2025-07-25
Kiev agli alleati: «Mosca vi colpirà»
Il portavoce del Cremlino, che frena sull’incontro tra i leader, definisce «positivo» lo scambio di prigionieri. L’Ue in pressing su Xi: obblighi Putin a deporre le armi.Nonostante il terzo round di negoziati tra Kiev e Mosca sia stato un altro buco nell’acqua, la Russia non si è espressa negativamente sull’incontro. Dopo che le delegazioni delle parti in guerra si sono accordate a Istanbul per lo scambio reciproco di 1.200 prigionieri, il Cremlino ha infatti descritto come «positivi» i risultati raggiunti. A dirlo è stato il portavoce Dmitry Peskov, che ha aggiunto: «La continuazione dello scambio e della restituzione delle salme dei civili e dei soldati caduti è un aspetto umanitario estremamente importante». E non ha escluso, sempre in tema di negoziati, il confronto con Washington. Mosca però frena sulla possibilità di un vertice tra il presidente russo, Vladimir Putin, e l’omologo ucraino, Volodymyr Zelensky. Sempre Peskov ha infatti commentato che Kiev «sta cercando di mettere un po’ il carro davanti ai buoi» visto che «prima bisogna fare tutto il lavoro necessario e poi ai capi di Stato verrà data l’opportunità di registrare i risultati raggiunti».Meno concilianti sono invece le dichiarazioni che provengono dalla controparte ucraina: Zelensky ha accusato la Russia di «terrorizzare e bloccare la diplomazia». E addirittura, per il capo dell’intelligence militare ucraina, Kirill Budanov, Mosca sta avviando i preparativi per una guerra «su larga scala». L’indicatore per Budanov sarebbe la volontà russa di spendere 950 miliardi di euro entro il 2036, raggiungendo così «il più grande programma di difesa sviluppato dalla Federazione Russa dal crollo dell’Urss».La pressione diplomatica europea si è intanto concentrata su Pechino, con il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, e il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che si sono rivolti direttamente al presidente cinese, Xi Jinping, in occasione del 25° vertice Ue-Cina. Costa ha invitato Pechino a «usare la sua influenza» su Mosca «affinché ponga fine alla guerra di aggressione contro l’Ucraina». A ribadire la stessa linea è stata von der Leyen: «La Cina ha un’influenza sulla Russia, così come l’Unione europea ha un’influenza sull’Ucraina. Ci aspettiamo che la Cina la utilizzi per fare in modo che la Russia si sieda seriamente al tavolo dei negoziati». Dall’altra parte invece Mosca lancia avvertimenti alla Germania. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha sottolineato che «la direzione» che il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, «ha scelto per inasprire le relazioni con la Russia parallelamente alla militarizzazione forzata della Germania» sono «motivo di grande preoccupazione, prima di tutto per gli stessi cittadini tedeschi».Riguardo al tema della fornitura di armi a Kiev, il presidente americano, Donald Trump, ha annunciato che «l’Ue pagherà» agli Stati Uniti «il 100% del costo di tutta l’attrezzatura militare», che poi «darà all’Ucraina». E il dipartimento di Stato americano ha approvato, per 322 milioni di dollari, la vendita di aiuti militari a Kiev. Nel frattempo «le esigenze più urgenti delle forze di difesa ucraine» e le «innovazioni nel settore della difesa» sono state al centro del colloquio tra il ministro della Difesa ucraino, Denys Shmyhal, e il commissario europeo per la Difesa e lo spazio, Andrius Kubilius. Tra l’altro sia Bruxelles che la Germania e il Regno Unito sono state rassicurate da Zelensky in merito all’indipendenza delle autorità di anticorruzione ucraine. Il leader di Kiev ha informato il primo ministro britannico, Keir Starmer, e Merz che il nuovo progetto di legge garantisce l’autonomia di questi organismi. Anzi, Zelensky ha pure «invitato la Germania a partecipare alla revisione degli esperti della bozza di legge».Sul campo, il governatore della regione ucraina di Donetsk ha ordinato l’evacuazione dei civili dai villaggi situati vicino alla linea del fronte dove avanzano i soldati russi.
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