2024-05-25
Eredità Agnelli, pressing su Jaki. Il giudice ora lo vuole interrogare
Disposta l’acquisizione dei documenti su società e conti bancari offshore di Marella Caracciolo, la moglie dell’Avvocato. Il notaio Urs von Grünigen chiamato a presentare le carte in base alle quali ha redatto l’inventario dei beni.A Torino per John Elkann l’aria è decisamente cambiata. Dopo che la Cassazione ha annullato la sospensione del giugno scorso, la causa civile promossa dalla madre Margherita Agnelli contro la successione della nonna Marella Caracciolo riparte con uno slancio tutto nuovo. Il giudice della ex città della Fiat intende sentire formalmente John Elkann e ha disposto l’acquisizione della documentazione relativa alle società e ai conti bancari offshore della consorte di Gianni Agnelli, oltre ai rapporti con istituti di credito di Londra, New York, Milano e Torino. Nella convinzione che magari la soluzione del giallo sulla reale consistenza dell’eredità Agnelli sia meno lontana di quanto possa sembrare. Non solo, ma il notaio svizzero Urs von Grünigen dovrà presentare al Tribunale tutta la documentazione in base alla quale ha redatto l’inventario dei beni della moglie dell’Avvocato. Ieri il giudice Nicoletta Aloj, della Seconda sezione civile di Torino, ha notificato alle parti un’ordinanza di undici pagine che sorride nettamente alla denunciante Margherita Agnelli. Innanzitutto ha sciolto la riserva del giugno 2023, quando il Tribunale aveva deciso di fermarsi per aspettare l’esito dei vari procedimenti svizzeri sulla successione di Marella Agnelli che, fra l’altro, aveva definitivamente blindato il controllo dell’ex impero Fiat nelle mani dei nipoti John, Lapo e Ginevra, tagliando fuori Margherita e gli altri cinque figli avuti da Serge De Palhen. Merito della Corte di Cassazione, che a gennaio ha bollato come «immotivata» la sospensione torinese, osservando anche che «i beni mobili della successione del padre Giovanni Agnelli, oggetto della causa pendente a Torino, non sono oggetto di alcuna delle cause svizzere». Soprattutto, ai primi di febbraio, sono finiti sul registro degli indagati della Procura di Torino per irregolarità fiscali i tre fratelli Elkann, von Grünigen e il commercialista Gianluca Ferrero, che è anche presidente della Juventus. In questo contesto, con l’inchiesta penale che ha portato alla luce diversi documenti nuovi, ecco l’ordinanza del giudice civile di ieri, che innanzitutto dispone di sentire formalmente John Elkann, presidente di Exor, affinché spieghi a verbale che cosa conosce realmente delle società offshore di cui risultava beneficiaria l’anziana nonna Marella, morta nel 2019 a 92 anni. Il giudice Aloj ha anche ordinato a John, Lapo, Ginevra e al notaio von Grünigen di esibire tutti i documenti delle società offshore e dei trust di cui era beneficiaria Marella Caracciolo e tutta la documentazione bancaria dei conti riferibili alla nobildonna. L’elenco indicato dal giudice è assai dettagliato e riguarda banche a Londra, New York, Ginevra, Lussemburgo, Hong Kong, Singapore, Zurigo (Morgan Stanley e Lazard), Basilea e Vaduz. Un giro del mondo del segreto bancario e della fiscalità «privilegiata», al quale si aggiungono anche due indirizzi italiani. In particolare, sempre dall’ordinanza di ieri, emerge che il Tribunale vuole vedere anche la documentazione della Nomen Fiduciaria Spa di via Giannone 10, a Torino, dove c’è la sede della Simon Fiduciaria, che vanta 7 miliardi di capitali gestiti delle grandi famiglie industriali del Nord e fa parte del gruppo Ersel dal 2015. E ha chiesto anche le carte relative a un conto riferibile sempre a Marellla Agnelli presso Mediobanca, in Piazzetta Cuccia. Dalle carte dell’inchiesta della Guardia di Finanza, a febbraio, era emerso che la Simon controllerebbe la Merope di Roma, una società con ampio portafoglio di progetti immobiliari. E avrebbe anche una società gemella, Merope property company, con un capitale di 36,68 milioni e John Elkann tra i titolari effettivi. Si tratta di una goccia di quello che i legali di Margherita Agnelli ritengono sia un mare, ovvero il mare delle proprietà e dei conti di cui la figlia dell’Avvocato sarebbe stata tenuta all’oscuro. Non a caso, anche nella causa civile rischia di diventare complicata la posizione del notaio di Gstaad, che ha regolato la successione di Marella Agnelli come se fosse residente in Svizzera (dove si può disporre della quota di legittima), mentre la Procura di Torino ora ipotizza che quella residenza fosse fittizia, come sapevano bene anche i membri del personale di servizio italiano della vedova dell’Avvocato. A von Grünigen, esecutore testamentario, i giudici civili chiedono di rendere conto, carte alla mano, di tutte le modalità con le quali ha stilato l’inventario della successione di Donna Marella, compreso l’elenco delle donazioni che questa avrebbe disposto in vita. La cernita non potrà essere meramente formale, perché il Tribunale vuole dal professionista svizzero anche «la documentazione relativa alle operazioni di ricognizione dei beni ereditari della Successione Caracciolo, anche in relazione alle indagini effettuate sui conti esteri delle società offshore». Quest’ultima richiesta dimostra che i profili civili e quelli penali si stanno saldando, come era esattamente nei piani di Margherita Agnelli quando, dopo le sconfitte giudiziarie degli anni precedenti, ha deciso di presentare nuove denunce penali a Milano e questa causa civile a Torino.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.