2020-06-09
Così Cascini ottenne la promozione. Le nuove chat che lo smentiscono
Su «LaVerità.info» il pressing di Luca Palamara su Sergio Colaiocco per indurlo al passo indietro. Le chat con Sergio Colaiocco from La Verità Le chat con Nicola Di Grazia from La Verità Davanti alle gravi accuse del procuratore aggiunto, (e consigliere del Csm) Giuseppe Cascini, secondo il quale le chat che lo riguardano, pubblicate dal nostro giornale, sarebbero state addirittura da noi «manipolate», La Verità ha deciso di pubblicare sul suo sito (Laverita.info) anche gli scambi integrali su Whatsapp tra Luca Palamara e il pm romano Sergio Colaiocco e quelli con il giudice di Tivoli, Nicola Di Grazia. Squarci rivelatori delle trattative condotte dal magistrato sotto inchiesta per corruzione a Perugia per la promozione del magistrato di Area a Piazzale Clodio. Trattative peraltro rivendicate dallo stesso Palamara durante l'interrogatorio in terra umbra («Sono stato una delle persone che più di tutti ha favorito la sua nomina di aggiunto a Roma, che fu una nomina molto controversa e ostacolata») e che videro cadere, sotto il «fuoco amico», pure uno dei pretendenti alla carica semidirettiva della Capitale. Ci riferiamo al pm dell'antiterrorismo Colaiocco che, in un primo momento, presentò la domanda come aggiunto a Roma, convinto di poter contare sull'appoggio di Unicost, salvo poi ritirarsi dalla corsa anche per le pressioni del suo capocorrente che, invece, lavorava segretamente per Cascini. «Dopo la notte in bianco e dopo aver fatto una pennica ristoratrice sono di nuovo lucido (o quasi)... quando hai un attimo chiamami così mi dici se è meglio che comunque revochi anche se la commissione già c'è stata... se poi vuoi passo da te e parliamo a voce con più calma», scriverà Colaiocco a Palamara, a conclusione di una travagliata gestazione. La chat con Di Grazia, esponente di Movimento per la giustizia-art. 3 (confluito insieme a Magistratura democratica nel cartello progressista di Area), illustra viceversa l'interessamento di Palamara per i destini professionali di Cascini. A lui il pm indagato a Perugia rinfaccia infatti un comportamento scorretto («State perdendo la faccia... A Peppe lo avete ucciso la seconda volta») ai danni proprio di Cascini , che già nel 2016 doveva essere promosso al rango di procuratore aggiunto, e che invece era stato scavalcato dalla collega di corrente, Nunzia D'Elia. Tanto che, di fronte ai ritardi di convocazione della quinta commissione del Csm («La commissione di domani è stata sconvocata e quindi non ci sarà nessun voto», lo avvisa Di Grazia in una delle chat online), l'allora boss di Unicost perde le staffe e digita: «Fagliela fissare altrimenti lo impalo in plenum... E non scherzo». Con chi ce l'ha Palamara? Probabilmente con Valerio Fracassi, capogruppo di Area al Csm (quindi compagno di corrente di Di Grazia), a quell'epoca presidente della commissione che decide per gli incarichi direttivi a Palazzo dei Marescialli. Di lì a poco, l'organismo sarà chiamato a raccolta e il 5 ottobre 2017 arriverà finalmente la promozione. In realtà, le chat di Palamara immortalano Cascini (non indagato) non solo mentre prova a ottenere un ingresso gratis all'Olimpico per il figlio ventenne, ma anche mentre ringrazia il collega d'ufficio che si sta impegnando per far trasferire alla Procura di Roma il fratello minore Francesco. «Ora in terza (commissione, ndr) a difendere tuo fratello .....qui è dura», scrive non a caso Palamara a Giuseppe. E quando finalmente il trasloco nella Capitale si concretizza, è il diretto interessato a inviare un messaggio a Luca: «Grazie davvero senza di te non avevo speranze». Ma questo e tant'altro potrete leggerlo, con tanto di nomi e cognomi, orari e date, sul sito del nostro giornale già da questa mattina.
Manfred Weber e Ursula von der Leyen (Ansa)
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz (Ansa)
Ursula von der Leyen (Ansa)
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L’area tra Varese, Como e Canton Ticino punta a diventare un laboratorio europeo di eccellenza per innovazione, finanza, sviluppo sostenibile e legalità. Il progetto, promosso dall’associazione Concretamente con Fabio Lunghi e Roberto Andreoli, prevede un bond trans-frontaliero per finanziare infrastrutture e sostenere un ecosistema imprenditoriale innovativo. La Banca Europea per gli Investimenti potrebbe giocare un ruolo chiave, rendendo l’iniziativa un modello replicabile in altre regioni d’Europa.