Le 10 domande a cui l’ex premier deve rispondere

Le 10 domande a cui l’ex premier deve rispondere
Massimo D'Alema (Ansa)

Massimo D’Alema prova a fare la vittima. Invece di rispondere alla legittima domanda su che cosa ci facesse lui, ex presidente del Copasir ed ex vicepresidente dell’Internazionale socialista, al telefono con una banda di faccendieri impegnati in commerci d’armi, il già presidente del Consiglio e ministro degli Esteri si duole che le sue conversazioni con pregiudicati per gravissimi reati di sangue siano divenute pubbliche.

Il padre dell’eurodeputata ci accusa di non saper la matematica. Per lui la sinistra ha preso più preferenze. I dati lo sbugiardano.
La Fao delle «carestie» non digerisce i dati
Sergio Mattarella con Qu Dongyu, direttore generale della FAO, in occasione della cerimonia di inaugurazione del Museo e Rete per l'Alimentazione e l'Agricoltura (MuNe) nella ricorrenza degli 80 anni della FAO (Ansa)
L’organizzazione ha festeggiato ieri a Roma gli 80 anni dalla sua fondazione tra capi di Stato e premier. Presente anche il Papa. Ma la retorica è la stessa: la fame nel mondo resta una tragedia epocale con poche soluzioni. Dal 2000, invece, è calata del 35%.
Sette anni fa Draghi bloccava l’acquisto dei nostri Btp per un 2,4% di deficit, facendo lievitare lo spread. Parigi viaggia sul 5-6%, ma Francoforte acquista solo i suoi bond.
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