2020-12-18
Al via il Vaccino show. Arcuri stabilisce chi lo avrà per primo
Il manager: «La campagna comincerà dagli 11 milioni di over 60 a scalare dai più vecchi». Ma a quale titolo lo decide lui?Ci mancava solo il Vaccino Day. L'Europa che si mette in posa, come alla fiera di paese, per il taglio del nastro alla prima inoculazione di siero anti Covid. Venghino signori venghino: più persone entrano, più bestie si vedono. Avanti, tutti in fila a favor di telecamera: la donna bazooka (nuova versione della donna cannone), i nani (ce ne sono quanti si vuole) e mister Siringone, nuovo eroe di Bruxelles. Sarà una gran bella festa, alla faccia delle decine e migliaia di morti, l'unica celebrazione concessa in questo dicembre oscuro, il vero Natale made in Ue, la natività pagana dell'unità europea. E pazienza se l'unità europea non riuscirà a convergere nemmeno su una sola data, dovendo così allungare i festeggiamenti su tre giorni. Pazienza, soprattutto, se l'unità europea sarà finita non appena si spegneranno le telecamere, quando ogni Paese andrà avanti per la sua strada, in ordine sparso e magari pure conflittuale. Quello che conta, si sa, è l'apparenza. Anche di fronte alla pandemia. Quindi cercate l'abito di gala e prenotate un posto in prima fila: sta per cominciare il Vaccino Euro Show. Che v'importa del resto? Che vi importa sapere se il vaccino funziona davvero? Che vi importa sapere quando arriveranno le dosi per tutti? Che vi importa sapere che cosa c'è scritto nei contratti sottoscritti dall'Ue con Big Pharma? Che vi importa sapere chi risponderà degli eventuali danni? Non fate domande. Prendete la bandierina e fate festa di fronte allo «spot dell'Europa». All'«azione dimostrativa». All'«evento simbolico». Tutte frasi realmente usate dai ministri e dai giornali per presentare l'euro iniziativa in pompa magna. Una specie di presepe del vaccino, insomma. Con assembramento (legittimo) di pecore. E pecoroni. Tutti gli altri fuori. Per esempio: vi state domandando quali sono le priorità sulle vaccinazioni? A chi toccherà prima? In che ordine si procederà? E vi state chiedendo chi decide tutto questo? E come? State immaginando un'ampia discussione fra gli esperti? Magari pure in Parlamento? Pensate a un dibattito serrato? Con tanto di relazione del ministro, obiezioni e risposte capaci di spazzare tutti i dubbi? Illusi. Rimettetevi nel gregge, belate sottovoce e rassegnatevi: ai tempi del Vaccino Euro Show tutto ciò non esiste. E la scelta più importante e delicata del nostro futuro, quella per l'appunto che riguarda la nostra vaccinazione, sapete come viene comunicata? Semplice: con un inciso di un'intervista del commissario straordinario Domenico Arcuri a un giornalista economico del Corriere della Sera. Intervista dedicata per lo più all'Ilva di Taranto, per altro. E così, tra un accenno alla produzione di acciaio, un riferimento ai forni elettrici e uno alla decarbonizzazione, scopriamo che le vaccinazioni contro il Covid in Italia cominceranno «dagli 11 milioni che hanno più di sessant'anni a partire dai più anziani in giù». Criterio anagrafico stretto. E stop. Ha deciso lui. Il commissario straordinario. In nome di chi? Sulla base di che? In virtù di quale mandato divino? Non è dato di sapere. Il Vaccino Euro Show non lo prevede: avanti battete le manine e applaudite. Comincia un altro giro di giostra. Magari il criterio anagrafico è il migliore possibile. Magari è davvero giusto vaccinare prima la nonnina di 103 anni che vive da sola rispetto al professore cinquantacinquenne che va a scuola con i ragazzi tutti i giorni. Magari è davvero giusto far passare davanti un settantenne che non lavora rispetto a una commessa del supermercato quarantenne che deve per forza entrare a contatto con il pubblico. Ma è singolare venirlo a sapere così, leggendo il Corriere, nel mezzo di un'intervista dedicata all'Ilva di Taranto, senza nessuna spiegazione, nessuna discussione. Come se fosse il verbo rivelato. Ha parlato Arcuri. Zarathustra gli fa un baffo. Inginocchiatevi e credete al vangelo del commissario. Qualche scienziato aveva proposto vie diverse? Per esempio di cominciare dai giovani? Qualche categoria ha esigenze da esprimere? Qualcuno vorrebbe un po' più di informazioni, almeno sui criteri su cui si è arrivati a questa conclusione? Spiacenti: il Vaccino Euro Show non prevede discussioni. Avanti con lo spettacolo: entri l'uomo con tre gambe (il fratello di Mister Siringone) e via con un altro giro di giostra. Che poi se Arcuri, anziché fare l'oracolo, facesse il suo mestiere non sarebbe meglio? Infatti, mentre è lì impegnato a selezionare chi salvare e chi no, in base allo speciale Decreto Onnipotenza da cui si ritiene investito, non si accorge che il suo fantomatico piano di vaccinazioni, annunciato in conferenza stampa più del festival di Sanremo, in realtà fa acqua da tutte le parti. Mancano i sistemi di prenotazione, mancano i libretti di istruzione, c'è incertezza sulle procedure per scongelare il siero, le Regioni stanno (come al solito) litigando sulla distribuzione delle dosi, non si conoscono bene i tempi e i modi della somministrazione, e soprattutto non si conosce chi, questa benedetta somministrazione, la farà. A questo proposito si sottolinea la mancanza di medici e infermieri: il bando è stato fatto partire dal commissario solo l'altro ieri. Prima non poteva: era troppo impegnato a sostituirsi a Dio nel Giudizio Universale delle Vaccinazioni, evidentemente. Oltretutto su questo bando ci sono anche dei dubbi, che non riguardano solo il solito ritardo con cui è partito. Ma anche il merito. In effetti: si cercano 15.000 professionisti (3.000 medici, 12.000 infermieri), che verranno assunti con contratti atipici di nove mesi. E la loro selezione è stata appaltata alle agenzie interinali, che così incasseranno la bellezza di 25 milioni di euro. Il problema è che non esistono le risorse finanziarie per supportare queste assunzioni: i soldi dovrebbero entrare nella legge di bilancio, ma per il momento non ci sono. Al contrario, sulla possibilità di farli entrare, ci sono forti perplessità della Ragioneria dello Stato, come ha raccontato Luciano Capone sul Foglio. E allora ci si domanda: perché, se non ci sono soldi abbastanza per assumere medici e infermieri, se addirittura si chiede agli specializzandi di lavorare gratis, poi si trova il modo di versare 25 milioni di euro alle agenzie interinali per la loro selezione? Non c'era nessuna struttura dello Stato che poteva svolgere questo compito gratis? Anche queste domande, però, temo cadranno nel vuoto. Il Vaccino Euro Show, infatti, ormai dovreste averlo capito, non prevede risposte. Solo tagli di nastro. Perché quello che conta è fare una bella festa. Anche se poi, come sempre, rimane il sospetto che la festa la stiano facendo a noi.