2023-04-07
Il Cav ha la leucemia e fa la chemio. La famiglia: «È un leone, migliora»
Alberto Zangrillo svela la diagnosi: «Ora limitiamo gli effetti». E i figli, al gran completo, si mostrano fiduciosi. Paolo: «Siamo sollevati». Giorgia Meloni fa gli auguri al leader di Forza Italia al telefono. Matteo Salvini: «L’ho sentito e lo aspetto».Leucemia. La parola che aleggiava da tempo prende forma e atterra con tutto il suo carico drammatico accanto al letto di Silvio Berlusconi. La pronuncia il professor Alberto Zangrillo, suo medico da sempre, e campeggia nel primo bollettino emesso dall’ospedale San Raffaele, firmato con il professor Fabio Ciceri. «Il presidente è attualmente ricoverato in terapia intensiva per la cura di un’infezione polmonare. L’evento infettivo si inquadra nel contesto di una condizione ematologica di cui egli è portatore da tempo: leucemia mielomonocitica cronica di cui è stata accertata la persistente fase cronica e l’assenza di caratteristiche evolutive in leucemia acuta. La strategia terapeutica in atto prevede la cura dell’infezione polmonare, un trattamento mirato a limitare gli effetti negativi dell’iperleucocitosi patologica e il ripristino delle condizioni cliniche preesistenti».Il referto andava scandito subito perché offre il perimetro della malattia che affligge il tre volte presidente del Consiglio ricoverato l’altroieri mattina dopo un malore in villa San Martino, ad Arcore. Polmonite che si sovrappone a un quadro clinico indebolito dalla leucemia cronica, una situazione sanitaria che impone non solo la terapia intensiva, ma anche «una grande prudenza nello stabilire tempi e modi dell’evoluzione, visto che il paziente ha 86 anni». Il presidente avrebbe cominciato un ciclo di chemioterapia. Dal San Raffaele non trapela altro, se non che il leader di Forza Italia «è in sedazione cosciente» e solo fra 24-36 ore si potrà valutare l’effetto delle cure. Il Cavaliere è stabile, aiutato da un respiratore secondo necessità e ieri è stato visitato ancora dal fratello Paolo, dai figli e dagli amici più stretti, gli unici ad avere accesso al reparto nel seminterrato dell’ospedale milanese, tempio della sanità creato 52 anni fa dal genio visionario di don Luigi Verzè.Nelle ultime ore Berlusconi ha cominciato a reagire alle cure e gli amici ribadiscono che «il vecchio leone tornerà presto a ruggire». Come scrive l’Ansa da fonti familiari «le sue condizioni registrano un incoraggiante miglioramento. Sebbene la situazione imponga la massima prudenza, starebbe reagendo in modo positivo alla terapia antibiotica decisa per curare la polmonite. La forma di leucemia cronica non sarebbe rara per soggetti della sua età e viene normalmente trattata con terapie poco invasive, consentendo una qualità della vita pressoché normale». Al termine della visita, Paolo Berlusconi ha mostrato un prudente ottimismo: «Siamo più sollevati, c’è un miglioramento. Siamo consapevoli che è curato nel migliore dei modi, questo ci dà la garanzia che è trattato molto bene e siamo fiduciosi che anche questa volta mio fratello ne uscirà più forte di prima. Ora sta riposando». Il secondogenito Piersilvio ha confermato: «Papà è un leone». Luigi uscendo ha mostrato il pollice all’insù. Il sonno è una costante di queste ore di sospensione, lo sottolinea anche Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset. «C’è preoccupazione ma siamo più ottimisti, l’ho visto molto meglio. Stava dormendo», ha detto all’uscita, accompagnato da Marcello Dell’Utri. Non poteva mancare il mondo del calcio: con un video Adriano Galliani e tutta la squadra del Monza hanno lanciato lo slogan: «Presidente ti aspettiamo!».Anche il premier, Giorgia Meloni, ha chiamato il Cavaliere per «esprimergli il suo incoraggiamento e fargli gli auguri di pronta guarigione». E Matteo Salvini ha rivelato di aver sentito la sua voce: «È stata la telefonata più bella che potessi ricevere. Ti aspettiamo presto». In mattinata le agenzie avevano battuto dichiarazioni inclini a una positività marcata, determinate da una nota di Forza Italia che annunciava le chiamate di Berlusconi ai vertici del partito, quasi che lui in prima persona avvertisse il dovere di rassicurare l’entourage «perché il Paese ha bisogno di noi». Secondo il comunicato, il leader ha parlato con Antonio Tajani, Paolo Barelli, Maurizio Gasparri. «Ha rivolto un affettuoso saluto e ha raccomandato il massimo impegno in Parlamento, al governo e in Forza Italia. Tutti gli hanno assicurato che non mancheranno di essere più attenti, ligi e presenti in attesa che si ristabilisca presto e torni a essere il combattente di sempre». È un fatto che il mondo politico italiano viva giorni con il fiato sospeso. Ieri Carlo Calenda, durante un programma vv, ha azzardato: «Non ho l’ho mai votato ma bisogna fargli gli auguri di tornare a fare il suo lavoro. Conosco la leucemia e credo che sia in una condizione critica. Penso che sia la chiusura della seconda Repubblica. La seconda Repubblica è lui, nel bene e nel male. Non ho mai creduto alla sua successione. Si chiude un pezzo di storia, ma la vita è più larga della vita stessa. È stato un leone, anzi, è un leone». Gusto, meglio correggere il verbo all’indicativo. Trattandosi di Berlusconi, il finale è tutto da scrivere.