2020-11-01
Biden si gioca il voto dei cattolici per difendere l’aborto e le nozze gay
Il candidato democratico, dopo aver sostenuto tutte le leggi che mettono a rischio la libertà religiosa, adesso prova a recuperare il consenso determinante dei credenti. Il Vaticano tace e non lo sconfessa.«Con rammarico, domenica scorsa ho dovuto negare la comunione all'ex vicepresidente Joe Biden. L'eucarestia significa che siamo in unità con Dio, con gli altri e con la Chiesa. Le nostre azioni dovrebbero riflettere questo. Una personalità pubblica che propugna l'aborto mette sé stesso o sé stessa al di fuori della dottrina della Chiesa. Come prete, è mia responsabilità accudire le anime affidate alla mia cura, e devo adempiervi anche nelle situazioni più difficili. Ricorderò mr. Biden nelle mie preghiere». Detto da una non credente, quanto ha fatto bene padre Roger Morey, parroco della chiesa di Sant'Antonio a Florence in South Carolina, a negare domenica scorsa la comunione al candidato democratico e cattolico, Joe Biden, che di essere cattolico fa ora ostentazione e richiesta di voto ai cattolici americani? Lo fa con incredibile faccia tosta mentre sostiene il diritto all'aborto fino alla nascita, cioè fino al nono mese, la chiusura delle scuole paritarie in prevalenza cattoliche, l'applicazione immediata dell'Equality act che obbligherebbe i sacerdoti a celebrare i matrimoni dello stesso sesso.Quanto avete sentito parlare di questa colpevole contraddizione dai giornali e dalle televisioni che seguono la campagna elettorale? Quanto avete sentito condannare l'ipocrisia e la doppiezza di Biden dalla Segreteria di Stato vaticana, impegnata invece a rompere di fatto i rapporti con la Segreteria di Stato americana e con la presidenza Trump, in nome di un accordo dissennato con la Cina comunista? Domande che aumentano il senso di smarrimento di chi sta seguendo l'elezione del prossimo presidente degli Stati Uniti, cercando di capire quanto ci sia di vero, e quanto, invece, sia frutto di manipolazione mediatica nella decisione già assunta che sarà proprio Biden a vincere martedì prossimo. Vedremo.«Appena sarò presidente farò in modo che la legge sia rispettata. Queste suore non hanno diritto di violarla e fare quello che credono danneggiando i loro dipendenti». Così pochi mesi fa un irritato Biden si era lasciato sfuggire, quando la Corte suprema ha sentenziato che le suore delle Little Sisters of the Poor della Pennsylvania hanno tutto il diritto di non garantire a coloro che lavorano per loro metodi contraccettivi e di prevenzione delle nascite come previsto dalla riforma sanitaria di Barack Obama e Biden stesso.Nove anni di battaglie di quelle coraggiose suore, che hanno denunciato ripetutamente di essere minacciate, fino al pronunciamento di una Corte suprema che non è più in maggioranza liberal e progressista, rispetta in toto la Costituzione, grazie alle due (ora tre) nomine di Donald Trump, avevano molto fatto arrabbiare il candidato democratico che è un cattolico.Oggi, a due giorni dal voto, un candidato che afferma di rappresentare tutti i cattolici, e per questo chiede il loro voto, può essere però totalmente a favore dell'aborto anche al nono mese, non affermare l'educazione religiosa, tentare di obbligare i cattolici, persino le suore, ad adottare le politiche anticoncezionali e abortive del governo? Può promettere che entro 100 giorni farà diventare legge l'Equality act, che una grossa parte del mondo cattolico ritiene illiberale e un nuovo limite alle sue convinzioni? Sulla carta un presidente degli Stati Uniti cattolico, il secondo dopo John Fitzgerald Kennedy, dovrebbe essere per i cattolici americani un desiderio naturale, agognato.Dice Biden: eccomi qua, la fede cattolica guida la mia politica, per questo rispetto gli altri e indosso sempre la mascherina, per questo combatto il razzismo del sistema, per questo voglio accogliere i migranti e mettere fine alla povertà.In un melting pot di razze e religioni diverse quali sono gli Stati Uniti, e tanto più gli Stati Uniti divisi di queste prossime elezioni, il voto dei cattolici non solo serve: diciamo che ha sempre fatto la differenza nel Nord Est dove ci sono insediamenti storici, e la fa sempre di più nel Sud Ovest con la massiccia e crescente presenze degli ispanici. Rappresentano circa un quarto dell'elettorato, circa il 52% ha votato Donald Trump nel 2016, ed evidentemente in casa democratica tanta sicurezza non c'è, nonostante sondaggi trionfalistici e roboanti, nonostante le ambigue dichiarazioni della speaker della camera Nancy Pelosi, altra cattolica, altra abortista fanatica, che probabilmente per problemi legati all'età e non per complotto ha dichiarato - suscitando un casino - che Biden vincerà e sarà presidente comunque.Se questa sicurezza fosse tanto forte, l'ex vice di Obama non si sarebbe messo a scrivere un editoriale per il Christian Post chiedendo esplicitamente il voto dei cattolici, e non avrebbe pagato una cifra enorme per lanciare una campagna pubblicitaria rivolta proprio ai loro.Di certo, la conferenza dei vescovi americani non si è pronunciata per uno o l'altro dei candidati in modo esplicito, ma ha messo in guardia dagli effetti devastanti dell'Equality act per la libertà religiosa. Obbligherebbe a celebrare matrimoni dello stesso sesso, i medici degli ospedali a praticare aborti e cambio di sesso Indipendentemente dalle proprie opinioni. Un colpo di spugna sulla libertà religiosa, di coscienza, di espressione.