2023-03-10
Zaporizhzhia resta senza elettricità: «Rischio nucleare»
La centrale salvata ancora dai generatori diesel. Attacco russo con i missili da tre mari. La Lituania: «Putin ha scorte per anni».Pioggia di bombe sull’Ucraina nelle ultime 24 ore e in particolare sulle regioni di Kharkiv e di Odessa.Sul suo canale Telegram, il governatore regionale Oleh Syniehubov ha scritto che, nell’oblast di Kharkiv, i russi hanno attaccato una serie di «infrastrutture critiche», mentre nell’oblast di Odessa, secondo il governatore Maksym Marchenko, «sono state prese di mira una serie di infrastrutture energetiche e la fornitura di elettricità è stata parzialmente interrotta». Per il portavoce del Comando delle forze aeree ucraine, Yurii Ignat, «gli attacchi delle unità militari russe all’Ucraina della notte sono partiti da tre mari: il Mar Nero, il Mar d’Azov, il Mar Caspio. Hanno usato tutti i tipi di missili che hanno, anche per distrarre la contraerea».Ignat ha poi spiegato che, oltre ai consueti missili S-300, durante gli attacchi di ieri sono stati sparati anche gli Kh-22, armati con una testata da 950 chili, poi missili anti-radar X-31 e X-59: «Per la prima volta la Russia ha utilizzato nei raid diversi tipi di missili. Sono stati utilizzati ben sei Kinzhal ipersonici a capacità nucleare, questo è un attacco che non ricordo di aver mai visto prima». Alla Cnn ha poi aggiunto che «a oggi non abbiamo la capacità di contrastare queste armi».Il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, in una nota diffusa da dall’agenzia Ria Novosti, ha confermato l’uso dei temutissimi Kinzhal: «Armi di alta precisione a lungo raggio lanciate dall’aria, dal mare e da terra, compresi i missili ipersonici che hanno colpito obiettivi cruciali delle infrastrutture militari, imprese del complesso militare-industriale e strutture energetiche che le alimentano in Ucraina». Poi Konashenkov ha spiegato che «gli attacchi missilistici di questa notte contro l’Ucraina sono una rappresaglia per gli atti terroristici organizzati dal regime di Kiev nella regione di Bryansk il 2 marzo 2023». Secondo le autorità regionali il bilancio parziale degli attacchi è di almeno 11 morti e 22 feriti.Ieri, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riunito i vertici militari e quelli dell’intelligence e al termine della riunione ha scritto su Telegram: «I bombardamenti di oggi hanno interessato le regioni di Dnipropetrovsk, Zhytomyr, Kirovohrad, Kharkiv, Sumy, Vinnytsia, Leopoli, Ivano-Frankivsk, Odessa, Zaporizhzhia e la città di Kiev». Poi Zelensky ha ringraziato le forze di difesa ucraine messe a dura prova dai raid russi: «Vi sono grato per la protezione che date alla nostra gente. Dobbiamo garantire la protezione delle infrastrutture energetiche dal fuoco nemico e garantire il rapido ripristino dell’approvvigionamento energetico nelle aree colpite. Nonostante migliaia di attacchi russi, garantiremo tutti insieme l’invincibilità dell’Ucraina. Stiamo lavorando e vinceremo».A proposito di armi, dalla Lituania arrivano pessime notizie: il direttore dei servizi segreti Elegijus Paulavicius, nel corso di una conferenza stampa a Vilnius, ha affermato che chi ritiene che i russi abbiano ormai terminato le risorse si sbaglia, visto che Mosca può andare avanti ancora per altri due anni: «Le risorse che la Russia ha in questo momento sarebbero sufficienti per continuare la guerra all’attuale intensità per due anni. Per quanto tempo la Russia sarà in grado di condurre la guerra dipenderà anche dal sostegno all’esercito russo da parte di Stati come l’Iran e la Corea del Nord. Ma se si guarda a ciò che la Russia ha oggi, come la riserva strategica, l’equipaggiamento, le munizioni, gli armamenti, può combattere all’attuale intensità per due anni».Sempre nella giornata di ieri, il direttore generale della Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, dopo l’ultimo attacco russo che ha provocato l’interruzione dell’alimentazione dell’impianto, ha di nuovo lanciato l’allarme sulla sicurezza della centrale di Zaporizhzhia (Ucraina meridionale). Davanti al consiglio dei governatori dell’organismo delle Nazioni Unite a Vienna ha rilasciato questa dichiarazione: «È la più grande centrale nucleare d’Europa, che funziona per la sesta volta con generatori diesel di emergenza. Non si può andare avanti così. Ogni volta è come giocare con il fuoco, ma se permettiamo a questa situazione di estendersi, un giorno la nostra fortuna finirà». Poi il capo dell’Aiea ha di nuovo esortato «tutti a impegnarsi per garantire la sicurezza della centrale».Così come aumenta il rischio di un disastro nucleare si moltiplicano le notizie false. Ieri, in alcune regioni della Russia, è stato trasmesso da radio e televisioni questo messaggio: «È stato condotto un attacco nucleare. Recatevi immediatamente nei rifugi e prendete le pillole di iodio». Secondo Ukrinform, il falso allarme è stato diffuso a Ekaterinburg e nella regione di Sverdlovsk. Successivamente, il ministero russo per le Situazioni di emergenza ha fatto sapere che «i server radiofonici e televisivi erano stati violati. Altri media precisano che l’avviso è arrivato anche sulle tv della regione di Mosca».Per quanto riguarda la città di Bakhmut, Yevgeny Prighozin, proprietario della compagnia russa di mercenari denominata Gruppo Wagner, ha annunciato: «Controlliamo la parte orientale della città, stiamo avanzando anche nel nord». Vero o falso? Secondo alcuni funzionari occidentali che hanno parlato alla Cnn «il sostegno dell’esercito regolare russo al battaglione di mercenari diminuirà di giorno in giorno».Infine, il ministero degli Esteri di Mosca ha annunciato che da lunedì 13 marzo a Ginevra si svolgeranno gli incontri tra una delegazione russa e i rappresentanti dell’Onu «per l’estensione dell’accordo sull’esportazione di grano ucraino dai porti sul Mar Nero, che scadrà il prossimo 17 marzo».
Il fiume Nilo Azzurro nei pressi della Grande Diga Etiope della Rinascita (GERD) a Guba, in Etiopia (Getty Images)