2023-06-23
E si lagnava: «Belpietro mi attacca»
Nelle carte dell’ordinanza del gip compare anche una conversazione in cui i due indagati contestavano un articolo scomodo, pubblicato dalla «Verità».Che Marcello Minenna non amasse le critiche della stampa, in particolare quelle del nostro giornale, era un fatto abbastanza noto. Che trova conferma in una serie di messaggi riportati nell’ordinanza di custodia cautelare che ieri ha spedito l’ex direttore generale dell’agenzia delle Dogane agli arresti domiciliari. È il 16 maggio del 2020 quando Minenna cerca Gianluca Pini per lamentarsi di un articolo pubblicato dalla Verità. L’ex parlamentare era stato «contattato dal Minenna che inviava un articolo di stampa pubblicato sul quotidiano, diretto allora (e ancora oggi, ndr) dal direttore Maurizio Belpietro, intitolato “Conte ci allenta il guinzaglio ma dovremo girare con il metro”». Nel nostro articolo, ricorda il gip Massimo De Paoli nella sua ordinanza, «essenzialmente così veniva scritto (Minenna, ndr): “Un esempio di come l’apparato pubblico stia contribuendo a non far capire più niente lo fornisce l’agenzia delle Dogane e dei Monopoli, la quale ho addirittura pubblicato una guida per le sdoganamento delle mascherine, un manuale talmente complicato e rigoroso che sta contribuendo a bloccare alle frontiere le importazioni dei dispositivi di protezione». Per Minenna l’articolo sarebbe un «indebito attacco» alla sua funzione, ma invece di attivare l’ufficio stampa dell’agenzia delle Dogane per una replica, chiede a Pini «di intervenire». «Ciao Gianluca, ma perché Belpietro ci attacca così?». Poi chiede: «C’è un modo per parlargli, conviene fare una lettera di precisazione». Ottenendo, si legge ancora nell’ordinanza, «una totale disponibilità ad assecondare tale richiesta». «Leggo e ti dico. Lo conosco ma non mi è mai stato simpatico». Pini poi rassicura Minenna, sostenendo di essere intervenuto tramite «un amico comune» che aveva spiegato le sue ragioni. Senza successo, a quanto pare. Visto che a il 5 marzo del 2021 «seguiva», ricostruisce ancora il gip, «l’invio da parte del direttore di un altro articolo di stampa che dava pubblicità negativa all’opera dell’agenzia delle Dogane, comparendo sulla Verità un articolo intitolato “Distrutte 100.000 mascherine, scoppia il bubbone delle dogane”». Minenna commenta: «Pure questo». Poi il giorno dopo invia un altro articolo del nostro giornale intitolato «Da dogane e protezione civile ok alle mascherine fuorilegge - chi doveva fermarle sapeva, ma ha chiuso un occhio». Seguono una serie di messaggi: «Tutto questo rumore può far danni», poi un eloquente «speravo di essere aiutato dalla Lega per la riconferma». E infine: «Mi aiuti a capire?». Per il gip con quei messaggi Minenna faceva «comprendere il motivo per il quale ambiva ad accreditarsi con la Lega». Nel corso del 2021 Minenna ha contattato più volte tramite messaggio Belpietro, ma in nessuna delle occasioni ha ottenuto risposta dal nostro direttore.