2020-07-09
Da Berlino e Londra aiuti e pioggia di soldi. Roma cincischia e perde solo tempo
In Germania 500 miliardi a disposizione dei tedeschi: sì dell'Ue. Boris Johnson taglia l'Iva e dà 1.000 sterline per lavoratore riassunto.Mentre in Italia continuiamo ad assistere al balletto «Mes sì, Mes no, Mes forse, Mes vediamo», c'è chi ha deciso di mettere mano al portafoglio per rilanciare l'economia dopo la crisi sanitaria ed economica causata dalla pandemia di Covid 19.Tra i diversi casi che si possono citare di particolare interesse è quello tedesco, che dimostra due cose. La prima: lo strapotere della cancelliera Angela Merkel nelle istituzioni europee. La seconda: il coronavirus ha cambiato il modo con cui i governi occidentali approcciano le materie economiche. Come evidenzia Eunews, infatti, sono lontani i tempi in cui Berlino «era conosciuta in Europa per le politiche di austerity, di freno al debito e di «zero deficit»». Oggi, invece, la Germania «non mira certo al risparmio nel finanziamento alle sue imprese e ha ottenuto l'autorizzazione della Commissione europea allo sblocco di ulteriori 500 miliardi di euro per il suo maxipiano di rilancio economico post Covid 19».Nelle stesse ore in cui la cancelliera Angela Merkel interveniva al Parlamento europeo in occasione dell'inizio della presidenza tedesca del Consiglio dell'Unione europea, la Commissione guidata da un'altra tedesca, Ursula von der Leyen (che prima di andare a guidare l'organo esecutivo dei 27 è stata per 14 anni ministro della stessa Merkel, prima alla Famiglia, poi al Welfare, infine alla Difesa), dava luce verde al piano di Berlino da 500 miliardi (più 100), dichiarando che soddisfa pienamente le regole di antitrust del «Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del Covid 19», delineato dalla stessa Commissione a fine marzo.Nello specifico, il programma di finanziamento della Merkel si compone di 400 miliardi di euro di garanzie per debiti aziendali e di 100 miliardi di euro destinati a prestiti o investimenti azionari. Inoltre, altri 100 miliardi potranno essere sbloccati per rifinanziare gli aiuti di Stato già autorizzati dalla Commissione. Quasi metà degli aiuti di Stato finiranno nel piano di rilancio di imprese tedesche, tra cui Lufthansa, Tui e Deutsche Bank.«In questi momenti difficili, continuiamo a lavorare in stretta collaborazione con gli Stati membri al fine di trovare soluzioni pratiche che agevolino l'accesso al finanziamento delle imprese colpite dalla pandemia del coronavirus, nel rispetto della regolamentazione Ue», ha detto il vicepresidente della Commissione con delega all'Antitrust, Margrethe Vestager. Secondo la Commissione il piano di Berlino garantisce, tra le altre, cose che «ci siano incentivi per l'uscita dello Stato nei tempi più rapidi, e che il sostegno sia accompagnato da condizioni adeguate, tra cui il divieto di dividendi, il pagamento di bonus e ulteriori misure per limitare le distorsioni della concorrenza». I Paesi membri dell'Unione europea sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri: sembra il messaggio rivolto dalla vicepresidente Vestager, che ha spiegato che la Germania può essere la «locomotiva europea» per uscire dalla crisi e che il fatto che «non tutti i Paesi dispongano del margine di manovra economica della Germania» non rappresenta «un eccellente argomento in favore di un solido piano di rilancio europeo».Vale, invece 30 miliardi di sterline, cioè oltre 33 miliardi di euro, il nuovo piano di aiuti pubblici a economia e occupazione illustrato ieri dal governo britannico di Boris Johnson. Tra le misure previste e annunciate dal cancelliere dello Scacchiere, Rishi Sunak, in Parlamento ci sono un mega taglio dell'Iva (che nel Regno Unito è la Vat) per l'industria turistica (dal 20% ad appena il 5% fra il 15 luglio e il 12 gennaio), un innalzamento del tetto sul pagamento dell'imposta di registro sulle transazioni immobiliari da 150.000 a 500.000 sterline fino al 31 marzo 2021, un piano da 2 miliardi per l'occupazione giovanile e un bonus da 1.000 sterline per le aziende per ogni impiegato che verrà riassunto dopo essere stato «messo in pausa» attraverso il programma di mantenimento dei posti di lavoro. «Il nostro messaggio per le aziende è chiaro: se sostenete i vostri lavoratori, noi sosterremo voi», ha dichiarato il cancelliere Sunak. Infine, sono previsti investimenti nelle infrastrutture (2 miliardi di sterline in prestiti per nuove case «ecologiche» e un miliardo per migliorare l'efficienza energetica degli edifici pubblici; oltre all'abolizione dell'imposta di bollo fino al 31 marzo dell'anno prossimo per tutte le abitazioni di un valore superiore al mezzo milione di sterline) e una misura per il rilancio della ristorazione (ad agosto, infatti, il governo offrirà uno sconto di 10 sterline a testa a tutti coloro che mangeranno al ristorante da lunedì a mercoledì).
Charlie Kirk (Getty Images). Nel riquadro Tyler Robinson
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