A cose fatte Renzi esce allo scoperto e si piazza al timone dell’accrocchio

A cose fatte Renzi esce allo scoperto e si piazza al timone dell’accrocchio
Ansa
  • Per tutta la giornata, mentre Nicola Zingaretti mette la firma su un patto suicida per il Pd, il Bullo rimarca il proprio ruolo per evitare le elezioni e lancia un segnale: questo esecutivo durerà finché servirà a lui.
  • Carlo Calenda rassegna le dimissioni dalla direzione del Partito democratico. Anche Matteo Richetti si iscrive al gruppo degli scontenti: «Voto contro, è un'invocazione a ragionare».

Lo speciale contiene due articoli.

Allarme rosso: un Papa cattolico
Partita la gara a imbrigliare il pastore yankee che parla di fede e non dei temi cari al Pd: lo camuffano da leader progressista.
Leone XIV dà la sveglia alla Chiesa sui rischi dell’Intelligenza artificiale. Il tango è finito
Désiré Tsarahazana (Ansa)
Il pontefice spiega la scelta del nome e invita a ragionare sulla nuova rivoluzione industriale in corso. Il suo motto indica invece l’impegno per l’unità. Un cardinale africano: «Convogliati più di 100 voti su di lui».
Giani reclama il granducato dell’eutanasia
Eugenio Giani (Imagoeconomica)
Il governatore toscano contro il governo che ha impugnato la sua legge sulla morte medicalmente assistita: «Invece di lavorare su una norma nazionale, ostacolano noi». Ma persino Alfredo Bazoli, del Pd, riconosce il vulnus: «Il Parlamento non sia tagliato fuori».
Per Sinner «esordio» con vittoria
Jannik Sinner (Ansa)
Reduce dalla squalifica per il caso Clostebol, il numero uno del tennis torna in campo e agli Internazionali di Roma spazza via Navone. Avanzano pure Berrettini e Paolini.
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