2025-09-30
«Caso Cucinelli, indagate su chi specula»
Brunello Cucinelli (Ansa)
Marco Astorri, fondatore di Bio-On, il gioiellino fallito dopo le accuse di un fondo: «Non sappiamo chi c’è dietro agli attivisti. Le norme non consentono di svelare chi scommette al ribasso sotto lo 0,5%». Ieri la griffe su del 9%, aveva perso il 20% per le accuse di Morpheus.Cosa succederà al titolo Cucinelli alla riapertura dei mercati? È la domanda che per tutto il weekend ha mosso studi, analisi e istinti speculativi della comunità finanziaria dopo che un report della sconosciuta Morpheus Research aveva fatto perdere alle azioni circa il 20% del valore: il colosso della moda di Solomeo è stato accusato di aver violato le sanzioni nei confronti della Russia e di aver adottato una politica di svendite molto aggressiva che inflazionava l’unicità del marchio.Mutatis mutandis, siamo davanti a un altro caso Bion-On? L’unicorno da 1 miliardo che prometteva di rivoluzionare il mondo con il brevetto per la plastica biodegradabile in acqua ed è invece fallito nel giro di sei mesi dopo che nel 2019 un video Youtube di Gabriele Grego, il fondatore della società di investimento Quintessential, ne aveva messo in dubbio le fondamenta. A giudicare dalla reazioni dei mercati le cose potrebbero andare diversamente. Per tutta la giornata di ieri infatti il titolo non ha smesso di correre con gli analisti di Ubs che, secondo quanto riferisce Bloomberg, si attendono che nella trimestrale la maison della moda mantenga il suo tasso di crescita a doppia cifra. A dar corpo alle indiscrezioni ci ha pensato la stessa griffe umbra che ha annunciato l’anticipo della trimestrale dal 16 all’1 ottobre, con annessa conference call. Per la serie: siamo pronti a spiegare tutto e a metterci la faccia.Difficile dire adesso se il potenziale ciclone si rivelerà in realtà una piccolo temporale di fine estate, ma di certo quanto successo lascia aperti alcuni interrogativi sul ruolo dei fondi attivisti o pseudo tali, delle vendite allo scoperto, di Consob e Borsa Italiana e della normativa che arma le stesse authority di controllo. «Io non ho nessun elemento per valutare quello che è accaduto a Cucinelli», spiega alla Verità il fondatore di Bio-On Marco Astorri, «ma dal punto di vista finanziario e imprenditoriale noto nella gestione dell’attacco tanti punti in comune. Continuano ad esserci due pesi e due misure. Perché si pretende che la società quotata sia in grado di dare immediatamente risposte puntuali e precise su tutte le contestazioni, mentre non si fanno verifiche sull’opacità della struttura societaria e sulle reali finalità degli attacchi?». Astorri evidenzia l’esistenza di un’asimmetria informativa che in molti casi diventa sostanza e che se incontra il destino di una società neonata e ancora in formazione rischia di «tagliarle le gambe», mentre se ha a che fare con realtà più consolidate può essere arginata. Ma non dovrebbe esser così. «Nel mio caso», continua l’imprenditore, «la Consob non ha mai mosso un dito per capire chi ci fosse dietro alle accuse mosse da Quintessential, mentre Borsa Italiana, che avrebbe la possibilità di sospendere i titoli sotto attacco fino a che le accuse non sono state chiarite, ci assicurava che la stessa Consob stava indagando. È vero, nel sistema anglosassone è molto più frequente che dei fondi intervengano per fare le pulci alle società nella quali investono, ma le azioni della Sec negli Stati Uniti sono ben più tempestive e incisive». E in effetti se si guarda a Morpheus, società di ricerca nata nel febbraio del 2025 e con sede nel Delaware, dove non è necessario rivelare i nomi di soci e amministratori, i dubbi vengono eccome. Anche perché quasi tutti i precedenti attacchi - da Solaris Energy a Blackblaze fino a Mercurity Fintech - hanno avuto effetti solo nel breve periodo. Dopo poco i titoli nel mirino si sono rialzati. Poi c’è tutta il tema degli short seller e delle vendite allo scoperto. Come da report quotidiano la Consob ci ha informato che anche ieri alcuni fondi - Pertento Partners LLP, Kintbury Capital LLP, JPMorgan Asset Management, Helikon Long Short Equity Fund Master e AQR Capital Management - avevano delle posizioni corte nette su Cucinelli. Posizioni che vanno avanti da giorni e giorni. Con il fondo Pertento Partners che il 21 settembre è stato il primo (ancor prima di Morpheus quindi) ad attaccare Cucinelli sulle colonne del Financial Times e Luca Lisandroni, l’ad della griffe, che sullo stesso quotidiano della City negava ogni addebito. Se Pertento dichiara, come ha fatto, di scommettere al ribasso sul titolo, il mercato ha tutte le informazioni, ma oggettivamente quando la speculazione è così «vicina» la necessità di trasparenza e completezza informativa aumenta. «Perché», si chiede ancora Astorri, «non c’è un obbligo a dichiarare le posizioni corte (scommesse al ribasso sul titolo ndr) sotto lo 0,5%? Dietro a quegli investimenti ci può essere chiunque. È una regola europea? Peggio mi sento. È una regola sbagliata che se vogliamo un mercato aperto che però garantisca anche le posizioni degli imprenditori che si assumono un enorme rischio di impresa va cambiata». Dopo sei mesi dalle accuse di Quintessential (luglio del 2019) Bio-On è fallita. Astorri ha difeso con le unghie la sua creatura ma è stato condannato, con il suo vice Guido Cicognani, a 5 anni e due mesi per manipolazione del mercato e bancarotta fraudolenta impropria mediante false comunicazioni sociali e assolto dalle accuse di bancarotta fraudolenta impropria mediante distrazione e di tentato abuso di credito. «Io», conclude Astorri, «credo nella giustizia e lavoro affinché in secondo grado la sentenza venga ribaltata. Dalle motivazioni emerge chiaramente che non è la qualità tecnologica di Bio-on la ragione di condanna ma il criterio di contabilizzazione in bilancio dei ricavi dal trasferimento a terzi mediante licenza della tecnologia stessa. Una questione tecnica che chiariremo. Intanto mi godo il fatto che Bio On sia ripartita, seppur con un’altra proprietà, a dimostrazione del fatto che dietro non c’era un bluff ma un progetto valido che aveva solo bisogno di essere appoggiato e non osteggiato».
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