2021-12-08
Apartheid anche in biglietteria: «Ticket solo a chi ha il foglio verde»
Il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini (Ansa)
Per i titoli di viaggio, Enrico Giovannini vuole ricalcare il sistema applicato alle tessere da sci.Altro che deroghe per i giovani. L’obbligo del green pass su scuolabus, treni e metropolitane non soltanto sembra non poter essere mitigato da una deroga alla normativa per gli under 18, ma addirittura potrebbe prevedere un ulteriore rafforzamento. Nel governo Draghi, le «idee» sono tante, anche se la fattibilità non è sempre certa o facile. L’ultima pensata è del ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, che ieri, in un’intervista a Rainews 24, ha parlato di «green pass uguale allo ski pass». Ovvero, la possibilità di acquistare un biglietto per il trasporto pubblico sarebbe concessa soltanto se si ha il green pass, meccanismo simile a quello già previsto per gli impianti sciistici. «Stiamo dialogando con tutte le aziende di trasporto in questa prospettiva» ha spiegato il ministro. «Faccio l’esempio del Dolomiti superski, che è uno ski pass molto usato in cui l’utente carica ogni giorno il proprio green pass e automaticamente lo ski pass autorizza solo chi ha il green pass». Al di là della prospettiva di ingannare l’attesa sempre lunga dell’autobus alla fermata, immaginando di essere in coda a un impianto di risalita prima di fare una discesa con gli sci ai piedi, resta il nodo della fattibilità, con i sistemi informatici di acquisto dei ticket che dovranno essere adattati alla certificazione verde. «Stiamo studiando dei meccanismi, credo ci siano le condizioni per farlo e siamo abbastanza ottimisti che nelle prossime settimane possano iniziare le sperimentazioni». Secondo Giovannini però lo ski pass da mezzi pubblici «sarebbe possibile», anche se ci sono alcuni ostacoli da superare, come la capacità di «applicazione del sistema tutti i giorni», ma anche «il tema della privacy». Ma l’applicazione del piano rimane «importante perché migliorerebbe il servizio ovunque, qui parliamo di eticket, biglietti elettronici, e nelle app che vengono sempre più usate ci sono tante informazioni ausiliarie. Ci consentirebbe di far fare un salto di qualità al sistema di trasporto pubblico locale su cui vogliamo investire». Ma soprattutto si avrebbe un controllo degli accessi dei passeggeri a monte e non a valle. La rassicurazione del ministro del governo Draghi non soltanto fa pensare che l’ipotetico «ski green pass» sia stato ideato pensando ai ragazzi fino a 18 anni, ma che sarà esteso anche agli adulti e soprattutto, considerate le tempistiche della sperimentazione, che l’utilizzo della tessera Covid per usufruire dei mezzi pubblici non terminerà il 15 gennaio, data di scadenza delle regole entrate in vigore lo scorso lunedì 6 dicembre. Sperimentazione, peraltro, durante i giorni di chiusura delle scuole per il Natale e quindi con gli autobus meno affollati di studenti. Quanto ai controlli dei primi due giorni di obbligo, Giovannini li ha definiti «un successo»: «I controlli a campione dei green pass sui mezzi pubblici sono andati mi sembra molto bene, come ha detto la ministra Luciana Lamorgese bisogna ringraziare i nostri concittadini perché sono stati estremamente cooperativi. Sui treni regionali Trenitalia ha controllato oltre 600 treni e 27.000 persone e di queste 900 persone sono state bloccate, il 3,2%. Sono controlli che avvengono sulle piattaforme», ha precisato il ministro, sottolineando che questa «è un’indicazione interessante perché abbiamo i dati regionali e potremo capire anche nei prossimi giorni dove ci sono le maggiori criticità. Di quei 900 a cui è stato impedito di salire, circa 600 erano in Campania, circa 100 in Toscana e poi via via. Il meccanismo dei controlli può essere raffinato e migliorati anche sulla base dei dati che man mano raccogliamo».