2020-05-04
Capelli da quarantena. Come prendersene cura senza fare danni
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- Frange lunghissime, ricrescita, capelli bianche che spuntano all'improvviso. Con i parrucchieri chiusi la tentazione di cambiare look con i prodotti fai da te è altissima. Igor Rago, stylist di Ghd, ci spiega come acconciarci senza fare pasticci.
- Su TikTok spopolano tutoria su come agghindarsi non appena si potrà uscire di casa. E le pettinature, dalle più veloci a quelle più intricate, sono tra i video più guardati del momento.
- Vitamine, sole, e pochi shampoo: sono solo alcuni dei dettami da seguire per il cambio di stagione e la quarantena per non rovinare definitivamente il cuoio capelluto.
- Onde perfette, come quelle della Sirenetta. Con Mermade hair basterà un colpo di piastra per sembrare appena uscite da un regno in fondo al mare.
- In attesa riaprano i saloni, ecco come sfruttare gli ingredienti che si possono trovare nella dispensa di casa per creare cinque maschere adatte a ogni tipo di chioma.
Lo speciale comprende quattro articoli e video.
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Ansa
- Sei italiani su dieci pescano dal congelatore la propria cena per ben due volte a settimana. In poco più di 40 anni abbiamo più che quintuplicato il consumo di questi cibi, che trasportano il prodotto di stagione lungo tutto il corso dell’anno.
- Il nutrizionista Andrea Luzi: «Carboidrati e fibre surgelati non mostrano variazioni significative. Occhio però a non ricongelare mai».
- Gli abbattitori industriali portano rapidamente le pietanze oltre i -18°. In casa il procedimento è più lento.
Lo speciale contiene tre articoli
Nel riquadro Bari Weiss (Getty Images)
·La giornalista americana, dimessasi dal quotidiano statunitense per l’ostilità di alcuni redattori, ha fondato un proprio portale d’informazione per combattere la narrazione dominante dei media tradizionali.
Ansa
Le femministe spesso rappresentano la Vergine in modo blasfemo. Ma è grazie a Lei se le donne non sono più considerate bottino di guerra a completa disposizione degli uomini. Nei poemi omerici e nel mondo musulmano la loro vita non ha valore.
Ansa
- Tra Gaza e la Cisgiordania sono attive circa venti organizzazioni militanti palestinesi. Ogni gruppo - a vari livelli - utilizza i social media per diffondere la propria ideologia, incoraggiare attacchi contro gli israeliani e attrarre potenziali reclute.
- Prima dell'era dei social media, i gruppi militanti palestinesi utilizzavano principalmente moschee, scuole e centri di servizi sociali come canale principale per far circolare informazioni sulle loro attività.
- Le organizzazioni palestinesi, benché avverse allo Stato islamico che da tempo prova a penetrare nella Striscia di Gaza a caccia di delusi di Hamas e Jihad Islmaica, si ispirano ai video dell’Isis e provano a riprodurre la stessa qualità, anche se al momento le differenze sono ancora notevoli.