2020-01-24
Alla vigilia delle elezioni tutti i numeri sui social di Salvini, Borgonzoni e Bonaccini
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In rete vincono i contenuti legati al cambiamento. In queste settimane il leader della Lega ha prodotto 449 contenuti sui temi regionali e cioè 5 contenuti al giorno: 174 su Facebook, 99 su Instagram e 176 su Twitter, con ben 5,22 milioni di interazioni. Lo rivela una ricerca di Fb Associati in collaborazione con la divisione web advocacy Fb Bubbles che appunto ha analizzato i social.Le elezioni regionali in Emilia-Romagna rappresentano il secondo test elettorale per il governo "giallo-rosso" dopo quello, negativo, in Umbria. Un appuntamento di rilievo in particolare per il Partito Democratico, che ha chiuso il 2019 avendo perso la guida di ben cinque regioni. Un'eventuale sconfitta democratica nella più nota tra le roccaforti storiche della sinistra, è stato da più parti osservato, rischia quindi di produrre conseguenze fatali sullo stesso governo nazionale. La scelta della coalizione di centro-destra di conferire a tale consultazione un significato «nazionale» origina quindi da tale consapevolezza, per ragioni simmetriche e opposte la coalizione di centro-sinistra è impegnata invece nel tentativo di attribuire al voto un rilievo esclusivamente locale. Il risultato delle elezioni europee del 26 maggio scorso ha sancito l'ascesa della Lega a livello regionale, risultata primo partito in sei province su nove, con il 33,8% pari a 759.948 voti. Un risultato straordinario, considerato che in occasione delle politiche 2018 il Carroccio si era attestato al 19,2% (dato Camera) con 486.895 voti. Il Partito Democratico ha aumentato i suoi consensi rispetto alle politiche, passando dal 26,4% (pari 668.666 voti assoluti) del 2018 al 31,2% (pari a 703.131 voti) del 2019: un dato percentuale comunque lontano da quello registrato in occasione delle elezioni regionali del 2014, quando il Pd – in – in un quadro contrassegnato dal crollo dell'affluenza (37,7%) – ottenne il 44,5% con 535.109 voti.Salvini domina sul web. Lo rivela una ricerca di Fb Associati in collaborazione con la divisione web advocacy Fb Bubbles che appunto ha analizzato i social.In rete vincono i contenuti legati al cambiamento mentre nel tessuto socio-produttivo forte è la domanda di continuità politica. Sempre più profondo il solco che separa cittadini ed élite: le aspettative politiche dei primi non coincidono con quelle delle seconde, con forte dissonanza.Ecco perché in queste settimane il leader sovranista, oltre a battere palmo a palmo il territorio, ha presidiato pressantemente la discussione online. In tutto ha prodotto 449 contenuti sui temi dell'Emilia-Romagna, e cioè 5 contenuti al giorno: 174 su Facebook, 99 su Instagram e 176 su Twitter, con ben 5,22 milioni di interazioni. Salvini ha scommesso sulla trasformazione di questa competizione locale in una partita nazionale, enfatizzando – a colpi di post e meme – i legami del presidente uscente Bonaccini con il Partito Democratico. Non solo, molto interessante è l'impatto che i post di carattere "culinario" hanno avuto sul piano editoriale delle pagine social di Salvini durante la campagna emiliano-romagnola, all'insegna di un ulteriore tentativo di umanizzazione della sua figura. Dal più famoso video in cui bacia la coppa (29.650 interazioni su Instagram), alla preparazione dei cappelletti, passando per le uova autoctone fino ovviamente al Parmigiano, Salvini fa del cibo un vero e proprio manifesto elettorale.Gli altri leader politici registrano performance nettamente inferiori rispetto al segretario della Lega: impietoso il confronto con Zingaretti, che con 20 post pubblicati (429 in meno di Salvini) ottiene un engagement di sole 31.200 interazioni. Meno evidente il gap con Giorgia Meloni che con 18 contenuti arriva a quota 235.000 mila interazioni, mentre Luigi Di Maio, nonostante produca solo 9 post, realizza volumi di engagement molto interessanti pari a 88.110 unità.Le conversazioni in rete negli ultimi tre mesi sull'Emilia-Romagna sono monopolizzate dalle elezioni regionali, dato piuttosto unico in casi analoghi che hanno interessato altre regioni teatro di appuntamenti elettorali. Il 75% delle 394mila uscite social a livello nazionale, che contengono la keyword "Emilia Romagna" si riferiscono infatti alla competizione elettorale.La campagna di Salvini, dunque, sovrasta quella della Borgonzoni, che oltre a seguire la stessa strategia di legare il nome di Bonaccini a quello del Partito Democratico con l'obiettivo di danneggiarlo, si è concentrata sull'accreditarsi come candidata credibile alla guida della regione: la scelta stessa di aprire nuovi profili Twitter e Instagram con la dicitura @BorgonzoniPres e di impiegare sistematicamente l'hashtag #BorgonzoniPresidente è riconducibile a questo disegno. Bonaccini ha impostato la propria comunicazione in senso opposto: eliminando dai suoi contenuti social quasi qualsiasi riferimento alla propria appartenenza partitica, sottolineando le sue qualità di amministratore locale e rivendicando i risultati ottenuti.Salvini prevale in rete (5,22 milioni di interazioni relative alla elezioni in Emilia-Romagna) e "cannibalizza" la sua stessa candidata Borgonzoni (2,6 milioni): la vera sfida è dunque tra lui e il presidente uscente Bonaccini, la cui forza social, seppur sia imparagonabile a quella del leader del Carroccio, registra comunque buone performance (2,3 milioni di interazioni).La storia che ha dominato sul racconto delle elezioni è quella del movimento delle Sardine (19.599 menzioni associate alla keyword Emilia-Romagna). Le prime tre notizie che hanno fatto più eco in termini di condivisioni (875.400 in totale) riguardano, infatti, le Sardine, che dal punto di vista social rappresentano il principale contrappeso allo strapotere di Salvini e Meloni, nonostante una buona performance complessiva di Bonaccini.
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