2025-10-08
«Denunciata pure per il genocidio»
Giorgia Meloni: mezzo governo rischia di finire alla Corte internazionale, primo caso al mondo. Sergio Mattarella ricorda il pogrom. Michele Emiliano pensa alla Flotilla e cita Israele per sequestro.Nel secondo anniversario del 7 ottobre, l’attacco terroristico di Hamas contro Israele, il presidente della Regione Puglia, il dem Michele Emiliano, denuncia il governo israeliano per il sequestro e l’arresto di cittadini italiani e pugliesi impegnati nella missione di pace Global Sumud Flotilla. «La consumazione di atti di violenza a bordo di imbarcazioni italiane e in danno di concittadini inermi, arbitrariamente sequestrati e condotti in carceri israeliane, assieme al sequestro e successivo affondamento delle imbarcazioni», sostiene l’ex magistrato Emiliano, «configurano reati gravissimi che ledono valori e principi fondamentali dello Statuto della Regione, che è persona offesa e danneggiata dalle azioni criminali del governo di Israele». Ma ancora più dell’incredibile ha un’altra notizia data direttamente dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenuta ieri sera a Porta a porta: «Io, Guido Crosetto, Antonio Tajani e Roberto Cingolani siamo stati denunciati per concorso in genocidio alla Corte penale internazionale. Credo che sia un caso unico a livello mondiale».Ieri, intanto, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato l’orrore di due anni fa: «Il 7 ottobre del 2023 rimane e rimarrà nelle coscienze come una pagina turpe della storia. Una ferita che ha colpito ogni popolo». «L’uccisione e le violenze contro centinaia di ragazze e ragazzi e persone inermi di ogni età», continua, «dall’infanzia alla vecchiaia, richiamano al dovere di una condanna perenne, rifiutando un accomodante e cinico modo di pensare che rimuova l’infamia di quella giornata. L’orrore e la condanna, pubblicamente e ripetutamente espressa, per la violenza crudele e inaccettabile delle armi di Israele - che fa pagare alla popolazione di Gaza un intollerabile prezzo di morte, fame e disperazione, cui è indispensabile porre fine, con la necessità che Israele applichi con pienezza le norme del diritto internazionale umanitario - non attenua orrore e condanna per la raccapricciante ed efferata violenza consumata quel giorno da Hamas». Secondo la premier Giorgia Meloni, «sono trascorsi due anni dall’ignominia del massacro compiuto dai terroristi di Hamas contro migliaia di civili inermi e innocenti israeliani, donne e bambini compresi. Crimini indicibili che fanno del 7 ottobre una delle pagine più buie della storia. La violenza di Hamas ha innescato una crisi senza precedenti in Medio Oriente. Abbiamo tutti il dovere di fare tutto ciò che è in nostro potere per garantire che questa preziosa e fragile opportunità, il piano di pace presentato dal presidente Usa Donald Trump, abbia successo». Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha ribadito che «Israele è l’unica democrazia del Medio Oriente che va difesa e protetta, e Hamas è un’organizzazione terroristica. La ferita è rimasta aperta, è chiaro che Israele ha diritto all’autodifesa ma la sua reazione è stata sproporzionata». «Quel maledetto giorno ha drammaticamente cambiato la storia, riaccendendo paura e guerra nel cuore del Medio Oriente», ha ricordato sui social il leader della Lega Matteo Salvini: «Oggi come allora, nella storia dell’Occidente sono il fanatismo, l’estremismo e il terrorismo islamici a essere il pericolo per la nostra libertà, i nostri diritti e valori, la nostra sicurezza e una vera pace. Noi non dimentichiamo».«Ricordiamo con dolore le vittime del brutale attacco terroristico compiuto da Hamas e gli ostaggi israeliani che devono essere liberati», scrivono in una nota il segretario del Pd Elly Schlein e il responsabile Esteri nella segreteria, Peppe Provenzano: «È un dolore che abbiamo rivissuto ogni giorno, per le decine di migliaia di palestinesi innocenti massacrati dai crimini del governo estremista di Netanyahu, per l’incapacità di far cessare il fuoco e raggiungere un accordo che fermasse la carneficina a Gaza». «Oggi è un giorno per fare memoria. Ma anche per ricordare che solo un accordo politico può porre fine alla barbarie. Ecco perché è giusto sostenere il piano Trump-Blair», scrive il leader di Casa Riformista Matteo Renzi .
Betttino Craxi (Imagoeconomica)
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