2024-10-21
«Quel giudice vuole abolire i confini. La riforma della giustizia dà fastidio»
Carlo Fidanza (Imagoeconomica)
L’europarlamentare di Fdi Carlo Fidanza: «Chi ha chiesto la procedura di infrazione si vergogni».Carlo Fidanza, la decisione dei giudici è la pietra tombale sull’accordo con Albania siglato da Giorgia Meloni leader del suo partito, Fdi?«Assolutamente no. Intanto facciamo chiarezza: qui l’Albania è solo un pretesto. La decisione della giudice Albano non mette in discussione il protocollo con quel Paese. Fa però qualcosa di molto più grave: mette in discussione il principio stesso che spetti ai governi nazionali stabilire quali Paesi sono sicuri e quali no ai fini dei rimpatri. Questo rischia di vanificare tutto».Però dicono di aver attuato una sentenza della Corte di giustizia Ue…«La sentenza della Corte di giustizia Ue è certamente stravagante, perché dice che un Paese non può essere considerato sicuro ai sensi della direttiva Ue se anche soltanto una sua porzione di territorio non lo è. Sarebbe come dire che l’Italia non era un Paese sicuro prima che il governo Meloni risanasse Caivano, o che la Francia non lo è perché ha le banlieu parigine. Ciò detto, in questo caso quella sentenza Ue così stravagante non c’entra nulla. In pratica viene sancito dal Tribunale di Roma che qualunque magistrato si possa svegliare una mattina e decretare “non sicuro” il Paese di provenienza di un migrante, rendendone impossibile il rimpatrio. Il che vuol dire di fatto abolire i confini».La mail del procuratore Patarnello è chiara: far cadere il governo di centrodestra. Perché tanta paura di Meloni?«Giorgia Meloni fa paura perché non è ricattabile. Quella mail è inquietante, mi auguro che il presidente Mattarella, nella sua funzione di presidente del Csm, voglia intervenire. Detto ciò, sappiamo che Magistratura democratica ha nel suo statuto l’obiettivo di interpretare le leggi per modellare la società e il diritto secondo la propria ideologia di sinistra. E chi oggi tra i magistrati manda mail deliranti invitando i colleghi a ricompattarsi contro il governo Meloni democraticamente scelto dagli italiani, non ha soltanto l’obiettivo di vanificare la lotta contro l’immigrazione irregolare ma quello di fermare la riforma della giustizia che stroncherebbe il correntismo nella magistratura. Andremo avanti senza farci intimidire».Il caso oggi finisce in cdm con Meloni che pensa a un decreto legge.«Il governo fa bene ad andare avanti. E davvero ha dell’incredibile che il presidente dell’Anm dica che qualsiasi nuovo intervento governativo verrà reso nullo dai giudici. Stabilire se un Paese è sicuro spetta ai governi nazionali, lo dicono le norme Ue. Qualche giorno fa la democratica Germania ha rimpatriato decine di migranti afghani e nessuno ha battuto ciglio: davvero vogliamo raccontare ai cittadini che l’Afghanistan dei talebani è più sicuro dell’Egitto dove ogni anno si recano milioni di turisti? Suvvia! Noi comunque non avremmo contrarietà anche alla definizione di una lista dei Paesi sicuri decisa a livello europeo. Ma di certo non potranno mai essere i magistrati a sostituirsi alla politica».E in Europa com’è stata presa questa vicenda?«Siamo al termine di una settimana in cui Giorgia Meloni è stata straordinaria protagonista in Consiglio europeo proprio su questo tema, coordinando un nutrito gruppo di governi di ogni colore politico che vedono nel “modello Albania” una possibile risposta innovativa ai flussi irregolari. È assurdo che mentre i numeri ci danno ragione e l’Europa ci copia, un pezzo delle istituzioni italiane lavorino per sabotare».L’interrogazione dell’opposizione all’Ue fa male al governo o è un suicidio per loro?«Le sinistre sono arrivate a chiedere addirittura l’apertura di una procedura di infrazione contro l’Italia. Si dovrebbero vergognare. E oggi in aula chiederanno un dibattito straordinario per gettare ulteriori ombre sul protocollo Italia-Albania che, ripeto, nulla c’entra con la decisione folle del tribunale di Roma. Non ci fanno paura».L’ultimo caso a Verona, irregolare ucciso a da un poliziotto, dimostra quanto contrastare l’immigrazione irregolare significhi tutelare anche la sicurezza dei cittadini?«Certo. Per l’ennesima volta è un immigrato irregolare il protagonista di una vicenda di violenza nelle nostre città. È il motivo per cui su questo tema la maggioranza degli italiani ha ben capito che il governo sta cercando di intervenire mentre la sinistra politica e giudiziaria vuole gettare la nazione nel caos. Quanto al poliziotto, da quanto sappiamo ha agito sotto minaccia di un coltello e rispettando i protocolli. A lui va la gratitudine dell’Italia onesta».
Jose Mourinho (Getty Images)