2024-04-04
«La commissione d’inchiesta partirà anche se l’opposizione la boicotta»
Galeazzo Bignami (Imagoeconomica)
Il viceministro Galeazzo Bignami: «L’organo parlamentare è legge. Se Pd e M5s non eleggessero i loro membri sarebbe grave, ma i lavori inizierebbero comunque. Per indagare sugli effetti avversi sceglieremo tecnici senza pregiudizi».Sembra che, seppure molto lentamente, qualche nodo cominci a venire al pettine. La Procura europea indaga su Ursula von der Leyen e la sua opaca (per usare un eufemismo) gestione dell’acquisto dei vaccini, sui suoi rapporti con Pfizer e sui messaggini scambiati con il ceo della Big Pharma, Albert Bourla, guarda caso magicamente spariti dagli smartphone. Nel frattempo Giorgia Meloni ha annunciato che il governo intende «andare fino in fondo» nell’esame dei danni da vaccino, un concetto ribadito nei giorni scorsi pure dal ministro Orazio Schillaci, il quale ha addirittura ventilato la possibilità di mettere in piedi una sorta di commissione scientifica che affronti di petto il problema. Certo, per ora sono parole e speranze. Si attende - e si pretende - la concretezza, a partire dalla famosa commissione di inchiesta sulla gestione della pandemia di cui da troppo tempo si auspica la partenza. Come intenda muoversi ora il governo lo abbiamo chiesto al viceministro Galeazzo Bignami, che nei momenti più pesanti del regime sanitario si è esposto ripetutamente per ottenere chiarezza e che è stato l’ispiratore della commissione di inchiesta. Viceministro, a che punto siamo con la Commissione Covid? «La maggioranza ha votato a favore della istituzione della commissione di inchiesta, con il voto contrario di Giuseppe Conte e Roberto Speranza, mantenendo l’impegno che Giorgia Meloni aveva assunto fin dal suo discorso di insediamento. Il provvedimento è stata pubblicato in Gazzetta ufficiale il 13 marzo quindi ora è a a tutti gli effetti legge dello Stato. Adesso si deve costituire indicando i singoli componenti, cosa che confidiamo anche l’opposizione intenda fare in tempi brevi, anche se leggiamo che vorrebbero boicottarla». Appunto: se l’opposizione continuasse a boicottare e a non indicare i suoi componenti che cosa si può fare? C’è modo di velocizzare le pratiche?«Intanto mi lasci dire che se le opposizioni boicottassero la commissione sarebbe un fatto estremamente grave, mai accaduto prima. E poi sarebbe quanto meno sorprendente. Dicono ai quattro venti che hanno gestito benissimo l’emergenza della pandemia poi però si sottraggono a domande e verifiche. Forse neanche loro sono così convinti di aver fatto tutto al meglio. Cosa che tra l’altro impedirebbe di fare proprio quello che è previsto dalla Regolamentazione sanitaria internazionale: verificare come è stata la risposta alla pandemia per migliorarla ed evitare che si ricommettano eventuali errori». Ma se comunque decidessero di non fornire i nomi?«Se anche decidessero di non dare i nomi, credo che cambi poco. Passato un tempo tecnico, la commissione partirebbe. Come detto, è legge dello Stato e le leggi si rispettano, sempre. Non solo quelle che piacciono alle sinistre…».Speriamo bene. La commissione di inchiesta sul Covid potrebbe lavorare anche sulla gestione dei vaccini a livello europeo, e sui possibili danni erariali anche alla luce della recente inchiesta che tocca Ursula von der Leyen?«In realtà la proposta di legge, cosi come abbiamo fatto per le Regioni, non entra sulle competenze di altri livelli istituzionali. Piuttosto ci sarà da capire perché Roberto Speranza nel suo libro affermava che era stato lui a concludere i contratti per l’acquisto del vaccino quando in realtà a farlo fu l’Unione europea. Sarà la Procura europea a condurre le verifiche che ritiene quindi sul punto. Anche perché direi che tra banchi a rotelle, centri primula, mascherine, app immuni e tutto il resto non ci mancano cose da verificare su come sono stati spesi i soldi degli italiani». A proposito di commissioni e indagini sul vaccino. Il ministro Schillaci, dopo le frasi di Giorgia Meloni sul tema, ha dichiarato che si potrebbe mettere un piedi una commissione di indagine sui danni da vaccino. Alcune associazioni di danneggiati si dicono disponibili a fornire sostegno e informazioni. Come procederete? Raccoglierete la disponibilità?«Si, lo faremo ed è necessario che ci sia una organizzazione vera e rappresentativa da parte di chi vuole portare un proprio contributo, di qualsiasi tipo. La commissione deve dare voce a tutti coloro che appena facevano una domanda o chiedevano un chiarimento venivano colpiti dall’anatema di essere no vax. Adesso siamo al paradosso che anche coloro che hanno fatto il vaccino, e denunciano reazioni avverse, sono no vax. Ma come è possibile? Se hanno reazioni avverse da vaccino è proprio perché il vaccino lo hanno fatto! Indagare sulle reazioni avverse non solo è opportuno, è un dovere». Dunque come potrebbe essere organizzata una commissione scientifica sui danneggiati? In fondo non serve una iniziativa parlamentare per farla…«Certo che anche una commissione scientifica può essere fatta. Importante è che sia composta da persone competenti, senza pregiudizi in un senso o nell’altro. Insomma, da tecnici che siano davvero tecnici e che soprattutto siano liberi. Ricordo che nel periodo della pandemia spesso chiedevo a chi sosteneva il green pass o il vaccino obbligatorio se avevano conflitti di interesse. Quando lo chiedevo, non mi hanno mai risposto. Strano no?».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.