A cose fatte Renzi esce allo scoperto e si piazza al timone dell’accrocchio

A cose fatte Renzi esce allo scoperto e si piazza al timone dell’accrocchio
Ansa
  • Per tutta la giornata, mentre Nicola Zingaretti mette la firma su un patto suicida per il Pd, il Bullo rimarca il proprio ruolo per evitare le elezioni e lancia un segnale: questo esecutivo durerà finché servirà a lui.
  • Carlo Calenda rassegna le dimissioni dalla direzione del Partito democratico. Anche Matteo Richetti si iscrive al gruppo degli scontenti: «Voto contro, è un'invocazione a ragionare».

Lo speciale contiene due articoli.

Francia nel caos. Per mandar giù i tagli i socialisti si giocano la carta patrimoniale
Emmanuel Macron (Ansa)
La sinistra esige un’imposta sui «ricchi» in cambio del decisivo appoggio a Lecornu: un modo per indorare la pillola austerità.
L’ultimo ribelle del cinema: ha recitato per una vita ma non ha mai fatto finta
Robert Redford (Getty Images)
Incastrato nel ruolo del «bellone», Robert Redford si è progressivamente distaccato da Hollywood e dai suoi conformismi. Grazie al suo festival indipendente abbiamo Tarantino.
La Cina minaccia sui chip per ridurre i dazi
Donald Trump (Ansa)
Pechino accusa il colosso Nvidia di aver violato le norme antitrust mentre a Madrid i due governi stanno trattando sulle tariffe. Trovato l’accordo su TikTok: la piattaforma finisce sotto il controllo statunitense. L’intesa sarà chiusa venerdì da Trump e Xi.
Leone sterza: «La Chiesa non è democratica»
Leone XIV (Ansa)
Nella sua prima intervista, il Papa si conferma non etichettabile: parla di disuguaglianze e cita l’esempio di Musk, ma per rimarcare come la perdita del senso della vita porti all’idolatria del denaro. E chiarisce: il sinodo non deve diventare il parlamento del clero.
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