oggi Marco Rubio a Doha.
iStock
Considerato un superfood, questo seme (e l’olio che se ne ricava) combatte trigliceridi, colesterolo e ipertensione. E in menopausa aiuta a contrastare l’osteoporosi. Accertatevi però di non essere allergici.
Nel riquadro Roberto Catalucci. Sullo sfondo il Centro Federale Tennis Brallo
Parla Roberto Catalucci, il maestro di generazioni di atleti: «Jannik è un fenomeno che esula da logiche federali, Alcaraz è l’unico al suo livello. Il passaggio dall’estetica all’efficienza ha segnato la svolta per il movimento».
Sempre più risparmiatori scelgono i Piani di accumulo del capitale in fondi scambiati in borsa per costruire un capitale con costi chiari e trasparenti. A differenza dei fondi tradizionali, dove le commissioni erodono i rendimenti, gli Etf offrono efficienza e diversificazione nel lungo periodo.
Il risparmio gestito non è più un lusso per pochi, ma una realtà accessibile a un numero crescente di investitori. In Europa si sta assistendo a una vera e propria rivoluzione, con milioni di risparmiatori che scelgono di investire attraverso i Piani di accumulo del capitale (Pac). Questi piani permettono di mettere da parte piccole somme di denaro a intervalli regolari e il Pac si sta affermando come uno strumento essenziale per chiunque voglia crearsi una "pensione di scorta" in modo semplice e trasparente, con costi chiari e sotto controllo.
«Oggi il risparmio gestito è alla portata di tutti, e i numeri lo dimostrano: in Europa, gli investitori privati detengono circa 266 miliardi di euro in etf. E si prevede che entro la fine del 2028 questa cifra supererà i 650 miliardi di euro», spiega Salvatore Gaziano, responsabile delle strategie di investimento di SoldiExpert SCF. Questo dato conferma la fiducia crescente in strumenti come gli etf, che rappresentano l'ossatura perfetta per un PAC che ha visto in questi anni soprattutto dalla Germania il boom di questa formula. Si stima che quasi 11 milioni di piani di risparmio in Etf, con un volume di circa 17,6 miliardi di euro, siano già attivi, e si prevede che entro il 2028 si arriverà a 32 milioni di piani.
Uno degli aspetti più cruciali di un investimento a lungo termine è il costo. Spesso sottovalutato, può erodere gran parte dei rendimenti nel tempo. La scelta tra un fondo con costi elevati e un Etf a costi ridotti può fare la differenza tra il successo e il fallimento del proprio piano di accumulo.
«I nostri studi, e il buon senso, ci dicono che i costi contano. La maggior parte dei fondi comuni, infatti, fallisce nel battere il proprio indice di riferimento proprio a causa dei costi elevati. Siamo di fronte a una realtà dove oltre il 90% dei fondi tradizionali non riesce a superare i propri benchmark nel lungo periodo, a causa delle alte commissioni di gestione, che spesso superano il 2% annuo, oltre a costi di performance, ingresso e uscita», sottolinea Gaziano.
Gli Etf, al contrario, sono noti per la loro trasparenza e i costi di gestione (Ter) che spesso non superano lo 0,3% annuo. Per fare un esempio pratico che dimostra il potere dei costi, ipotizziamo di investire 200 euro al mese per 30 anni, con un rendimento annuo ipotizzato del 7%. Due gli scenari. Il primo (fondo con costi elevati): con un costo di gestione annuo del 2%, il capitale finale si aggirerebbe intorno ai 167.000 euro (al netto dei costi). Il secondo (etf a costi ridotti): Con una spesa dello 0,3%, il capitale finale supererebbe i 231.000 euro (al netto dei costi).
Una differenza di quasi 64.000 euro che dimostra in modo lampante come i costi incidano profondamente sul risultato finale del nostro Pac. «È fondamentale, quando si valuta un investimento, guardare non solo al rendimento potenziale, ma anche e soprattutto ai costi. È la variabile più facile da controllare», afferma Salvatore Gaziano.
Un altro vantaggio degli Etf è la loro naturale diversificazione. Un singolo etf può raggruppare centinaia o migliaia di titoli di diverse aziende, settori e Paesi, garantendo una ripartizione del rischio senza dover acquistare decine di strumenti diversi. Questo evita di concentrare il proprio capitale su settori «di moda» o troppo specifici, che possono essere molto volatili.
Per un Pac, che per sua natura è un investimento a lungo termine, è fondamentale investire in un paniere il più possibile ampio e diversificato, che non risenta dei cicli di mercato di un singolo settore o di un singolo Paese. Gli Etf globali, ad esempio, che replicano indici come l'Msci World, offrono proprio questa caratteristica, riducendo il rischio di entrare sul mercato "al momento sbagliato" e permettendo di beneficiare della crescita economica mondiale.
La crescente domanda di Pac in Etf ha spinto banche e broker a competere offrendo soluzioni sempre più convenienti. Oggi, è possibile costruire un piano di accumulo con commissioni di acquisto molto basse, o addirittura azzerate. Alcuni esempi? Directa: È stata pioniera in Italia offrendo un Pac automatico in Etf con zero costi di esecuzione su una vasta lista di strumenti convenzionati. È una soluzione ideale per chi vuole avere il pieno controllo e agire in autonomia. Fineco: Con il servizio Piano Replay, permette di creare un Pac su Etf con la possibilità di ribilanciamento automatico. L'offerta è particolarmente vantaggiosa per gli under 30, che possono usufruire del servizio gratuitamente. Moneyfarm: Ha recentemente lanciato il suo Pac in Etf automatico, che si aggiunge al servizio di gestione patrimoniale. Con versamenti a partire da 10 euro e commissioni di acquisto azzerate, si posiziona come una valida alternativa per chi cerca semplicità e automazione.
Ma sono sempre più numerose le banche e le piattaforme (Trade Republic, Scalable, Revolut…) che offrono la possibilità di sottoscrivere dei Pac in etf o comunque tutte consentono di negoziare gli etf e naturalmente un aspetto importante prima di sottoscrivere un pac è valutare i costi sia dello strumento sottostante che quelli diretti e indiretti come spese fisse o di negoziazione.
La scelta della piattaforma dipende dalle esigenze di ciascuno, ma il punto fermo rimane l'importanza di investire in strumenti diversificati e con costi contenuti. Per un investimento di lungo periodo, è fondamentale scegliere un paniere che non sia troppo tematico o «alla moda» secondo SoldiExpert SCF ma che rifletta una diversificazione ampia a livello di settori e Paesi. Questo è il miglior antidoto contro la volatilità e le mode del momento.
«Come consulenti finanziari indipendenti ovvero soggetti iscritti all’Albo Ocf (obbligatorio per chi in Italia fornisce consigli di investimento)», spiega Gaziano, «forniamo un’ampia consulenza senza conflitti di interesse (siamo pagati solo a parcella e non riceviamo commissioni sui prodotti o strumenti consigliati) a piccoli e grandi investitore e supportiamo i clienti nella scelta del Pac migliore a partire dalla scelta dell’intermediario e poi degli strumenti migliori o valutiamo se già sono stati attivati dei Pac magari in fondi di investimento se superano la valutazione costi-benefici».
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