2024-10-27
Dossier anche su La Russa e figli
Bucati persino Quirinale, Viminale e Consob. Per aggirare gli alert delle piattaforme sui politici la «banda» commissionava gli accessi agli addetti alla manutenzione.«Non è esagerato affermare che si tratta di soggetti che rappresentano un pericolo per la democrazia di questo paese». A scriverlo è Francesco De Tommasi, il pubblico ministero di Milano che ha richiesto nei giorni scorsi le misure cautelari per l’ex superpoliziotto Carmine Gallo e per Samuele Calamucci, braccio destro e sinistro della Equalize di Enrico Pazzali. Del resto, il gruppo che ruotava intorno al presidente di Fondazione Fiera Milano era capace di insidiare i vertici dello Repubblica, come il presidente Sergio Mattarella o il presidente del Senato Ignazio La Russa (seconda carica dello Stato). Ma era anche in grado di accedere alla banca dati della Consob , come di avere a propria disposizione l’ufficio passaporti di Rho per «assicurarsi clienti e amici, anche pregiudicati». Del resto, «godono di appoggi di alto livello, in vari ambienti, anche quello della criminalità mafiosa e quello dei servizi segreti, pure stranieri». Per di più «spesso promettono e si vantano di poter intervenire su indagini e processi, per bloccare iniziative giudiziarie». Sull’autorità di controllo dei mercati, Calamucci assicura a Gallo di avere un accesso con cui «possiamo andare a vedere se una società sta vendendo o comprando azioni in quel momento». E aspetto ancora più inquietante, è lo stesso Calamucci a vantarsi di avere conoscenze con gli hacker del gruppo Anonymous che aveva colpito il ministero dell’Interno nel 2013, esfiltrando anche documenti classificati (che non a caso sono in abbondanza nel suo database anche provenienti dall’Aisi, il nostro controspionaggio). «Con loro (quelli di Anonymous ndr), che sono più o meno 3 mila persone, condividiamo […]» spiega intercettato. Anche per questo la procura indaga sulla cessione di dati all’estero. Il gruppo era davvero in grado «di “tenere in pugno” cittadini e istituzioni» e «condizionare» dinamiche «imprenditoriali e procedure pubbliche, anche giudiziarie». In una chiamata del 13 ottobre del 2022, Calamucci spiega a Gallo «di aver intercettato, o essere riuscito a utilizzare abusivamente o a clonare, per il tramite di un gruppo denominato “Campo Volo”, un indirizzo email assegnato alla massima carica dello Stato, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella». Ancora più inquietante è la disinvoltura con cui Pazzali chiede un dossier su La Russa. E’ il 19 maggio del 2023. Arrivato in via Pattari a 6, sede di Equalize, Pazzali esordisce così: «Pronto il report?» chiede. «Fammene un’altra nel frattempo! Ignazio La Russa» nato il 18 luglio del 1947. «E metti anche un altro se c’è [...] Geronimo come si chiama Geronimo La Russa? ma non si chiama Geronimo. Antonino? stavo pensando sia Antonino che Ignazio». Il presidente del Senato, ieri ha spiegato di conoscere «da anni» Pazzali. E ha aggiunto di averlo sempre «ritenuto una persona perbene e vorrei poter considerare, fino a prova contraria, un amico di vecchia data. Attendo di avere altri elementi, quindi, prima di un giudizio definitivo assai diverso su di lui. Ora l’unica cosa che mi premerebbe sapere è chi possa aver commissionato il dossieraggio contro la mia famiglia». Del resto Pazzali usava con una certa disinvoltura i dossier per danneggiare «l’immagine dei competitors professionali e imprenditoriali» o «degli avversari politici» o di persone a lui legate». Ne aveva commissionate diverse di ricerche, tra cui quella su Paolo Scaroni, attuale presidente del Milan. Il numero uno di Equalize vuole ostacolarlo nella corsa a amministratore delegato i Milano Cortina. Così chiede di raccogliere informazioni compromettenti che possano escluderlo dalla corsa. Chiede così di effettuare una verifica a carico di Scaroni di eventuali precedenti o indagini in corso «attribuendo tale richiesta» si legge nelle oltre mille pagine di richiesta di arresto «al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana del cui effettivo coinvolgimento tuttavia non v’è alcuna prova». Lo stesso fa contro Luca Palermo, all’epoca amministratore delegato di Fiera Milano, a cui Pazzali vuole piazzare un trojan nel cellulare per scoprire se fa uso di droghe. I due non hanno un buon rapporto evidentemente. Siamo nel marzo dello scorso anno. «Mi devi riuscire a capire se Palermo si fa, perché questa roba qui è ... ormai gira troppo» chiede a Gallo. Ma l’operazione non è semplice. L’ex poliziotto prova a spiegarglielo. «Ti devono fermare con addosso la droga […]». Pazzali si spazientisce. «Come cazzo si fa a trovare uno che fa uso di stupefacenti? Come cazzo a fai? Come quando uno va a puttane, come fai a dire che va a puttane?». Palermo se ne andrà da Fiera a maggio del 2023, due mesi dopo. Pazzali nelle sue conversazioni cita anche Giulia Martinelli, ex compagna del ministro Matteo Salvini, o l’ex premier Matteo Renzi. Proprio su quest’ultimo viene registrata una discussione accesa tra Calamucci e Gallo, con quest’ultimo sciocato dalle richieste del socio. «Minchia, quello (Pazzali, ndr) va a fare Matteo Renzi cazzo però!». Calamucci spiega che c’e’ il rischio di essere scoperti e che Renzi possa reagire: «Ci incula...ci manda qua la Finanza, i Servizi, i contro Servizi!». E Gallo riprende un vecchio concetto in relazione agli «alert» dello Sdi sui soggetti in vista: «Noi i deputati, i senatori e i consiglieri regionali, noi non possiamo farli perchè c’e’ l’alert». Ma Calamucci rassicura: «No nel nostro caso non c’e’ l’alert! [...] I miei ragazzi sono quelli che hanno fatto l’infrastruttura e fanno la manutenzione!».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.