2025-11-04
«Pluribus», l’epidemia della felicità secondo Vince Gilligan
True
«Pluribus» (Apple Tv+)
In Pluribus, da venerdì 7 novembre su Apple Tv+, Vince Gilligan racconta un mondo contagiato da un virus che cancella le emozioni e il conflitto. Un’apocalisse lucida e inquieta, dove l’unica immune difende il diritto alla complessità umana.
In Pluribus, da venerdì 7 novembre su Apple Tv+, Vince Gilligan racconta un mondo contagiato da un virus che cancella le emozioni e il conflitto. Un’apocalisse lucida e inquieta, dove l’unica immune difende il diritto alla complessità umana.Un'epidemia senza altra morte oltre quella cerebrale. Pluribus, su Apple Tv+ da venerdì 7 novembre, è la cronaca di un'apocalisse sui generis, figlia di un virus che s'è mangiato la complessità emotiva dell'essere umano.Carol Sturka, scrittrice di romanzi storici, è l'unica creatura ad essere sopravvissuta alla strage delle emozioni, immune ad un misterioso virus che, a livello globale, ha reso chiunque preda di un ottimismo tonto e irrazionale. La poveretta si è trovata, dunque, a vivere all'interno di un mondo piatto e dolciastro, anestetizzato da una serenità senza basi. Il contagio, così come lo ha immaginato Vince Gilligan, già creatore di Breaking Bad e Better call Saul, non ha portato morte né distruzione, ma trasformato l’umanità in una comunità di individui euforici, docili e perfettamente armonici, allineati l'uno ai desideri dell'altro. Ogni parvenza di conflitto è scomparsa, spazzata via dal virus della felicità. Solo Carol Sturka non ha saputo prenderlo. Solo Carol Sturka si è scoperta capace di pensare. Di sentire. Di provare emozioni alternative a quelle sostanziate dall'epidemia.In una Terra, allora, mantenuta viva da un'euforia chimica, all'interno di uno stato malsano di felicità coatta, dove non c'è più differenza né guizzo individuale, tocca a Carol farsi portavoce del pluralismo. Combattere, perché la diversità torni ad essere fonte di ricchezza e l'armonia nasca dalla sintesi, non dall'annullamento cieco di tesi e antitesi. Nove sono gli episodi che Gilligan ha immaginato, utilizzando per sé e per la propria serie televisiva un registro diverso da quello tenuto in Braking Bad. Distopico, sì, ma non per questo incapace di ricalcare la realtà.Pluribus, il cui ultimo episodio sarà rilasciato sulla piattaforma di Cupertino il 26 dicembre, è una serie straordinariamente lucida, capace di portare chi la guardi ad interrogarsi sul bisogno disperato di piacere per piacersi. Sulla fragilità dell'essere umano, sul valore del consenso, sul suo prezzo.Non è, come la sinossi potrebbe indurre a pensare, una commediola leggera, che vagheggi di una stralunata scrittrice fuori dal coro. Pluribus è l'orrore di un mondo piagato dalla perdita dell'identità individuale: la deriva di una collettività che ha smesso di sostenere e accogliere per cominciare a fagocitare o mettere ai margini chiunque osi manifestare il proprio dissenso. Da vedere.