
Volodymyr Zelensky (Ansa)
L’intelligence di Kiev ha colpito i bombardieri nucleari del Cremlino. Che ora si lecca le ferite ma studia la risposta.
La relazione del Copasir evidenzia che le attività di intercettazione sull'attivista di sinistra furono portate avanti dal governo del leader M5s. Sul direttore di Fanpage, invece, non ci sono certezze sul fatto che sia stato controllato.
Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, questa sera, ha approvato all'unanimità la relazione finale sull'utilizzo da parte della nostra intelligence dello spyware israeliano Graphite. Domani mattina la relazione sarà trasmessa ai presidenti di Camera e Senato per la pubblicazione online.
Le prime indiscrezioni avevano puntato il dito contro il governo Conte 1, ma, invece, il documento del Copasir, di cui è stato relatore il presidente Lorenzo Guerini, dopo due mesi di indagini sul caso degli attivisti dell’associazione di promozione sociale (Aps) Mediterranea saving humans intercettati dai nostri 007, svela, a quanto risulta alla Verità, un altro scenario: a ordinare di ascoltare le utenze di Luca Casarini (fondatore e membro del consiglio direttivo di Mediterranea) e Giuseppe Caccia, armatore della Mare Jonio (l’imbarcazione utilizzata dall’associazione per i soccorsi in mare) non è stato il governo giallo-verde (Lega più Movimento 5 stelle), ma quello giallo-rosso (a guida Pd-grillini), quando la delega per i servizi era in capo al premier Giuseppe Conte che avrebbe avviato personalmente l’operazione di «spionaggio», con l’avallo, come prevede la legge, della Procura generale presso la Corte d’appello di Roma. L’attività di captazione è stata materialmente eseguita dall’Aisi, i servizi segreti interni. Il tutto rispettando le regolari procedure. Ma l’aspetto interessante è che gli spiati che hanno sbraitato contro il governo Meloni, in realtà, erano finiti sotto il controllo di una maggioranza a guida Pd. I cui parlamentari scambiavano con Mediterranea informazioni sensibili da sfruttare per la grande pesca di migranti in mare, come rivelato da questo giornale.
Casarini, per esempio, il 26 settembre 2020 lancia in chat un suggerimento: «Concentratevi di più su membri del Pd che sostengono Med. Primo per evitare che si dica che siamo una nave di partito (troppa internità di parlamentari dentro Med non ci fa bene) , secondo perché le contraddizioni sono lì. Giuditta Pini, Matteo Orfini (entrambi deputati del Pd, ndr), eccetera».
E proprio da quella rete progressista Mediterranea sembrava attingere per muoversi nelle difficili acque della ricerca e soccorso in mare. Per esempio, Casarini, in un altro messaggio, afferma: «Resoconto riservato ricevuto da Giuditta Pini da Mrcc (Centro nazionale di coordinamento del soccorso marittimo, ndr)».
Ricordiamo che la settimana scorsa l’ex leader delle Tute bianche al G8 di Genova e altri sette imputati, su richiesta della Procura di Ragusa, sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di aver favorito l'immigrazione clandestina traendone profitto.
Altro aspetto interessante è quello che riguarda il direttore di FanpageFrancesco Cancellato: non c’è prova che sia stato intercettato. Di certo non lo hanno captato i servizi segreti italiani, come confermato dall'assenza di richieste di autorizzazione alla Procura generale di Roma. E anche se due Procure (Roma e Napoli) hanno aperto fascicoli esplorativi per intercettazioni abusive, in realtà, secondo la relazione conclusiva del Copasir, il messaggio di alert che Cancellato ha ricevuto su Whatsapp da Meta, come ha spiegato la stessa azienda produttrice della app, non significa automaticamente che l’utenza sia finita sotto intercettazione. È probabile, ma non certo. Il messaggio era stato questo: «A dicembre, WhatsApp ha interrotto le attività di una società di spyware che riteniamo abbia attaccato il tuo dispositivo». Il riferimento era al software Graphite dell’azienda israeliana Paragon solutions che aveva ceduto il suo «virus spia» zero click anche al governo italiano. Insieme al giornalista almeno altre novanta persone avrebbero ricevuto nel mondo (sette nel nostro Paese), la medesima comunicazione. «Tutto avrei immaginato nella mia vita, tranne di ricevere il messaggio che ho ricevuto da Meta venerdì 31 gennaio, cioè trovarmi nella situazione di essere un direttore di giornale italiano, europeo, spiato, da uno spyware» aveva dichiarato con una certa enfasi Cancellato al Parlamento Ue. Ma le certezze dell’inverno scorso non hanno trovato conferme. A sostenere la versione del cronista spiato (da Palazzo Chigi e dintorni, era il sottotitolo) è stato Citizen lab, «un laboratorio interdisciplinare» presso «l'università di Toronto» di cui è importante finanziatore la fondazione Open society del filantropo ungherese George Soros. Insomma dietro all’allarme potrebbero esserci interessi particolari e la volontà di destabilizzare un governo «nemico».
L’indagine del Copasir è stata realizzata attraverso un lungo ciclo di audizioni. Sono stati ascoltati, tra gli altri, l'autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, Alfredo Mantovano, i direttori di Dis, Aise ed Aisi, il procuratore della Corte d'appello di Roma, Giuseppe Amato, rappresentanti di Meta e di Paragon. Il documento finale dovrebbe contenere, oltre ad un'analisi sull'utilizzo di Graphite nei casi emersi, anche indicazioni per una migliore gestione futura di questi dispositivi.