2025-11-05
Buona idea: meno tasse sugli affitti lunghi
Correzioni alla legge di bilancio: la mediazione sulle locazioni brevi potrebbe portare all’aliquota del 23 al posto del 26% previsto ora. Ma spunta un emendamento che riduce la cedolare secca al 15%. Confindustria si contraddice e boccia quasi tutti i provvedimenti.Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, continua a dire che vanno rispettati i saldi ma la via Crucis della legge di Bilancio è già cominciata e come insegna la storia parlamentare, non s’è mai visto che il testo esca dalle Camere così come è entrato. Il tema più dibattuto è quello dell’aumento della tassazione sugli affitti brevi dal 21 al 26%, inserito dal Tesoro per far cassa anche se garantirebbe poco più di 100 milioni di euro. Non piace alla maggioranza e non piace ai proprietari e alle associazioni, quindi ci sono le condizioni per una modifica, fermo restando che bisognerebbe trovare le risorse mancanti. Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, ha annunciato un emendamento che prevede di abbassare al 15% il prelievo sugli affitti a lungo termine (certo c’è il problema delle risorse). La logica è che invece di colpire le locazioni brevi, vanno incentivati i contratti di lungo periodo. In questo modo si darebbe una risposta alla crisi degli alloggi, a causa dei canoni troppo onerosi, che è un problema cruciale nelle grandi città. Anche Forza Italia e Lega concordano nel rivedere la norma e stando alle dichiarazioni, il ministro dell’Economia non intende alzare le barricate. «Bisogna capire se vanno premiate le locazioni per abitazione oppure le locazioni per i turisti stranieri», ha detto Giorgetti. Tra le soluzioni allo studio dei parlamentari, c’è l’attenuazione dell’aumento dell’aliquota che potrebbe fermarsi al 23% invece del 26% come indica ora il testo della manovra. Il clima quindi è favorevole a rivedere l’imposizione fiscale. La Fimaa, la Federazione dei mediatori agenti d’affari ha fatto notare che contrariamente alla narrazione dell’opposizione, la carenza di immobili destinati alle locazioni a medio e lungo termine, non è riconducibile alla crescita degli affitti turistici che sono meno del 2% del totale delle abitazioni italiane. Quindi il tema non è di penalizzare le case vacanza quanto di incidere sulla fiscalità elevata e sulle morosità. Su quest’ultimo punto c’è un disegno di legge di Fdi presentato in Senato. Il presidente della Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, in audizione al Senato, si è detto contrario all’aumento della cedolare sugli affitti brevi. Ha proposto l’estensione a tutti i comuni dell’aliquota del 10% per i contratti di locazione a canone concordato e l’incremento della riduzione Imu prevista per la medesima tipologia di locazioni. «Attualmente la percentuale è del 25%: se ne suggerisce almeno il raddoppio (l’onere per l’Erario sarebbe di circa 70 milioni), ma se si arrivasse all’azzeramento dell’imposta il messaggio giungerebbe in modo inequivocabile e ne conseguirebbe una maggiore offerta abitativa», ha detto Spaziani Testa.Nella maggioranza è aperta la discussione anche sulle norme relative all’aumento dell’età pensionabile dal 2027 e per la rottamazione delle cartelle. La Lega punta ad allargare la platea dei beneficiari della «pace fiscale». Lo ha fatto capire Claudio Borghi, tra i papabili a ricoprire l’incarico di relatore della manovra 2026. «Noi abbiamo sempre detto che la rottamazione non doveva applicarsi agli evasori totali ma come è scritta adesso è troppo limitante perché chi ha ricevuto l'accertamento può anche essere chi ha un’irregolarità o ha un mancato pagamento del correttamente dichiarato», ha affermato il senatore della Lega. Le pensioni sono un altro tema su cui è forte il pressing del partito di Salvini. Lo stop dell’adeguamento dell’età pensionabile alle aspettative di vita, secondo quanto contenuto nella legge di Bilancio, interessa solo chi svolge lavori «gravosi e usuranti».La Lega ritiene che gli elenchi di tali attività siano datati e vadano aggiornati e quindi dovrebbe essere allargato il numero dei beneficiari. Forza Italia vuole includere nella platea le forze dell’ordine. Favorevole a modifiche anche l’opposizione. C’è chi ritiene che la manovra andrebbe riscritta di sana pianta. Il direttore generale di Confindustria, Maurizio Tarquini, durante l'audizione in Senato, ha espresso una bocciatura secca della legge di Bilancio poiché a saldo zero e senza impatto su Pil. La manovra «mobilita risorse pari a 21,3 miliardi nel 2026, 18,8 nel 2027 e 16,4 nel 2028, a fronte di coperture pari a 20,4 miliardi nel 2026, inclusi i 5,1 miliardi da rimodulazione Pnrr, 13 nel 2027 e 9,6 nel 2028. Il risultato è che è una manovra sostanzialmente a saldo zero, senza impatto significativo sul Pil». Per Confindustria «il ddl Bilancio non ha la dimensione adeguata a rilanciare la competitività delle imprese, pur centrando alcuni obiettivi rilevanti». «Proprio per questo», ha continuato Tarquini, «già dalla nostra assemblea pubblica di maggio, abbiamo prospettato la necessità di dotare l’Italia di un Piano industriale straordinario». Eppure recentemente, all’assemblea degli industriali di Bergamo, il presidente degli industriali, Emanuele Orsini, non era stato così tranciante, dicendo che «c’è il margine per migliorare la manovra». In particolare, nel dibattito parlamentare «si possono costruire le condizioni, perché la misura dell’iper e super ammortamento possa essere triennale».
Operazioni di soccorso dopo il crollo ai Fori Imperiali (Getty Images)
Una donna in preghiera in una chiesa nei pressi di Lagos, Nigeria (Getty Images)