2025-09-15
Ancora sabotaggi di Kiev in Russia
Due treni deragliati nella regione di Leningrado e l’Ucraina rivendica l’attacco. Il monito del Papa: «La gente si svegli, la pace è l’unica risposta alle uccisioni».Inizialmente era apparso un incidente, ma al secondo deragliamento ha preso piede la pista, poi confermata, del sabotaggio. È successo a due treni nella regione di Leningrado, nella Russia occidentale ore dopo che un ordigno esplosivo è deflagrato su un tratto di binario nella regione di Orel, sempre nella Russia occidentale, la sera prima, uccidendo tre persone. I due treni, deragliati in due punti diversi, hanno interrotto il traffico ferroviario e causato la morte di un macchinista. «È rimasto intrappolato nella cabina ed è morto in ambulanza dopo essere stato sbloccato», ha spiegato il governatore regionale Alexander Drozdenko. Uno dei due era un treno merci che trasportava 15 vagoni cisterna vuoti. È deragliato su un tratto di binario più a sud del primo senza causare vittime.La rete ferroviaria russa è stata ripetutamente colpita da deragliamenti, esplosioni e incendi che le autorità attribuiscono a sabotaggi ucraini. Kiev ha confermato le proprie responsabilità rivendicando gli attacchi. Sempre nella regione di Leningrado, gli ucraini hanno colpito una delle più grandi raffinerie di petrolio russe. Si tratta dell’impianto di Kirishi, che ha una capacità di circa 20 milioni di tonnellate all’anno. L’operazione è stata condotta dalle Forze speciali ucraine «in collaborazione con le forze di sistemi senza pilota», e non ha provocato alcuna vittima.Intanto un drone russo ha invaso i cieli della Romania provocando le ire dell’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Kaja Kallas. «È l’ennesima inaccettabile violazione della sovranità di uno Stato membro dell’Ue», ha detto, sottolineando: «Questa continua e sconsiderata escalation minaccia la sicurezza regionale. Siamo solidali con la Romania. Sono in stretto contatto con il governo rumeno». Anche per il presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen si tratta di una «palese violazione della sovranità dell’Ue e una grave minaccia alla sicurezza regionale». Le autorità romene, che hanno intercettato il drone, hanno intenzione di sollevare quanto accaduto all’Assemblea generale delle Nazioni Unite.Intanto in Polonia, dopo l’invasione dei droni russi della scorsa settimana, il presidente della Polonia Karol Nawrocki ha firmato una risoluzione per la permanenza delle truppe Nato come rinforzo nell’ambito dell’operazione «Sentinella orientale».Per Giorgia Meloni «nonostante l’importante iniziativa avviata dal presidente Trump, Putin non pare interessato alla pace. Dobbiamo continuare a portare a Kiev tutto l’aiuto necessario per arrivare quanto prima a una pace giusta e duratura, come solida garanzia di sicurezza per l’Ucraina e l’Europa». E nel giorno del suo settantesimo compleanno anche il Papa è tornato a parlare di Ucraina. «Credo che le persone abbiano ascoltato i vari appelli che ho fatto; ho alzato la mia voce, la voce dei cristiani e delle persone di buona volontà, affermando che la pace è l’unica risposta all’uccisione di persone nel corso degli anni da entrambe le parti, in quel particolare conflitto, ma anche in altri conflitti. In qualche modo le persone devono svegliarsi e dire: c’è un altro modo per farlo» ha detto Leone XIV. La Santa Sede, «dall’inizio della guerra, ha compiuto grandi sforzi per mantenere una posizione che, per quanto difficile possa essere, non è né da una parte né dall’altra, ma veramente neutrale» ha precisato chiarendo che «alcune cose che ho detto sono state interpretate in un modo o nell’altro».
Il fiume Nilo Azzurro nei pressi della Grande Diga Etiope della Rinascita (GERD) a Guba, in Etiopia (Getty Images)
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Dopo l'apertura dei lavori affidata a Maurizio Belpietro, il clou del programma vedrà il direttore del quotidiano intervistare il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, chiamato a chiarire quali regole l’Italia intende adottare per affrontare i prossimi anni, tra il ruolo degli idrocarburi, il contributo del nucleare e la sostenibilità economica degli obiettivi ambientali. A seguire, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, offrirà la prospettiva di un territorio chiave per la competitività del Paese.
La transizione non è più un percorso scontato: l’impasse europea sull’obiettivo di riduzione del 90% delle emissioni al 2040, le divisioni tra i Paesi membri, i costi elevati per le imprese e i nuovi equilibri geopolitici stanno mettendo in discussione strategie che fino a poco tempo fa sembravano intoccabili. Domande cruciali come «quale energia useremo?», «chi sosterrà gli investimenti?» e «che ruolo avranno gas e nucleare?» saranno al centro del dibattito.
Dopo l’apertura istituzionale, spazio alle testimonianze di aziende e manager. Nicola Cecconato, presidente di Ascopiave, dialogherà con Belpietro sulle opportunità di sviluppo del settore energetico italiano. Seguiranno gli interventi di Maria Rosaria Guarniere (Terna), Maria Cristina Papetti (Enel) e Riccardo Toto (Renexia), che porteranno la loro esperienza su reti, rinnovabili e nuova «frontiera blu» dell’offshore.
Non mancheranno case history di realtà produttive che stanno affrontando la sfida sul campo: Nicola Perizzolo (Barilla), Leonardo Meoli (Generali) e Marzia Ravanelli (Bf spa) racconteranno come coniugare sostenibilità ambientale e competitività. Infine, Maurizio Dallocchio, presidente di Generalfinance e docente alla Bocconi, analizzerà il ruolo decisivo della finanza in un percorso che richiede investimenti globali stimati in oltre 1.700 miliardi di dollari l’anno.
Un confronto a più voci, dunque, per capire se la transizione energetica potrà davvero essere la leva per un futuro più sostenibile senza sacrificare crescita e lavoro.
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