Per il momento sulle quattro ruote la barriera resta al 27,5%. Bruxelles ha tempo fino all’8 agosto per trattare sulle esenzioni Borse europee in caduta libera, Wall Street apre in rosso. Tajani: «La Bce tagli i tassi, se serve li porti a 0 come col Covid».L’ordine esecutivo della Casa Bianca sui dazi è arrivato alle 6 del mattino, ora italiana. Per l’Europa confermati al 15% ma l’entrata in vigore slitta all’8 agosto. Dopo una giornata al cardiopalma, all’ultimo minuto utile, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump fa cadere il suo verdetto su una settantina di Paesi ridefinendo le relazioni commerciali a livello mondiale. Per la Ue è una boccata d’ossigeno giacché si temeva il peggio poiché, non avendo l’accordo di domenica scorsa validità giuridica e in mancanza di un documento congiunto, Trump avrebbe potuto benissimo confermare la minacciata e paventata percentuale del 30%. Questo non vuol dire che la partita sia chiusa. Anzi continuano le trattative sui singoli capitoli e non sarà una strada in discesa. Non solo perché gli spazi di manovra della Commissione Ue sono ridottissimi ma anche per il fronte polemico che si è alzato da varie Cancellerie, a cominciare da Parigi. Qualsiasi documento congiunto dovrà passare al vaglio degli Stati membri e si preannuncia un percorso minato. Con questo clima il presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, è ancora più debole, il che non fa altro che favorire Trump. Uno scenario commentato dai mercati con pesanti ribassi che indicano la preoccupazione per l’impatto dei dazi sulle prospettive di crescita del Vecchio continente. Gli ordini esecutivi di Trump hanno bruciano 269 miliardi nelle Borse europee. Milano ha chiuso a -2,55%, sono andati in fumo 22 miliardi di euro. Parigi è la peggiore (-2,92%), Londra quella che tiene di più (-0,7%), in calo anche Francoforte (-2,47%). Wall Street ha aperto in calo. Il Dow Jones ha registrato una perdita dell’1,19% a 43.607,62 punti, il Nasdaq dell’1,34% a 208.38,57 punti e lo S&P 500 dell’1,08% a 6.270,78 punti.Una sensazione di incertezza che cozza con il «bicchiere mezzo pieno» delle dichiarazioni del commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, secondo il quale i dazi «rafforzano la stabilità delle imprese europee e la fiducia nell’economia transatlantica. Gli esportatori dell’Ue beneficiano ora di una posizione più competitiva». Unica nota di realismo è la conferma che «il lavoro continua».Anzi il lavoro vero comincia adesso. Innanzitutto in attesa dell’applicazione della nuova tariffa del 15% che scatta dall’8 agosto, le merci già in transito o immagazzinate per il consumo prima di tale data sono soggette all’aliquota tariffaria precedente (10% + aliquota della nazione più favorita) fino al 5 ottobre. Fuori dal 15% le auto e la componentistica che restano soggette al 27,5%. In stand by anche alcuni prodotti strategici, come gli aerei.Aperta anche la partita su acciaio, alluminio e rame. Gli europei chiedono di tornare al sistema di quote introdotto da Joe Biden. Questo significa stabilire una quantità di export esente da dazi e applicare l’aliquota del 50% solo sull’ammontare delle quote eccedenti. Una formula finora respinta da Washington. Risultato: restano in vigore le tariffe del 50%, rialzate dagli Usa nel giugno scorso. E proprio sulla siderurgia il cancelliere tedesco Friedrich Merz, chiede di riprendere subito il negoziato, con l’obiettivo di «raggiungere accordi ragionevoli per dare all’industria siderurgica europea e tedesca sufficienti opportunità di esportazione». Merz sembra voler prendere le distanze dalle critiche francesi alla Commissione. «Non eravamo in una posizione negoziale per scatenare un grande conflitto commerciale. Ci sarebbero stati solo dei perdenti e i maggiori perdenti sarebbero stati probabilmente gli europei».Altro capitolo spinoso è quello della lista dei prodotti esentati dai dazi o con un trattamento agevolato. È il caso anche di vino e alcolici. Settori sui quali ci sono in ballo grandi interessi per Italia, Francia, Spagna e Portogallo. Il pressing finora non ha sortito alcun risultato. Pertanto tutto il comparto degli alcolici ricadrà nel calderone dei prodotti soggetti al 15%. Nei prossimi giorni si entrerà nel dettaglio. Di contro Trump ostenta euforia. In una intervista alla Nbc parla di «giornata storica» e prospetta l’arrivo di «centinaia di miliardi di dollari». La Casa Bianca intende riequilibrare la bilancia commerciale: nel 2024 gli Stati Uniti hanno importato merci per 3.296 miliardi di dollari e ne hanno vendute per 2.084 miliardi, con un disavanzo di 1.212 miliardi. I dazi dovrebbero incentivare la produzione americana.C’è preoccupazione anche per il deprezzamento del dollaro che amplifica l’effetto dazi. «L’elevato costo del denaro penalizza ulteriormente l’export italiano, già colpito dai dazi», afferma il ministro degli Esteri, Antonio Tajani che chiede alla Bce di «porvi rimedio». «Il dollaro è ancora troppo debole rispetto all’euro. Questo significa che è più difficile esportare. Io credo che la Banca centrale debba, ma è la mia opinione, ridurre il costo del denaro ancora, siamo al 2%, si può anche arrivare a zero come durante il Covid». Tajani ha poi difeso l’accordo raggiunto come «il migliore possibile per l’Europa» anche se «non significa sia positivo, perché quello positivo sarebbe a zero dazi. Ma c’è ancora molto da lavorare».
Margaret Bourke-White davanti al bombardiere Flying Fortress dal quale ha realizzato fotografie di guerra durante l’attacco statunitense su Tunisi. Algeria, 1943. Margaret Bourke-White/The LIFE Picture Collection/Shutterstock
Sono i Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia ad ospitare (sino all’8 febbraio 2026) una grande retrospettiva dedicata a Margaret Bourke-White (1924-1971), la grande fotografa statunitense celebre per i suoi reportage di guerra e sull’industria americana. In mostra oltre 120 immagini, che ne ripercorrono la vita avventurosa e le tappe salienti della sua brillante carriera.
Foto @Elena Oricelli
Dal 6 dicembre il viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026 toccherà 60 città italiane tra concerti, sportivi e iniziative sociali, coinvolgendo le comunità in vista dei Giochi.
Coca-Cola, partner del viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026, ha presentato le iniziative che accompagneranno il percorso della torcia attraverso l’Italia, un itinerario di 63 giorni che partirà il 6 dicembre e toccherà 60 città. L’obiettivo dichiarato è trasformare l’attesa dei Giochi in un momento di partecipazione diffusa, con eventi e attività pensati per coinvolgere le comunità locali.
Le celebrazioni si apriranno il 5 dicembre a Roma, allo Stadio dei Marmi, con un concerto gratuito intitolato The Coca-Cola Music Fest – Il viaggio della Fiamma Olimpica. Sul palco si alterneranno Mahmood, Noemi, The Kolors, Tananai e Carl Brave. L’evento, secondo l’azienda, vuole rappresentare un omaggio collettivo all’avvio del percorso che porterà la Fiamma Olimpica in tutta Italia. «Il viaggio della Fiamma unisce storie, territori e persone, trasformando l’attesa dei Giochi in un’esperienza che appartiene a tutti», ha dichiarato Luca Santandrea, general manager olympic and paralympic Winter Games Milano Cortina 2026 di Coca-Cola.
Come in altre edizioni, Coca-Cola affiancherà il percorso selezionando alcuni tedofori. Tra i nomi annunciati compaiono artisti come Noemi, Mahmood e Stash dei The Kolors, volti dell’intrattenimento come Benedetta Parodi e The Jackal, e diversi atleti: Simone Barlaam, Myriam Sylla, Deborah Compagnoni, Ivan Zaytsev, Mara Navarria e Ciro Ferrara. La lista include anche associazioni attive nel sociale – dalla Croce Rossa al Banco Alimentare, passando per l’Unione italiana dei ciechi e ipovedenti – a cui viene attribuito il compito di rappresentare l’impegno civile legato allo spirito olimpico.
Elemento ricorrente di ogni tappa sarà il truck Coca-Cola, un mezzo ispirato alle auto italiane vintage e dotato di schermi led e installazioni luminose. Il convoglio, accompagnato da dj e animatori, aprirà l’arrivo della torcia nelle varie città. Accanto al truck verrà allestito il Coca-Cola Village, spazio dedicato a musica, cibo e attività sportive, compresi percorsi interattivi realizzati sotto il marchio Powerade. L’azienda sottolinea anche l’attenzione alla sostenibilità: durante il tour saranno distribuite mini-lattine in alluminio e, grazie alla collaborazione con CiAl, sarà organizzata la raccolta dei contenitori nelle aree di festa. Nelle City Celebration sarà inoltre possibile sostenere il Banco Alimentare attraverso donazioni.
Secondo un sondaggio SWG citato dall’azienda, due italiani su tre percepiscono il Viaggio della Fiamma Olimpica come un’occasione per rafforzare i legami tra le comunità locali. Coca-Cola richiama inoltre la propria lunga presenza nel Paese, risalente al 1927, quando la prima bottiglia fu imbottigliata a Roma. «Sarà un viaggio che attraverserà territori e tradizioni, un ponte tra sport e comunità», ha affermato Maria Laura Iascone, Ceremonies Director di Milano Cortina 2026.
Continua a leggereRiduci
Nicola Fratoianni, Elly Schlein e Angelo Bonelli (Ansa)
Non ha senso l’indignazione per i saltelli della Meloni contro i «rossi»: è un modo di condannare una delle peggiori ideologie della storia. In più, il luogo comune secondo cui alla corte di Togliatti & C. c’erano persone migliori che altrove è senza senso.






