2025-06-20
Abbiamo dato al killer di Roma un milione per un film mai fatto
«Open» rivela: oltre 800.000 euro di tax credit accordati nel 2020 (governo Conte bis, ministro Franceschini) a una pellicola firmata dall’americano indagato per l’omicidio di compagna e figlia trovate morte nella capitale.a Cinecittà. Il ministero della Cultura, allora retto da Dario Franceschini, ha finanziato con quasi un milione di euro l’autore non del film, ma dell’orrore. Lo scoop è di Open che ha scoperto che il ministero dei Beni culturali ha concesso il 27 novembre 2020 un tax credit di 863.505,90 euro alla produzione del film Stelle della Notte del regista Rexal Ford: il killer (presunto) di Villa Pamphili. Open specifica che il decreto è il numero 2872 e porta la firma di Nicola Borrelli, all’epoca direttore generale della sezione cinema e audiovisivi del ministero guidato dal primo sponsor di Elly Schlein alla segreteria del Pd. Il dicastero Franceschini ha messo nelle mani di un uomo che gira il mondo con un passaporto falso, che si spaccia per regista e produttore, che ha probabilmente ammazzato una donna e sua figlia i soldi dei contribuenti italiani. Chissà se ora Elio Germano andrà a chiedere scusa all’attuale ministro Alessandro Giuli. Elio Germano che ha interpretato Enrico Berlinguer nell’omonimo film e perciò ha vinto il David di Donatello davanti a Sergio Mattarella che lo premiava ha detto qualche settimana fa: «Ho avuto molta difficoltà ad ascoltare il rappresentante della cultura del nostro Paese, il ministro Giuli». Andrea Scanzi aggiunse: «Giuli su Germano? La destra reagisce così perché nel cinema ha prodotto ben poco». La destra, crediamo, è felicissima di non aver mai prodotto Stelle della notte. Il film non è mai uscito, ma il fantomatico regista finanziato dal ministro dem è entrato in galera. Rexal Ford alias Francis Kaufmann per gli inquirenti avrebbe ammazzato, nascondendo i cadaveri nel parco dove sono stati ritrovati il 7 giugno, la sua compagna Anastasia Trofimova, 28 anni, nata a Omsk, e la sua bambina Andromeda che avrebbe compiuto un anno il 14 giugno scorso. Contro Rexal Ford, che è uno dei nomi usati da questo pluripregiudicato che la famiglia d’origine californiana mantiene con un vitalizio da 6.000 dollari al mese, la Procura di Roma ha spiccato un mandato di cattura internazionale. Lo hanno arrestato a Skiathos, isola greca, e l’Italia ne ha chiesto l’estradizione: «Ha dimostrato un’elevata capacità criminale». A questo soggetto che è stato arrestato cinque volte negli Usa per violenza aggravata abbiamo concesso uno sconto fiscale di quasi 1 milione di euro. Franceschini ha inventato il tax credit, che significa più o meno non fare pagare tasse a chiunque produca un film. Anche se il film non è mai stato realizzato. Ma in che modo Kaufmann è arrivato a bussare a denari al ministero? Per capirlo con tutta probabilità si aprirà un nuovo filone d’inchiesta. Il californiano, 47 anni, senza fissa dimora, ha fatto base a Malta dove è arrivato nel 2019 - lì ha incontrato due anni fa Anastasia - e dove anche col nome del suo avatar in rete Matteo Capozzi si è costruito una nuova identità. A Malta ottenuti i documenti ha messo su la Tintagel film snc, società di produzioni cinematografiche, e ha inviato col nome di Rexal Ford il progetto del film al Mibac documentando spese di produzione probabilmente mai avvenute, accompagnando la richiesta col suo falso passaporto americano. Il fascicolo risale a cinque anni fa. Il tax credit gli è stato concesso. Questo la dice lunga sui controlli che all’epoca di Franceschini venivano fatti. Probabilmente Kaufamm-Ford a maggio ha deciso di venire in Italia a bordo di uno sloop noleggiato per evitare i controlli perché voleva incassare l’ultima tranche. Risulta infatti che il tax credit sia stato scontato in una banca. Si sa anche che il progetto è stato presentato in collaborazione con un produttore italiano: la romana Coevolutions di Marco Perotti, che ha inoltrato la domanda specificando che il beneficio sarebbe stato utilizzato nel 2021. Ai tempi non importava dimostrare di aver fatto il film, bastava dichiararlo. Le cose sono cambiate nel 2023 - in quel momento il finanziamento al killer è diventato esecutivo - quando il ministero ha cominciato a chiedere anche per i film internazionali le pezze di appoggio. Una cosa è certa: il 7 maggio Kaufmann - accompagnato da Anastasia e dalla piccola Andromeda - ha illustrato il suo progetto sostenuto anche da produttori britannici con un budget da 3 milioni di euro e finanziato pure dal tax credit a un altro produttore romano. Ieri il ministero ha avviato verifiche e ha detto che se dovessero emergere irregolarità «oltre alla revoca immediata del beneficio concesso il produttore verrebbe escluso dai benefici della legge Cinema per cinque anni e le fattispecie emerse verrebbero segnalate ai competenti organi giudiziari». Ma il direttore cinema del Mic ha già iniziato a difendere l’ente, dicendo che si tratta di un «fattaccio brutto» ma che le «carte sono in regola».Ora si capisce perché 120 registi - tutti della gauche caviar - hanno firmato a maggio un appello contro il nuovo ministro Giuli accusato di «portare attacchi antidemocratici al cinema in crisi anche con una riforma non condivisa del tax credit». Si diceva nei corridoi del Mibac a proposito di Gennaro Sangiuliano e poi di Giuli: «Chi tocca il cinema muore!». Purtroppo pare che sia vero.