
Un emendamento al Milleproroghe consente a chi risiede in un immobile pignorato di tenerlo fino a nuova vendita perfezionata. Chi compra rischia di trovarsi con il bene occupato. Confedilizia: «Danno per tutti».Il governo giallorosso è riuscito a far arrabbiare i proprietari di case comprate all'asta. Pochi giorni fa l'esecutivo ha inserito un emendamento al decreto Milleproroghe che estende alle espropriazioni in corso il principio - introdotto circa un anno fa - secondo il quale il debitore non perde il possesso dell'immobile pignorato sino al decreto di trasferimento.La denuncia arriva proprio da Confedilizia. Secondo l'associazione, infatti, la norma porterà a conseguenze dannose per tutte le persone che comprano una casa all'asta e per le banche stesse, che ora si troveranno a cedere immobili ancora occupati e pertanto di minor valore. Facciamo un passo indietro. Il decreto semplificazioni - ricorda Confedilizia - ha introdotto nel 2019 una norma di forte impatto sulle procedure esecutive. Il provvedimento voluto dall'esecutivo ha infatti riscritto l'articolo 560 del codice di procedura civile, stabilendo che il debitore e i familiari con lui conviventi non perdano il possesso dell'immobile e delle sue pertinenze sino al decreto di trasferimento.In parole povere, la persona a cui è stato pignorato l'immobile ora ha diritto di vivere all'interno dell'immobile anche dopo che è avvenuto il passaggio di proprietà. Chi vuole comprare una casa attraverso un'asta giudiziaria, insomma, ora dovrà mettere in conto anche diversi mesi (se non anni) per liberare l'immobile dopo l'acquisto. Più in dettaglio, la prima norma a riguardo formulata nel 2019 prevedeva che, nelle espropriazioni immobiliari aventi inizio dal febbraio 2019, il giudice non potesse «mai disporre il rilascio dell'immobile pignorato prima della pronuncia» di tale decreto allorché l'immobile di interesse sia «abitato dal debitore e dai suoi familiari». Questo, salvo che «sia ostacolato il diritto di visita di potenziali acquirenti», oppure «l'immobile non sia adeguatamente tutelato e mantenuto in uno stato di buona conservazione, per colpa o dolo del debitore e dei membri del suo nucleo familiare» o, ancora, il debitore violi «gli altri obblighi che la legge pone a suo carico». Una riformulazione, quella varata nel 2019, che già di per sé rappresentava un radicale stravolgimento della precedente impostazione normativa. Secondo il vecchio testo dell'articolo 560, infatti, la permanenza del debitore nell'immobile oggetto di esecuzione forzata costituiva un'eventualità e avveniva a discrezione del giudice, che poteva autorizzare il debitore a continuare ad abitare nell'immobile. Ora, l'emendamento al Milleproroghe inserito nei giorni scorsi estende questo meccanismo a tutti i procedimenti pendenti e non solo a quelli avviati a partire da febbraio 2019. Una decisione, sottolinea Confedilizia, «gravida di conseguenze negative. È un dato di comune esperienza, infatti, che un immobile occupato non sia particolarmente appetibile (richiedendo la sua liberazione diverso tempo) e venga, quindi, liquidato con maggior difficoltà», spiega una nota dell'organizzazione dei proprietari di casa. «Il risultato è che con questa ulteriore modifica aumenteranno i tentativi di vendita e si ridurranno i prezzi di aggiudicazione, con minore soddisfazione non solo dei creditori, ma anche degli stessi debitori esecutati, cioè proprio dei soggetti che l'intervento di riforma si propone di favorire», conclude il comunicato.Per cercare di sedare la rabbia di chi compra una casa all'asta e ora ha la certezza di dover perdere altro tempo per averla libera, sempre all'interno del Milleproroghe è stato inserito anche un emendamento pensato per accelerare il processo di liberazione dell'immobile. Sempre a condizione, sia chiaro, che la vendita sia già avvenuta. Ora infatti, «a richiesta dell'aggiudicatario, l'ordine di liberazione può essere attuato dal custode senza l'osservanza delle formalità di cui agli articoli 605 (quelle previste dal codice civile e che regolano la consegna di un bene immobile, ndr)». Si tratta nei fatti di un «premio di consolazione» per coloro che comprano casa all'asta. La procedura di sgombero è sì più snella, ma resta comunque valido il principio secondo cui, per avere la propria casa libera, si debba attendere il decreto di trasferimento.Sempre in tema di edilizia, c'è poi un'altra novità inserita nel Milleproroghe. Un provvedimento firmato da Stefano Fassina, deputato Leu in Commissione Bilancio, e da Roberta Lombardi, presidente M5s della Commissione Speciale sui Piani di Zona in Regione Lazio.La norma prevede infatti che l'autorità giudiziaria possa sospendere gli sfratti per gli immobili costruiti in edilizia agevolata. «Un piccolo, grande passo avanti per i diritti delle famiglie nei Piani di Zona: nei Piani per i quali è stato avviato il procedimento di decadenza della convenzione da parte del Comune o di revoca del finanziamento da parte della Regione o vi è richiesta di rinvio a giudizio per un procedimento penale, lo sfratto può essere bloccato» scrivono i due politici in una nota congiunta. «Per migliaia di famiglie truffate da cooperative di banditi e dei loro complici nelle amministrazioni, va garantito almeno il diritto a vivere nella casa che hanno comprato».
Margaret Bourke-White davanti al bombardiere Flying Fortress dal quale ha realizzato fotografie di guerra durante l’attacco statunitense su Tunisi. Algeria, 1943. Margaret Bourke-White/The LIFE Picture Collection/Shutterstock
Sono i Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia ad ospitare (sino all’8 febbraio 2026) una grande retrospettiva dedicata a Margaret Bourke-White (1924-1971), la grande fotografa statunitense celebre per i suoi reportage di guerra e sull’industria americana. In mostra oltre 120 immagini, che ne ripercorrono la vita avventurosa e le tappe salienti della sua brillante carriera.
Foto @Elena Oricelli
Dal 6 dicembre il viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026 toccherà 60 città italiane tra concerti, sportivi e iniziative sociali, coinvolgendo le comunità in vista dei Giochi.
Coca-Cola, partner del viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026, ha presentato le iniziative che accompagneranno il percorso della torcia attraverso l’Italia, un itinerario di 63 giorni che partirà il 6 dicembre e toccherà 60 città. L’obiettivo dichiarato è trasformare l’attesa dei Giochi in un momento di partecipazione diffusa, con eventi e attività pensati per coinvolgere le comunità locali.
Le celebrazioni si apriranno il 5 dicembre a Roma, allo Stadio dei Marmi, con un concerto gratuito intitolato The Coca-Cola Music Fest – Il viaggio della Fiamma Olimpica. Sul palco si alterneranno Mahmood, Noemi, The Kolors, Tananai e Carl Brave. L’evento, secondo l’azienda, vuole rappresentare un omaggio collettivo all’avvio del percorso che porterà la Fiamma Olimpica in tutta Italia. «Il viaggio della Fiamma unisce storie, territori e persone, trasformando l’attesa dei Giochi in un’esperienza che appartiene a tutti», ha dichiarato Luca Santandrea, general manager olympic and paralympic Winter Games Milano Cortina 2026 di Coca-Cola.
Come in altre edizioni, Coca-Cola affiancherà il percorso selezionando alcuni tedofori. Tra i nomi annunciati compaiono artisti come Noemi, Mahmood e Stash dei The Kolors, volti dell’intrattenimento come Benedetta Parodi e The Jackal, e diversi atleti: Simone Barlaam, Myriam Sylla, Deborah Compagnoni, Ivan Zaytsev, Mara Navarria e Ciro Ferrara. La lista include anche associazioni attive nel sociale – dalla Croce Rossa al Banco Alimentare, passando per l’Unione italiana dei ciechi e ipovedenti – a cui viene attribuito il compito di rappresentare l’impegno civile legato allo spirito olimpico.
Elemento ricorrente di ogni tappa sarà il truck Coca-Cola, un mezzo ispirato alle auto italiane vintage e dotato di schermi led e installazioni luminose. Il convoglio, accompagnato da dj e animatori, aprirà l’arrivo della torcia nelle varie città. Accanto al truck verrà allestito il Coca-Cola Village, spazio dedicato a musica, cibo e attività sportive, compresi percorsi interattivi realizzati sotto il marchio Powerade. L’azienda sottolinea anche l’attenzione alla sostenibilità: durante il tour saranno distribuite mini-lattine in alluminio e, grazie alla collaborazione con CiAl, sarà organizzata la raccolta dei contenitori nelle aree di festa. Nelle City Celebration sarà inoltre possibile sostenere il Banco Alimentare attraverso donazioni.
Secondo un sondaggio SWG citato dall’azienda, due italiani su tre percepiscono il Viaggio della Fiamma Olimpica come un’occasione per rafforzare i legami tra le comunità locali. Coca-Cola richiama inoltre la propria lunga presenza nel Paese, risalente al 1927, quando la prima bottiglia fu imbottigliata a Roma. «Sarà un viaggio che attraverserà territori e tradizioni, un ponte tra sport e comunità», ha affermato Maria Laura Iascone, Ceremonies Director di Milano Cortina 2026.
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Nicola Fratoianni, Elly Schlein e Angelo Bonelli (Ansa)
Non ha senso l’indignazione per i saltelli della Meloni contro i «rossi»: è un modo di condannare una delle peggiori ideologie della storia. In più, il luogo comune secondo cui alla corte di Togliatti & C. c’erano persone migliori che altrove è senza senso.






