
Consegnati all'Aeronautica Militare i primi due esemplari di serie per la scuola di Lecce-Galatina. L'aereo, M-345, deriva dallo S-211 voluto dal manager lombardo nel 1981.Una storia lunga quella del nuovo velivolo addestratore dell'Aeronautica Militare M-345, a testimonianza che seppure ci troviamo nell'era dell'economia digitale e della velocità in tutto, quello dell'aviazione è ancora un tipo di business lento che regala i suoi frutti anche dopo quattro decenni.Ecco allora che questa storia, che nel cielo è cominciata nell'aprile del 1981, e che ieri ha visto forse la sua data più significativa, merita di essere raccontata. Perché nel pomeriggio di martedì 22 dicembre, il secondo e il terzo esemplare di serie dei nuovi addestratori Leonardo T-345A sono decollati dall'aeroporto di Venegono Inferiore (Varese), dove ha sede la Divisione Velivoli addestratori di Leonardo, per raggiungere il Reparto Sperimentale dell'Aeronautica Militare di Pratica di Mare (Roma). Il volo di trasferimento segna la consegna ufficiale dei velivoli al 61° Stormo di Lecce-Galatina, sede della scuola basica aviogetti, dopo una breve cerimonia alla quale parteciperà il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica, generale di squadra aerea Alberto Rosso.La consegna dei primi esemplari del nuovo addestratore era prevista entro la fine dell'anno per poter cominciare nel 2021 le operazioni di standardizzazione degli istruttori sui sistemi T-345 e T-346, ovvero su quel complesso di sistemi informativi, simulatori e velivoli che portano a formare gli allievi in modo completo ed efficiente, ma anche più rapido e al tempo stesso meno costoso di quanto avveniva in passato. La storia dello M-345 è molto lunga: l'aeroplano deriva infatti dal Siai-Marchetti S-211 che volò per la prima volta nel 1981, acquistato come addestratore e aereo leggero da attacco al suolo da Filippine, Singapore e Haiti. Nel 1997 l'Aermacchi acquisì la Siai-Marchetti e insieme con l'azienda alcuni esemplari tra i quali lo n.c. 201, versione "A" dello S-211, marcato I-PATS, e destinato a partecipare al concorso per l'addestratore congiunto (Jpats) dell'Usaf, al quale negli anni Novanta fu presentato insieme alla statunitense Grumman. Gara che però il nostro aeroplano perse seppure piazzandosi nella valutazione primo tra i jet (vinse il T-6 Texan II della coppia di aziende Beechcraft-Pilatus, basato sul progetto svizzero del Pc-9).Così il velivolo italiano, dopo essere stato usato varie volte come piattaforma volante per nuove sperimentazioni, nel 2005 venne ripresentato con strumentazione rinnovata con il nome di S-311, ovvero con avionica digitale, head-up display e altre modifiche minori. Un altro passaggio di marchio, con l'arrivo di Alenia-Aermacchi, e nel 2012 ecco che il piccolo biposto venne riproposto nuovamente ma questa volta dotato anche di un nuovo motore, la turboventola di derivazione civile Williams FJ44-4M da 1600 kg di spinta a controllo digitale, tettuccio e seggiolini eiettabili uguali a quelli dello M-346. Soluzioni che ne contengono i costi produttivi e gestionali, apprezzati dall'Aeronautica Militare che ha commissionato lo M-345HET (High Efficiency Trainer) per sostituire gli ormai vecchi MB-339.In origine S-211 fu voluto fortemente dall'allora direttore della Siai-Marchetti Fredmano Spairani (classe 1928, scomparso nel marzo scorso), che ancora una volta vide molto oltre l'orizzonte temporale di una vita umana. E che oggi sorriderebbe nel sapere che le Frecce Tricolori riceveranno l'aeroplano al quale tanto teneva per risollevare le sorti dell'azienda che guidava.
2025-10-31
Dimmi La Verità | Guido Castelli: «I dettagli della ricostruzione post terremoto in Italia Centrale»
Ecco #DimmiLaVerità del 31 ottobre 2025. Ospite il senatore di FdI Guido Castelli. L'argomento del giorno è: " I dettagli della ricostruzione post terremoto in Italia Centrale"
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Il luogo di culto, di oltre 2.000 metri quadri, sorgerebbe al posto di un centro culturale islamico. Cittadini e centrodestra temono che il tempio causerebbe il boom di stranieri. L’eurodeputata Anna Cisint,: «Nessuno spazio senza un’intesa con lo Stato».
Nessuno nel centrodestra sostiene l’imposta sugli affitti brevi, ma qualche «manina» l’ha inserita nella manovra. A benedirla sono i primi cittadini Beppe Sala, Roberto Gualtieri e Sara Funaro.
2025-10-31
Il Forum Economico Eurasiatico di Verona approda a Istanbul: dialogo tra Occidente e Grande Eurasia
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Foto Pluralia
La XVIII edizione del Forum Economico Eurasiatico di Verona si terrà il 30 e 31 ottobre 2025 al Çırağan Palace di Istanbul. Tema: «Nuova energia per nuove realtà economiche». Attesi relatori internazionali per rafforzare la cooperazione tra Europa ed Eurasia.
Il Forum Economico Eurasiatico di Verona si sposta quest’anno a Istanbul, dove il 30 e 31 ottobre 2025 si terrà la sua diciottesima edizione al Çırağan Palace. L’evento, promosso dall’Associazione Conoscere Eurasia in collaborazione con la Roscongress Foundation, avrà come tema Nuova energia per nuove realtà economiche e riunirà rappresentanti del mondo politico, economico e imprenditoriale da decine di Paesi.
Dopo quattordici edizioni a Verona e tre tappe internazionali — a Baku, Samarcanda e Ras al-Khaimah — il Forum prosegue il suo percorso itinerante, scegliendo la Turchia come nuova sede di confronto tra Europa e spazio eurasiatico. L’obiettivo è favorire il dialogo e le opportunità di business in un contesto geopolitico sempre più complesso, rafforzando la cooperazione tra Occidente e Grande Eurasia.
Tra le novità di questa edizione, un’area collettiva dedicata alle imprese, pensata come piattaforma di incontro tra aziende italiane, turche e russe. Lo spazio offrirà l’occasione di presentare progetti, valorizzare il made in Italy, il made in Turkey e il made in Russia, e creare nuove partnership strategiche.
La Turchia, ponte tra Est e Ovest
Con un PIL di circa 1.320 miliardi di dollari nel 2024 e una crescita stimata al +3,1% nel 2025, la Turchia è oggi la 17ª economia mondiale e membro del G20 e dell’OCSE. Il Paese ha acquisito un ruolo crescente nella sicurezza e nell’economia globale, anche grazie alla sua industria della difesa e alla posizione strategica nel Mar Nero.
I rapporti con l’Italia restano solidi: nel 2024 l’interscambio commerciale tra i due Paesi ha toccato 29,7 miliardi di euro, con un saldo positivo per l’Italia di oltre 5,5 miliardi. L’Italia è il quarto mercato di destinazione per l’export turco e il decimo mercato di sbocco per quello italiano, con oltre 430 imprese italiane già attive in Turchia.
Nove sessioni per raccontare la nuova economia globale
Il programma del Forum si aprirà con una sessione dedicata al ruolo della Turchia nell’economia mondiale e proseguirà con nove panel tematici: energia e sostenibilità, cambiamento globale, rilancio del manifatturiero, trasporti e logistica, turismo, finanza e innovazione digitale, produzione alimentare e crescita sostenibile.
I lavori si svolgeranno in italiano, inglese, russo e turco, con partecipazione gratuita previa registrazione su forumverona.com, dove sarà disponibile anche la diretta streaming. Il percorso di avvicinamento all’evento sarà raccontato dal magazine Pluralia.
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