
Anche ieri il titolo è volato (+9,44%) grazie ai dati di bilancio. La banca è sempre più competitiva e la vendita del 64% da parte del Tesoro non sembra più un’impresa.Anche ieri il titolo di Banca Monte dei Paschi di Siena ha messo a segno un rialzo importante. A Piazza Affari le azioni del gruppo guidato dall’ad Luigi Lovaglio hanno fermato le contrattazioni intorno al 9,44% di crescita, a 2,77 euro. Il merito è ancora tutto della spinta arrivata grazie ai dati di bilancio. Visti i risultati tanto importanti, la quota del Tesoro (pari al 64%) è più attraente negli incastri del risiko bancario. La banca senese, va ricordato, ha chiuso il secondo trimestre con un utile di 383,3 milioni di euro, in crescita del 62,6% rispetto al trimestre precedente e ben sopra le previsioni di 217 milioni fornite dall’istituto di credito. Il numero uno Lovaglio aveva parlato di una banca «sulla buona strada per superare il target di 1 miliardo di euro di utile netto nell’intero anno, in anticipo rispetto ai target del piano industriale».Basti pensare che su base settimanale, l’andamento del titolo è più solido rispetto a quello dell’intero Ftse Mib, il listino principale di Piazza Affari. Al momento, quindi, l’appeal degli investitori è rivolto con maggiore decisione all’istituto di Rocca Salimbeni rispetto all’indice di riferimento.Del resto, il Monte dei Paschi ha raccolto i benefici dell’aumento dei tassi di interesse, che ha permesso alle banche di massimizzare i profitti sui depositi e sui finanziamenti. Inoltre, il gruppo senese è riuscito a ridurre i costi non legati al personale dell’8% trimestre su trimestre, dopo aver eliminato un quinto dei suoi dipendenti alla fine dello scorso anno.«L’efficienza dei costi è al centro della nostra strategia», aveva fatto sapere Luigi Lovaglio, aggiungendo che ciò contribuirà a sostenere gli utili operativi quando la spinta dei tassi più elevati si affievolirà.Se dunque Mps dovesse superare il miliardo di entrate quest’anno, il gruppo sarebbe in anticipo di un anno sulla tabella di marcia dettata dal piano industriale al 2026. Certo, va detto che l’aumento del valore delle azioni rende la cessione della quota del Tesoro più salata. Anche per questo gli esperti di Equita consigliano agli azionisti, e dunque anche al Mef, di tenere il titolo in portafoglio perché le stime vedono il titolo arrivare a quota 3,3 euro, rispetto ai circa 2,8 euro di questi giorni. «Siamo consapevoli che il titolo tratta a multipli compressi e che, qualora la banca dovesse continuare a confermare i miglioramenti sul fronte operativo, vi sia spazio per rerating (un giudizio migliore da parte degli esperti, ndr)», ha scritto Andrea Lisi di Equita Sim. «D’altra parte, in un contesto di mercato che si sta mostrando supportive per il settore nel suo complesso e in cui non ci attendiamo necessariamente un’accelerazione dell’m&a (fusioni e acquisizioni) nel breve termine, manteniamo hold (mantenere, ndr) su base relativa».Proprio di recente, dopo gli ultimi dati di bilancio, il ministro Matteo Salvini si era complimentato con i vertici dell’istituto senese, «esprimendo grande soddisfazione» e complimentandosi con gli «amministratori, dirigenti, dipendenti e tutta la comunità senese». Secondo il numero uno della Lega, il partito è stato l’unico a difendere la banca più antica del mondo da quelli che la volevano svendere, spezzettare, tagliare, liquidare.
(Getty Images)
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Dite come i Righeira che l’estate sta finendo? Non nell’orto dove ci sono ancora i “frutti” estivi e tra questi i gustosissimi peperoni tondi. Sono quelli che di solito trovate in gastronomia ripieni di tonno e messi sott’olio, ma che si possono fare, soprattutto quelli di taglia XXL, in mille modi. Un modo sfizioso, che è anche una ricetta di semi-recupero e magnifica, uno dei pesci azzurri più saporiti e salubri del nostro mare, lo sgombro, è questa preparazione assai facile, buonissima e che richiede solo un po’ di pazienza e di “sopportare” il calore del forno.
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