2023-09-14
Gli Ussari a Vienna sembrano morti invano
Vienna, 1683: l'assalto ottomano alla città (IStock)
Il 12 settembre 1683, nella capitale austriaca, i cristiani sacrificavano la loro vita per evitare la dominazione ottomana. A 340 anni esatti di distanza, in Svizzera, un dibattito sull’ideologia gender viene censurato su intimazione dei nuovi tiranni: gli attivisti Lgbt.Il 12 settembre ricordiamo la battaglia di Vienna, quando una carica leggendaria degli Ussari Alati, la cavalleria pesante polacca, travolse l’assedio di 300.000 ottomani. Quest’anno cade il trecentocinquantesimo anniversario della vittoria di Vienna, che salvò la Cristianità dalla sottomissione ottomana. Le due vittorie di Lepanto e Vienna hanno liberato l’Europa dalla minaccia di perdere la libertà. Noi quella libertà, conquistata con lacrime e sangue, la stiamo massacrando. Anzi, stiamo permettendo che sia massacrata da ringhiose minoranze, ognuna rinchiusa nel suo astioso vittimismo. Mentre un magistrato italiano riconosce il diritto della donna islamica di essere picchiata, nel nord Europa mostre e musei sono vietati alcuni giorni la settimana ai bianchi e i grandi editori inglesi informano che preferiscono sempre scrittori appartenenti a minoranze etniche o di orientamento sessuale, quindi uno scrittore maschio bianco e eterosessuale, peggio se cattolico, è quello che preferiscono non pubblicare. Le associazioni Ticino e Amici della Costituzione hanno proposto una conferenza-dibattito sulla questione gender, che recentemente ha fatto molto discutere, essendo approdata nelle scuole dell’obbligo ticinesi tramite l’agenda scolastica. La conferenza-dibattito, dal titolo: «La distruzione della libertà in nome della libertà? Ideologia gender: parliamone», avrebbe dovuto avere luogo martedì 12 settembre alle 20.30 presso il Cinema Lux, a Massagno. Come relatori erano previsti Gianfranco Amato, avvocato, presidente dei Giuristi per la vita e direttore tecnico scientifico dell’osservatorio permanente sulle famiglie della Regione Sicilia e Silvana De Mari, io, medico, scrittrice e blogger opinionista su La Verità, come specificato sul volantino. Le proteste dei libertari sono state spumeggianti: «Omofobia al Lux» hanno titolato i giornali. L’evento è stato annullato, trasportato in un luogo più modesto che non permette la videoconferenza e quindi la mia presenza. La conferenza doveva essere sulle censure Lgbt, che non esistono, ed è stata censurata dagli Lgbt che però non censurano nessuno. La conferenza non si è potuta tenere nei locali e nei modi stabiliti per le proteste violentissime, a dimostrazione che quella libertà conquistata a Vienna è già stata presa a calci, e che viviamo in un clima spaventoso di intimidazione e censura. Il comportamento omoerotico non è genetico, moltiplica le malattie sessualmente trasmissibili, e può essere risolvibile. Queste informazioni sono sotto censura, benché siano vere, insieme alle voci degli ex gay e delle ex lesbiche, dichiarati d’autorità inesistenti. Oltretutto si tratta di un comportamento condannato nell’ebraismo e nel cristianesimo, quindi condannare la disapprovazione di questo comportamento, vuol dire condannare ebraismo e cristianesimo. La critica di un comportamento disfunzionale deve essere un diritto umano, perché altrimenti Gesù Cristo, San Paolo e Santa Caterina da Siena saranno cancellati dalla storia. Cristo vi ama, esattamente come ama l’adultera: non vuole che sia perseguitata, e non la vuole adultera. Ma non possono essere insegnati come normali comportamenti disfunzionali che moltiplicano il rischio di malattie sessualmente trasmissibili. L’ex gay e psicoterapeuta Richard Cohen intitola Riscoprirsi normali il libro dove racconta il suo cambiamento e impartisce le istruzioni per attuarlo, La parola normale rimproverata con ferocia al generale Roberto Vannacci per il suo libro Il mondo al contrario ha un preciso significato in biologia: è il comportamento che maggiormente favorisce la sopravvivenza del singolo e della specie, una situazione di salute dove tutti gli organi sono usati secondo la loro fisiologia. Il vomito autoindotto con un uso antifisiologico dello stomaco e dell’esofago non è normale. Perché la bulimia non è accettata socialmente e l’uso ricreativo del retto invece è insegnato nelle scuole? Un bambino non può diventare una bambina e viceversa. Il cambio di sesso è una dolorosa illusione che porta le persone a lasciarsi castrare e sottoporre a interventi devastanti che moltiplicano il loro rischio di suicidio. Anche questo non si può dire, né si può raccontare il rimpianto atroce degli ex trans, di coloro che si sono fatti incastrare da questa folle illusione. Se una persona non ama il proprio corpo, non ama il proprio sesso, occorre aiutarla con laboratori di armonizzazione mente/corpo e con la tecnica Emdr per la desensibilizzazione del trauma, perché questo disequilibrio nasce da una situazione traumatica. In molti paesi leggi liberticide, corrispondenti al nostro Ddl Zan, vietano di parlare di queste tecniche, al punto che i congressi dove se ne discute sono semiclandestini. Grazie a leggi liberticide approvate all’estero in alcuni paesi anche solo parlare di queste terapie è vietato. È particolarmente ironico che la libertà conquistata per me a Vienna sia stata sacrificata proprio il 12 settembre dalla viltà del politicamente corretto. Ho fondato un movimento, La brigata per la difesa dell’ovvio, che ha come simbolo l’ussaro alato. Come giustamente dicevano sia G.K. Chesterton sia George Orwell, occorre combattere fino alla morte per l’ovvio, perché quando l’ovvio è messo in dubbio, la verità è annientata. È ovvio che un uomo non possa diventare una donna. È ovvio che il rapporto tra un uomo e una donna che può generare la vita deve essere protetto dallo stato con il matrimonio, mentre non ha nessun senso proteggere un rapporto che può generare malattia e che è disapprovato dalla religione della maggioranza. Ho scritto un libro, Ora pro nobis, sulla battaglia di Vienna. Ricordiamo gli uomini che hanno vinto a Vienna: un gruppo di cattolici forti sta facendo celebrare Messe in loro nome. Noi cerchiamo di essere degni di loro. In loro onore ricordiamo il coraggio. Il 12 settembre è dedicato al nome di Maria in ringraziamento per la vittoria di Vienna. Auxilium Christianorum, Ora pro Nobis.
Pier Luigi Lopalco (Imagoeconomica)
Nel riquadro la prima pagina della bozza notarile, datata 14 novembre 2000, dell’atto con cui Gianni Agnelli (nella foto insieme al figlio Edoardo in una foto d'archivio Ansa) cedeva in nuda proprietà il 25% della cassaforte del gruppo