Inserito nella legge di bilancio l’emendamento Magi (+Europa) che stanzia 500.000 euro per introdurre corsi di istruzione sessuale a scuola. Tra le micromisure 1 milione sul lavoro agile a Roma per ridurre il traffico nel Giubileo. Oggi il voto di fiducia alla Camera.Alla fine il segretario di +Europa, Riccardo Magi l’ha spuntata. Quasi in sordina (l’unica levata di scudi è arrivata dalla Verità) è stato inserito nella manovra economica l’emendamento che stanzia 500.000 euro per il 2025 ad incremento del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità con l’obiettivo «di promuovere nei piani triennali dell’offerta formativa», come si legge nel testo, «interventi educativi e corsi di formazione e prevenzione rivolti a studenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado, relativamente alle tematiche della salute sessuale e dell’educazione sessuale e affettiva». Detto in sintesi, non ci sono più scuse per introdurre l’educazione sessuale nelle scuole dal momento che ora ci sono anche i soldi per farlo.I 500.000 euro fanno parte del fondo per interventi strutturali di politica economica alimentato con risorse che vengono dal Fondo parlamentare. Questo serbatoio di risorse è spartito in modo proporzionale tra i gruppi di maggioranza e opposizione e come spiega un senatore di lungo corso, se non vi sono rilievi di tipo tecnico, dal momento che la norma ha la copertura, non ci sono ragioni per fare sbarramento. Tanto più, osserva la fonte, che qualcosa all’opposizione bisogna concedere. «Ma io avrei scritto il testo diversamente e comunque la Lega non starà a guardare ma farà in modo che a gennaio si arrivi a una legge delega in modo da veicolare quei soldi alla formazione sulla salute sessuale cioè alla conoscenza dei rischi delle malattie veneree», tuona il leghista Rossano Sasso della Commissione cultura e istruzione della Camera. E incalza: «Magi ha poco da cantare vittoria, c’è già una risoluzione a mio nome di settembre scorso, con cui si vieta il riferimento all’ideologia gender che non entrerà nelle scuole. I 500.000 euro saranno utilizzati quindi in maniera diversa da quello che vuole l’opposizione». La partita quindi, secondo la Lega è ancora tutta da giocare nonostante ormai il testo della manovra sia blindato. Oggi alle 11 è previsto il voto di fiducia alla Camera. Bizzarrie di ogni legge di Bilancio che ha sempre la coda del Milleproroghe per soddisfare chi si è sentito preso in contropiede o, come in questo caso, di altre disposizioni di legge. C’è però il timer del nuovo anno scolastico. E la domanda è d’obbligo: l’educazione sessuale sarà inserita nei programmi scolastici del prossimo anno?Nella manovra si trovano altre misure che riguardano la scuola. Viene incrementato il contributo per gli istituti paritari che accolgono alunni con disabilità, mentre un fondo sarà destinato al contrasto della povertà alimentare a scuola, per erogare contributi ai nuclei che non riescono a pagare le rette per la mensa nelle primarie. È stata aumentata la dote del fondo per gli alloggi degli universitari fuori sede e arrivano 2 milioni per pagare le borse di studio degli studenti atleti. Novità per i ragazzi con handicap: dall’anno scolastico 2026-27 l’organico complessivo dei docenti di sostegno aumenterà di 2.000 unità. Come pure saranno rafforzati gli organici degli uffici scolastici regionali per 101 unità. Non ci sarà il taglio del personale ATA per il prossimo anno. Vengono incrementate di 15 milioni le risorse per la realizzazione dei campus della filiera tecnologico-professionale. Saranno stabilizzati i precari del Cnr. Nel 2025 un contributo di 9 milioni per l’assunzione di ricercatori, tecnologi, tecnici e amministrativi. Il finanziamento sarà pari a 12,5 milioni nel 2026 e a 10,5 milioni a decorrere dal 2027.Nelle pieghe della manovra emergono altre novità. Per le aziende e i dipendenti che hanno in uso auto aziendali, la manovra riserva una vera stangata. Aumentano le tasse per i veicoli a benzina e gasolio anche per quelli ordinati nel 2024. Si passa dalla tassazione basata sulle emissioni alla tassazione basata sul tipo di alimentazione del veicolo. Si salvano le elettriche sulle quali sarà applicata un’aliquota del 10% e le Plug-in al 20%. L’Aniasa, l’associazione di Confindustria che rappresenta il settore dei servizi di mobilità, ha stimato una riduzione nel solo 2025 di almeno il 30% delle immatricolazioni di autovetture a uso noleggio lungo termine e il 20% degli acquisti da parte di società (15.000 unità). Ora si guarda al Milleproroghe per cambiare la norma. La manovra poi è il consueto veicolo di micro misure. Così troviamo cinque milioni l’anno per la Laguna di Venezia e due milioni in tre anni al Comune di Brescia. Poi 50.000 euro ai proprietari degli appartamenti della Torre di via Antonini a Milano distrutta da un incendio nel 2021. Altri soldi piovono sulla Capitale: 1 milione di euro per favorire forme di lavoro «agile e incrementare la flessibilità organizzativa» per evitare gli spostamenti in auto verso il posto di lavoro e snellire il traffico durante il Giubileo. A questi si aggiungono mezzo milione nel 2025 e due milioni nel 2026 per l’acquisto di telecamere di sorveglianza attorno alla stazione Termini. Soldi anche agli oratori delle parrocchie: tre milioni il prossimo anno, 3,5 nel 2026 e quattro nel 2027 a favore delle attività educative e ricreative.
La maxi operazione nella favela di Rio de Janeiro. Nel riquadro, Gaetano Trivelli (Ansa)
Parla Gaetano Trivelli, uno dei leader del team Recap, il gruppo che dà la caccia ai trafficanti che cercano di fuggire dalla legge.
Nicolas Maduro e Hugo Chavez nel 2012. Maduro è stato ministro degli Esteri dal 2006 al 2013 (Ansa)
Su un testo riservato appare il nome del partito creato da Grillo. Dietro a questi finanziamenti una vera internazionale di sinistra.
Un disegno che ricostruisce i 16 mulini in serie del sito industriale di Barbegal, nel Sud della Francia (Getty Images)
Nel 1937 l’archeologo francese Fernand Benoit fece una scoperta clamorosa. Durante gli scavi archeologici nei pressi dell’acquedotto romano di Arles, la sua città, riportò alla luce un sito straordinario. Lungo un crinale ripido e roccioso, scoprì quello che probabilmente è stato il primo impianto industriale della storia, un complesso che anticipò di oltre un millennio la prima rivoluzione industriale, quella della forza idraulica.
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Situato a circa 8 km a nord di Arelate (odierna Arles), il sito archeologico di Barbegal ha riportato alla luce una fabbrica per la macinazione del grano che, secondo gli studiosi, era in grado di servire una popolazione di circa 25.000 persone. Ma la vera meraviglia è la tecnica applicata allo stabilimento, dove le macine erano mosse da 16 mulini ad acqua in serie. Il sito di Barbegal, costruito si ritiene attorno al 2° secolo dC, si trova ai piedi di una collina rocciosa piuttosto ripida, con un gradiente del 30% circa. Le grandi ruote erano disposte all’esterno degli edifici di fabbrica centrali, 8 per lato. Erano alimentate da due acquedotti che convergevano in un canale la cui portata era regolata da chiuse che permettevano di controllare il flusso idraulico.
Gli studi sui resti degli edifici, i cui muri perimetrali sono oggi ben visibili, hanno stabilito che l’impianto ha funzionato per almeno un secolo. La datazione è stata resa possibile dall’analisi dei resti delle ruote e dei canali di legno che portavano l’acqua alle pale. Anche questi ultimi erano stati perfettamente studiati, con la possibilità di regolarne l’inclinazione per ottimizzare la forza idraulica sulle ruote. La fabbrica era lunga 61 metri e larga 20, con una scala di passaggio tra un mulino e l’altro che la attraversava nel mezzo. Secondo le ipotesi a cui gli archeologi sono giunti studiando i resti dei mulini, il complesso di Barbegal avrebbe funzionato ciclicamente, con un’interruzione tra la fine dell’estate e l’autunno. Il fatto che questo periodo coincidesse con le partenze delle navi mercantili, ha fatto ritenere possibile che la produzione dei 16 mulini fosse dedicata alle derrate alimentari per i naviganti, che in quel periodo rifornivano le navi con scorte di pane a lunga conservazione per affrontare i lunghi mesi della navigazione commerciale.
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