2024-05-22
La Corte penale unisce Biden e Bibi. «Rispondere al mandato d’arresto»
Joe Biden e Bibi Netanyahu (Ansa)
Mentre la Commissione Ue dichiara di «rispettare l’indipendenza» dell’organo, Washington si ribella alla decisione che equipara il governo di Gerusalemme ai terroristi: «Non c’è equivalenza, Hamas macellai».Non si fermano le reazioni dopo che il procuratore capo della Corte penale internazionale (Cpi) dell’Aia, Karim Khan, ha annunciato che presenterà «richieste di mandato d’arresto alla prima Camera preliminare per i leader di Hamas e Israele per la situazione nello Stato di Palestina». Il primo ministro inglese Rishi Sunak ha affermato alla Bbc che la richiesta del procuratore capo della Corte penale internazionale «è profondamente inutile e non cambierà nulla per garantire una pausa nei combattimenti o il rilascio degli ostaggi». Francia e Belgio invece hanno comunicato il loro sostegno alla Cpi e Parigi attraverso uno nota del ministero degli Esteri ha fatto sapere che «sostiene la Corte penale internazionale, la sua indipendenza e la lotta contro l’impunità in tutte le situazioni». Un portavoce della Commissione Europea ha commentato: «Nelle conclusioni del Consiglio europeo del giugno del 2023 i 27 concordano nel rispettare l’indipendenza della Corte e chi ha firmato lo Statuto di Roma ha l’obbligo di rispettare le decisioni». Per la Russia che non riconosce la legittimità della Cpi «gli Usa negano la legittimità della Corte penale internazionale e minacciano questa organizzazione di sanzioni quando si tratta degli interessi di Washington stessa e dei suoi alleati. Tuttavia, utilizzano spudoratamente questo strumento pseudo-legale contro coloro che considerano nemici». Tra gli esperti di diritto internazionale chiamati dal procuratore della Cpi ad assisterlo c’è anche Amal Clooney, avvocato libanese per i diritti umani che naturalmente appoggia la decisione di chiedere il mandato di arresto per i capi di Hamas, il premier israeliano Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant. Sul sito della Clooney Foundation l’avvocato scrive: «Ho servito in quella commissione perché credo nella legalità e nella necessità di proteggere i civili. La legge che protegge i civili in guerra è stata sviluppata oltre cento anni fa e si applica in tutti i Paesi del mondo, a prescindere dalle ragioni del conflitto». Secondo la moglie dell’attore George Clooney, «ci sono ragionevoli basi per ritenere che Netanyahu e Gallant abbiano commesso crimini di guerra e contro l’umanità tra cui l’uso della fame come arma, l’assassinio, la persecuzione e lo sterminio». Non la pensano così gli Stati Uniti, infatti il presidente Joe Biden ha dichiarato: «Vogliamo che i macellai di Hamas siano sconfitti e siamo a fianco di Israele. Rigettiamo la Corte penale internazionale: non c’è equivalenza fra Israele e Hamas. Quello che sta accadendo a Gaza non è genocidio». Dopo le parole di Biden, il segretario di Stato Antony Blinken durante un’audizione al Senato, ha affermato che l’amministrazione Usa «è pronta a lavorare con il Congresso su base bipartisan per una risposta adeguata alla decisione del procuratore della Corte penale internazionale di chiedere mandati di arresto contro i leader israeliani». Un gruppo trasversale di senatori statunitensi si è appunto impegnato ad agire contro la Cpi: «Continueremo a lavorare in modo bipartisan per opporci strenuamente alle azioni della Corte penale internazionale contro il nostro alleato Israele, e ad adottare misure adeguate per aiutare Israele e proteggere il personale americano da future azioni della Corte penale internazionale», si legge in una dichiarazione congiunta dei democratici Ben Cardin (presidente della Commissione per le relazioni estere), Richard Blumenthal, Jeanne Shaheen e John Fetterman, insieme ai repubblicani Lindsey Graham, Jim Risch, Katie Britt e John Thune. Sempre a proposito degli Stati Uniti, Robert O’Brien, uno dei più stretti consiglieri di politica estera dell’ex presidente Donald Trump, ha incontrato Netanyahu, secondo quanto riportato dal New York Times. Le fonti citate indicano che O’Brien faceva parte di una delegazione di ex funzionari dell’amministrazione Trump in visita in Israele. O’Brien, che ha ricoperto il ruolo di consigliere per la Sicurezza nazionale sotto Trump, potrebbe assumere un incarico importante in caso di vittoria dell’ex presidente alle prossime elezioni. Intanto la guerra, arrivata al giorno 222, continua e ieri Qassem Saqlawi, comandante dell’Unità missilistica di Hezbollah nella zona della costa libanese, è stato ucciso in un raid con droni nell’area di Tiro. Lo hanno annunciato le Forze israeliane di difesa (Idf). Hezbollah ha confermato l’uccisione di Saqlawi ma non ha specificato il suo ruolo di comandante militare. Tuttavia, secondo l’Idf, Saqlawi «ha pianificato ed eseguito molti attacchi con razzi e missili anticarro guidati contro Israele dalla regione costiera del Libano meridionale». Nessuno sviluppo per quanto riguarda le trattative sugli ostaggi e il cessate il fuoco che secondo il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed Al Ansari, «sono quasi a un vicolo cieco», mentre secondo David Ignatius, analista del Washington Post, Gerusalemme starebbe studiando la possibilità «di un offensiva limitata a Rafah» che sarebbe vista con favore dagli Usa. Infine, sempre sul Washington Post leggiamo i dettagli degli ultimi colloqui del Consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan in Arabia Saudita. Per il periodo post-bellico si prevede una strategia che includa una forza di sicurezza palestinese, almeno parzialmente finanziata dall’Autorità nazionale palestinese a Gaza. In Italia, intanto, il Consiglio supremo di difesa si è riunito ieri al Quirinale e ha invocato «l’applicazione del diritto umanitario e in particolare delle Convenzioni di Ginevra relative alla protezione dei malati e dei feriti, del personale medico e degli ospedali».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.