berlusconi

Il caso Fini è la lapide della stampa asservita
Gianfranco Fini (Ansa)
La casa di Montecarlo svenduta da An al «cognato» dell’ex vicepremier, come la richiesta di condanna a 8 anni per quest’ultimo, sono fatti acclarati, non millanterie. Ma «Repubblica» abbaia, perché la sua parte in commedia era una sola: silurare Berlusconi.
Ecco la vera storia di Fini e dei suoi complici a sinistra nella guerra a Berlusconi
Gianfranco Fini (Imagoeconomica)
La casa svenduta al cognato è solo la punta dell’iceberg di un’intricata vicenda politica che, con la regia di Napolitano, puntava a fare fuori il Cavaliere da Palazzo Chigi.
Palamara conferma le trame: «Napolitano ci anticipò il cambio Berlusconi-Monti»
Luca Palamara (Ansa)
«Repubblica» attacca Ingroia per l’intervista alla «Verità». Ma l’ex leader Anm dà ragione all’ex collega: «Da Re Giorgio capii che il Cavaliere era spacciato».
«Per far cadere il governo nel 2011 Napolitano sparlava di Silvio in Ue»
Marco Reguzzoni (Ansa)
L’ex capogruppo Marco Reguzzoni conferma lo scoop: «Il Cav era informato sulle mosse del capo di Stato, che si muoveva con Sarkozy e la Merkel. Non potevamo metterlo sotto accusa. Fu un golpe. Ora una commissione».
«Ora si indaghi sulle trame di Napolitano»
Giorgio Mulè (Imagoeconomica)

Il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulé: «Dopo le rivelazioni di Ingroia serve una commissione d’inchiesta su come è stato abbattuto Berlusconi». L’allora presidente si vantò di aver denigrato il Cav con Angela Merkel.

Le Firme

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