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2022-04-03
Cuciniamo insieme: rotolo di maiale con asparagi e amarene
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Già abbiamo detto di come l’asparago sia un alleato della nostra salute: è diuretico, ha acido folico, ha un buon corredo vitaminico e di sali minerali. Proprio quello che ci vuole per tirarsi su. E questi sapori che incrociano dolcezza e consistenza, calore e mineralità sono davvero un corroborante dello spirito. La ricetta è facile, richiede solo un po’ di tempo, ma portarla in tavola è un successo garantito. E potrebbe essere anche un ottimo secondo per il pranzo di Pasqua. Dunque ai fornelli!
Ingredienti - 800 grammi di lonza o di spalla di maiale, 400 grammi di asparagi, 50 grammi di amarene sciroppate, tre scalogni, 40 grammi di granella di pistacchio finissima, un bouquet garni di alloro, rosmarino e salvia, un bicchiere di vino bianco secco, 8 cucchiai di olio extravergine di oliva, 80 grammi di burro, sale e pepe di mulinello q.b. Necessario lo spago da cucina.
Procedimento - Fatevi aprire la lonza in una fetta sola dal vostro macellaio di fiducia. Mondate gli asparagi ed eliminate la parte più dura e fateli cuocere per qualche minuto in acqua a bollore. Devono restare croccanti. Tritate grossolanamente gli scalogni e fateli appassire in metà dell’olio extravergine di oliva in una casseruola ampia capace di contenere il rotolo di carne. Saltate negli scalogni una volta appassiti per qualche minuto gli asparagi. Nel frattempo distendete la fetta di carne salatela, pepatela nella faccia interna e cospargetela di abbondante granella di pistacchio. Ora adagiate sulla fetta di carne i pistacchi, gli scalogni e aggiungete le amarene. Arrotolate la carne e legatela ben ferma con lo spago da cucina. Nella casseruola fate fondere il burro nel restante olio extravergine di oliva, aggiungete il bouquet garni e fate rosolare la carne da tutti i lati. Alzate la fiamma sfumate col vino bianco lasciando un generoso fondo di cottura. Nel frattempo avrete preriscaldato a 190° il forno. Prendete la placca da forno rivestitela con carta da forno sistematevi il rotolo di maiale irrorano con tutto il fondo di cottura. Fate cuocere per circa 50 minuti avendo cura di girare la carne di quando in quando e se serve di bagnare appena con un po' di acqua o ungendo con altro extravergine di oliva. Portate a tavola affettando il rotolo in fette spesse e nappate con la salsetta che otterrete dalla cottura al forno.
Come far divertire i bambini - Date a loro il compito di massaggiare con sale e pepe la carne e di distribuire la granella di pistacchio.
Abbinamento - Abbiamo scelto un Bolgheri Superiore con Merlot prevalente, ma vanno benissimo i Merlot in purezza oppure dei vini rossi di impronta suadente come il Refosco dal peduncolo rosso friulano, un Nerello Mascalese siciliano, un Carignano del Sulcis o anche un Cirò.
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Riduci
Il meteo induce la ricerca di consistenze alimentari: l’improvvisa botta di freddo che ha messo i brividi alla primavera lo richiede. Così abbiamo pensato a una ricetta fusion: che mette insieme un’essenza di stagione e un po’ di sostanza invernale. Ma ci abbiamo voluto inserire anche un auspicio di buonissima stagione: un anticipo delle fragranze quasi estive delle ciliegie. Già abbiamo detto di come l’asparago sia un alleato della nostra salute: è diuretico, ha acido folico, ha un buon corredo vitaminico e di sali minerali. Proprio quello che ci vuole per tirarsi su. E questi sapori che incrociano dolcezza e consistenza, calore e mineralità sono davvero un corroborante dello spirito. La ricetta è facile, richiede solo un po’ di tempo, ma portarla in tavola è un successo garantito. E potrebbe essere anche un ottimo secondo per il pranzo di Pasqua. Dunque ai fornelli! Ingredienti - 800 grammi di lonza o di spalla di maiale, 400 grammi di asparagi, 50 grammi di amarene sciroppate, tre scalogni, 40 grammi di granella di pistacchio finissima, un bouquet garni di alloro, rosmarino e salvia, un bicchiere di vino bianco secco, 8 cucchiai di olio extravergine di oliva, 80 grammi di burro, sale e pepe di mulinello q.b. Necessario lo spago da cucina. Procedimento - Fatevi aprire la lonza in una fetta sola dal vostro macellaio di fiducia. Mondate gli asparagi ed eliminate la parte più dura e fateli cuocere per qualche minuto in acqua a bollore. Devono restare croccanti. Tritate grossolanamente gli scalogni e fateli appassire in metà dell’olio extravergine di oliva in una casseruola ampia capace di contenere il rotolo di carne. Saltate negli scalogni una volta appassiti per qualche minuto gli asparagi. Nel frattempo distendete la fetta di carne salatela, pepatela nella faccia interna e cospargetela di abbondante granella di pistacchio. Ora adagiate sulla fetta di carne i pistacchi, gli scalogni e aggiungete le amarene. Arrotolate la carne e legatela ben ferma con lo spago da cucina. Nella casseruola fate fondere il burro nel restante olio extravergine di oliva, aggiungete il bouquet garni e fate rosolare la carne da tutti i lati. Alzate la fiamma sfumate col vino bianco lasciando un generoso fondo di cottura. Nel frattempo avrete preriscaldato a 190° il forno. Prendete la placca da forno rivestitela con carta da forno sistematevi il rotolo di maiale irrorano con tutto il fondo di cottura. Fate cuocere per circa 50 minuti avendo cura di girare la carne di quando in quando e se serve di bagnare appena con un po' di acqua o ungendo con altro extravergine di oliva. Portate a tavola affettando il rotolo in fette spesse e nappate con la salsetta che otterrete dalla cottura al forno. Come far divertire i bambini - Date a loro il compito di massaggiare con sale e pepe la carne e di distribuire la granella di pistacchio. Abbinamento - Abbiamo scelto un Bolgheri Superiore con Merlot prevalente, ma vanno benissimo i Merlot in purezza oppure dei vini rossi di impronta suadente come il Refosco dal peduncolo rosso friulano, un Nerello Mascalese siciliano, un Carignano del Sulcis o anche un Cirò.
(Totaleu)
Lo ha detto il Ministro per gli Affari europei in un’intervista margine degli Ecr Study Days a Roma.
Getty Images
Ed è quel che ha pensato il gran capo della Fifa, l’imbarazzante Infantino, dopo aver intestato a Trump un neonato riconoscimento Fifa. Solo che stavolta lo show diventa un caso diplomatico e rischia di diventare imbarazzante e difficile da gestire perché, come dicevamo, la partita celebrativa dell’orgoglio Lgbtq+ sarà Egitto contro Iran, due Paesi dove gay, lesbiche e trans finiscono in carcere o addirittura condannate a morte.
Ora, delle due l’una: o censuri chi non si adegua a certe regole oppure imporre le proprie regole diventa ingerenza negli affari altrui. E non si può. Com’è noto il match del 26 giugno a Seattle, una delle città in cui la cultura Lgbtq+ è più radicata, era stata scelto da tempo come pride match, visto che si giocherà di venerdì, alle porte del nel weekend dell’orgoglio gay. Diciamo che la sorte ha deciso di farsi beffa di Infantino e del politically correct. Infatti le due nazioni hanno immediatamente protestato: che c’entriamo noi con queste convenzioni occidentali? Del resto la protesta ha un senso: se nessuno boicotta gli Stati dove l’omosessualità è reato, perché poi dovrebbero partecipare ad un rito occidentale? Per loro la scelta è «inappropriata e politicamente connotata». Così Iran ed Egitto hanno presentato un’obiezione formale, tant’è che Mehdi Taj, presidente della Federcalcio iraniana, ha spiegato la posizione del governo iraniano e della sua federazione: «Sia noi che l’Egitto abbiamo protestato. È stata una decisione irragionevole che sembrava favorire un gruppo particolare. Affronteremo sicuramente la questione». Se le Federcalcio di Iran ed Egitto non hanno intenzione di cedere a una pressione internazionale che ingerisce negli affari interni, nemmeno la Fifa ha intenzione di fare marcia indietro. Secondo Eric Wahl, membro del Pride match advisory committee, «La partita Egitto-Iran a Seattle in giugno capita proprio come pride match, e credo che sia un bene, in realtà. Persone Lgbtq+ esistono ovunque. Qui a Seattle tutti sono liberi di essere se stessi». Certo, lì a Seattle sarà così ma il rischio che la Fifa non considera è quello di esporre gli atleti egiziani e soprattutto iraniani a ritorsioni interne. Andremo al Var? Meglio di no, perché altrimenti dovremmo rivedere certi errori macroscopici su altri diritti dei quali nessun pride si era occupato organizzando partite ad hoc. Per esempio sui diritti dei lavoratori; eppure non pochi operai nei cantieri degli stadi ci hanno lasciato le penne. Ma evidentemente la fretta di rispettare i tempi di consegna fa chiudere entrambi gli occhi. Oppure degli operai non importa nulla. E qui tutto il mondo è Paese.
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