Alla Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo (PR) una mostra che racconta l'Italian Style dal 1950 agli anni 2000. In un intreccio di moda, fotografia e pubblicità, esposte (sino al 14 dicembre 2025 ) oltre 300 opere, fra cui iconiche campagne pubblicitarie di Armando Testa e Olivieri Toscani e straordinari scatti di Giovanni Gastel e Gian Paolo Barbieri.
E’ un viaggio attraverso cinquant'anni di Storia Italiana l’originale mostra in corso alla Villa delle Meraviglie di Mamiano di Traversetolo, un’esposizione che prende il via dal secondo dopoguerra e arriva fino alla fine degli anni Novanta, evidenziando come il potente connubio di moda e pubblicità abbia influenzato la cultura e la società del nostro Bel Paese, attraversando insieme epocali cambiamenti economici, sociali e culturali. Con il suo linguaggio forte e « invasivo», la pubblicità ha accompagnato negli anni l’evoluzione della moda, un’evoluzione che – al pari di quella pubblicitaria – è stata lenta e graduale, ma che, con lo straordinario boom degli anni ‘80/90 e il trionfo del Prêt-à-Porter , ha visto trionfare il Made in Italy nel mondo.
Passo dopo passo, spaziando dalla cartellonistica pubblicitaria degli anni ‘50/’60 alle foto di Giovanni Gastel e Gian Palo Barbieri , di Alfa Castaldi e di Maria Vittoria Backhaus , questa mostra ci accompagna in questa evoluzione, ci parla di grandi stilisti e di grandi campagne pubblicitarie, di Carosello e dei lavori destabilizzanti di Oliviero Toscani (indimenticabile - e per i tempi scandaloso - il suo « Chi mi ama mi segua» ideato per la Jesus Jeans…), passando per le iconiche illustrazioni di Guido Crepax e Lora Lamm, di Roberto Carboni e Franco Grignani. E ci parla anche del ruolo della televisione e della svolta portata dal colore e dalle tv private, che chiedono alla pubblicità una nuova forma di arte visiva, un linguaggio pop e trasversale capace di arrivare ovunque, di creare spot capaci di entrare nell’immaginario collettivo. Di diventare icone senza tempo, esattamente come i nostri grandi stilisti: a partire da Re Giorgio, per continuare - tanto per citarne alcuni - con Valentino, Versace, Gucci, Dolce & Gabbana, Emilio Pucci e Fendi. Senza dimenticare Fiorucci, Coveri , Gian Franco Ferrè e Krizia, fra i Grandi nomi degli anni ’90, epoca in cui la moda italiana smette di essere solo industria e comunica storie, personaggi, esperienze creando nuovi immaginari.
Una mostra che è un vero gioiello e che vede nella straordinaria Villa delle Meraviglie la sua cornice ideale
Villa delle Meraviglie
Immersa nella campagna di Parma, la Villa, appartenuta al collezionista e mecenate Luigi Magnani, conserva il fascino senza tempo degli ospiti illustri che l’hanno frequentata, con i suoi arredi di epoca neoclassica e impero, circondata dal Parco Romantico, un grande giardino all’inglese con piante esotiche, alberi monumentali e gli splendidi pavoni bianchi e colorati. Il Parco storico è stato recentemente restaurato grazie ai fondi del PNRR. Si tratta di un unicum per la sua eccezionale stratificazione: pochi luoghi in Italia possono vantare una testimonianza altrettanto completa dell’evoluzione dell’arte del giardino. Nel parco coesistono armoniosamente tre visioni del paesaggio: il giardino formale ottocentesco voluto nel 1819 dal generale Filippo Paulucci delle Roncole, il parco all’inglese romantico realizzato da Marianna Panciatichi tra il 1850 e il 1860, e il giardino all’italiana progettato dallo stesso Luigi Magnani negli anni ’60 del Novecento. A completare questa sintesi di tre secoli di paesaggismo, un giardino contemporaneo ispirato al “New Perennial Movement”, che reinterpreta in chiave ecologica e sensibile il rapporto tra natura, estetica e cultura. All’interno, una straordinaria collezione di capolavori di i Monet, Renoir, Cézanne, Goya, Tiziano, Dürer, de Chirico, Rubens, Van Dyck, Filippo Lippi, Carpaccio, Burri, de Pisis, Tiepolo, Canova e la più significativa raccolta di lavori di Giorgio Morandi, grande amico di Luigi Magnani.













