2021-07-17
Bochicchio rientra, ma ai domiciliari. Infuriati i truffati
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Il broker accusato di aver truffato Antonio Conte viene espulso dall'Indonesia anche grazie a un accordo con la procura di Roma per restituire i soldi agli investitori: ha promesso di ridare almeno l'80% dei debiti. Lunedì ci sarà il primo interrogatorio di garanzia. Ma gli avvocati delle vittime non ci stanno. «Ci auguriamo che le dichiarazioni di intenti che gli hanno consentito il beneficio degli arresti domiciliari, siano valutate con estremo rigore dall'autorità giudiziaria per evitare una ulteriore, clamorosa, manovra truffaldina»Massimo Bochicchio, il broker accusato di aver truffato diversi vip del mondo del pallone, è tornato in Italia. Arrestato lo scorso 7 luglio a Giacarta, come ha spiegato il suo avvocato Gianluca Tognozzi, è stato espulso dall'Indonesia e rimpatriato. Andrà ai domiciliari, dopo un accordo con la procura di Roma che ha riconosciuto la «serietà e fondatezza della proposta di restituire le somme agli investitori. Lunedì avrà il primo interrogatorio di garanzia. A quanto pare avrebbe promesso di restituire l'80% di quanto sottratto che potrebbe aggirarsi intorno ai 600 milioni di euro. Ma ora incomincia la parte più complicata, perché le vittime di Bochicchio non si fidano delle promesse del broker campano arrivato intorno all'ora di pranzo all'aeroporto di Fiumicino. Ballano centinaia di milioni di euro, una cifra che difficilmente Bochicchio riuscirà a ricompensare. Non a caso, l'avvocato Corrado Rosano che segue diversi investitori, commenta così a La Verità: «Io ho in carico il 70 per cento dei crediti. Senza il mio consenso e quello dei mei assistiti non si fa alcun accordo, ne' di misure alternative, ne' di sconti ne' altro. Valuteremo la eventuale proposta anche con la procura. Non ritengo ci siano minimamente gli estremi per un accordo tombale, perché i miei assistiti sono stati letteralmente rovinati da Bochicchio». Nei giorni scorsi sono state depositate in procura a Roma diverse denunce sempre a carico del banchiere che avrebbe truffato l'ex allenatore dell'Inter Antonio Conte per 30 milioni di euro. «I miei assistiti si sono rivolti alla Procura di Roma confidando in una piena tutela dei propri diritti. Ci auguriamo che le dichiarazioni di intenti di Bochicchio, che gli hanno consentito il beneficio degli arresti domiciliari, siamo valutate con estremo rigore dall'autorità giudiziaria per evitare una ulteriore, clamorosa, manovra truffaldina» spiega invece in una nota l'avvocato Cesare Placanica, difensore di molte vittime che hanno denunciato il broker tra cui l'ambasciatore d'Italia a Londra, Raffaele Trombetta, l'ex allenatore dell' Inter Conte, il calciatore della Roma Stefan El Shaarawy a il manager Federico Pastorello. «Una eventuale nuova azione truffaldina che questa volta annovererebbe tra le proprie vittime non solo, e per la seconda volta, chi aveva dato incondizionata fiducia al Bochicchio, ma anche i magistrati e gli operatori di polizia giudiziaria che da quasi un anno lavorano con fatica intorno a questo caso»