2021-05-11
Il Wto appoggia la guerra ai brevetti e Berlino rinsalda l’asse con la Cina
Angela Merkel (Getty Images)
La direttrice Ngozi Okonjo Iweala auspica un tavolo per fine maggio. Su Curevac è scontro Germania-Usa. Biontech intanto si accorda con il Dragone per produrre 1 miliardo di dosi. E lancia una fabbrica a Singapore per il 2023.La revisione della proposta per superare i brevetti sui vaccini contro il Covid-19 è attesa per fine maggio, e «la mia aspettativa è che entro tale data potremo avere tutte le parti sedute al tavolo negoziale», ha detto ieri la direttrice generale del Wto, Ngozi Okonjo Iweala, dopo il suo incontro con il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e con il ministro dell'Economia, Daniele Franco. Okonjo Iweala non si è sbilanciata su quale possa essere il punto di caduta di un accordo. «Speriamo di avere una decisione prima del mese di dicembre, che è la tempistica che si sono date le parti coinvolte», si è limitata ad aggiungere, precisando che per la vaccinazione su scala globale contro il Covid-19 «si lavora a una soluzione pragmatica».Nel frattempo, la geopolitica dei vaccini resta un fronte assai caldo. Ad agitarsi sui radar, anche come reazione alla mossa Usa, sono in particolare i tedeschi. Primo perché Curevac, l'altro vaccino in arrivo «made in Germany», rischia di non partire se gli americani e gli inglesi non consentiranno di esportare i lipidi in quantità maggiore di quelli che sono disponibili sul mercato e previsti dai contratti in essere con i produttori dei vaccini già in circolazione ma non da quelli nuovi ancora da sottoscrivere. Berlino stessa ha comunque puntato tutte le sue fiches - e quelle dell'Ue - su Biontech-Pfizer con tanto di contratto per altri 900 milioni di dosi (e altrettanti opzionate) da qui al 2023. L'obiettivo di Angela Merkel sembra essere quello di occupare tutto lo spazio facendo fuori i concorrenti, alzando anche le barricate contro il «liberi tutti» sui brevetti di Joe Biden, nonché strizzando l'occhio alla Cina: la tedesca Biontech sta infatti lavorando a una joint venture della durata di 15 anni con Shanghai Fosun Pharmaceutical (che ha già comprato 150 milioni di dosi cash del vaccino Pfizer per distribuirle localmente) per produrre fino a 1 miliardo di dosi all'anno. Non solo. La stessa Biontech ha annunciato l'apertura di una fabbrica a Singapore dove saranno prodotte centinaia di farmaci a mRna e anche dosi del vaccino anti Covid sviluppato insieme con Pfizer. L'azienda, viene precisato in una nota, intende anche collocare la sua sede sociale per il Sudest asiatico a Singapore. Biontech aggiunge che la fabbrica a Singapore sarà operativa nel 2023 e darà lavoro fino a 80 persone. Sarà il primo sito produttivo fuori dall'Europa. Intanto, i vaccini contro il Covid spingono il fatturato del gruppo tedesco che ha chiuso il primo trimestre con 2,08 miliardi di euro di ricavi, rispetto ai 27,7 milioni di euro del primo trimestre 2020. Anche l'utile netto è salito a 1,12 miliardi, a fronte di una perdita netta di 53,4 milioni nel 2020. Dopo l'annuncio del mancato rinnovo del contratto di Astrazeneca da parte di Bruxelles, la prossima cartina di tornasole potrebbe diventare Johnson&Johnson, sperando che da Bruxelles non venga portata avanti la stessa guerra consumata con il vaccino anglosvedese. I ministri della Salute dei Laender insieme al ministro della Salute, Jens Spahn, hanno infatti deciso che il vaccino Janssen in Germania sarà somministrato ai pazienti sopra ai 60 anni e i giovani potranno ricevere questo prodotto su base volontaria con la consulenza medica. Nonostante la direttrice dell'Ema, l'agenzia europea del farmaco, Emer Cooke, abbia detto in un'intervista al Corriere della Sera che «tutti i vaccini funzionano, per tutti gli adulti». Nel frattempo, il governo tedesco ritiene che la questione centrale non sia quella dei brevetti, «quanto le capacità produttive e l'abbassamento dei prezzi», ha ribadito ieri Spahn, sottolineando che molto importante è «aiutare a far sì che i prezzi calino, per sostenere finanziariamente l'accesso globale ai vaccini anti Covid». Peccato che proprio quello di Biontech-Pfizer potrebbe aumentare da 15,5 a 19,5 euro per dose. Intanto, in Italia, il piano vaccinale procede con le somministrazioni che hanno superato le 24 milioni di dosi e le Regioni che hanno aperto ufficialmente agli over 50. Ad oggi le persone completamente vaccinate, quindi anche con il richiamo, sono quasi 7,5 milioni, cioè il 12,52% della popolazione. Le prenotazioni per gli over 50 sono state ufficialmente aperte in tutta Italia ma non tutte le Regioni hanno proceduto all'iscrizione. Alta partecipazione in Lombardia, con quasi 400.000 prenotazioni in poche ore, ma anche in Friuli Venezia Giulia e Abruzzo. La Sardegna, invece, partirà solo da venerdì prossimo quando sarà operativo il passaggio al sistema di prenotazioni di Poste italiane. Sul fronte delle forniture, sono circa 3 milioni le dosi di vaccino in arrivo questa settimana e che verranno distribuite alle Regioni. La maggioranza, secondo quanto si apprende da fonti della struttura commissariale guidata da Francesco Paolo Figliuolo, saranno ancora di Pfizer-Biontech ma sono comunque previsti arrivi anche di Astrazeneca, Moderna e Johnson&Johnson.
Jose Mourinho (Getty Images)