
Il generale presenta la sua associazione. Interviene anche Matteo Salvini, che fuga i dubbi circa la concorrenza con il Carroccio. Fa discutere una vignetta su Paola Egonu.Dopo l’elezione a europarlamentare (con la bellezza di 532.368 preferenze), adesso il percorso politico di Roberto Vannacci ha raggiunto un’ulteriore tappa: ieri, a Marina di Grosseto, la sua associazione culturale Il mondo al contrario è stata trasformata in un movimento. «La seconda assemblea del Mondo al contrario segna il passaggio da movimento culturale a politico, perché passa dal seguire uno scrittore al seguire un politico», ha sottolineato il generale. Che poi ha spiegato: «Vogliamo radunare tutti coloro che si riconoscono nel Mondo al contrario e nelle idee in esso contenute». Idee che sono state riassunte in un manifesto di otto punti: patria, sicurezza, sovranità, identità, difesa dei confini, famiglia, tradizioni e lavoro.Tuttavia, ha puntualizzato Vannacci, questo movimento, che conta già 1.600 iscritti, «non è un partito, state tranquilli» e «io non ne faccio parte». Una puntualizzazione che, ovviamente, intende diradare i dubbi su presunte frizioni con il Carroccio: «Chi dice che faccio un partito per lanciare un’Opa sulla Lega dice delle balle, non è così». Parole confermate anche dal tenente colonnello Fabio Filomeni, presidente nazionale del Mondo al contrario: «Oggi non nasce il partito di Vannacci», ha dichiarato, «questo è il movimento di tutti i sostenitori di Vannacci che sposano il Vannacci pensiero al di là dell’appartenenza a un partito o a un’ideologia». Gli otto punti alla base del Mondo al contrario, ha proseguito Filomeni, rappresentano «il manifesto dei sovranisti e dei nazionalisti. La nazionalità è un’ideologia che difende ed esalta la patria, non è una parolaccia, e non è di destra o di sinistra». Insomma, nessun problema con Salvini: «Si è detto che uso la Lega come un taxi, ma io non mi sono mai scostato dalla vita della Lega e non c’è alcuna spaccatura con Salvini», ha affermato Vannacci, che si è autodefinito «un valore aggiunto» per il Carroccio. «Siamo convinti», ha aggiunto, «che nel futuro della Lega ci siamo tutti e due e portiamo avanti questa splendida avventura. Si è visto anche a Pontida, siamo in sincronia». Al massimo, ha ipotizzato il generale, il Mondo al contrario potrebbe correre come lista associata al Carroccio: «Qualora venga valutato opportuno, positivo, redditizio e conveniente fare una lista Vannacci, perché no», così come si è fatto alle elezioni regionali in Veneto con la lista civica di Luca Zaia. A rinsaldare l’asse tra il capitano e il generale, è stato poi lo stesso Salvini, che nel pomeriggio è intervenuto all’evento in videocollegamento: «Sono orgoglioso e felice di aver incontrato Vannacci, con cui faremo un lunghissimo tratto di strada insieme. Il mondo al contrario lo raddrizzeremo insieme, uniti non ci fermerà nessuno», ha affermato Salvini. Che poi ha sottolineato: «Hanno detto che Vannacci avrebbe fondato il suo partito e che sarebbe andato per suo conto. La risposta è che oggi siamo insieme. Con Roberto cambieremo insieme questa Europa».Alla kermesse toscana, peraltro, non è mancato un po’ di colore: il comitato del movimento ha messo in vendita il calendario «Un anno con Vannacci». Tra le illustrazioni più «sulfuree», spicca quella del generale insieme a Paola Egonu: «Ho i tratti somatici italiani», recita la pallavolista nella vignetta. «Certo, come io ho quelli nigeriani», è la risposta dell’ex militare. «Il calendario è un’iniziativa del comitato che non è stata sottoposta alla ratifica del sottoscritto», ha commentato Vannacci. Che però ha aggiunto: «Comunque, condivido le vignette che mi sembrano appropriate e ironiche». E, in ogni caso, «con la Egonu la questione è chiusa e sono stato assolto».
2025-11-11
«Mrs. Playmen», la miniserie Netflix sulla donna che rese il nudo un atto di libertà
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«Mrs. Playmen» (Netflix)
Netflix dedica una miniserie ad Adelina Tattilo, fondatrice di Playmen e pioniera dell’erotismo colto. Con coraggio e visione trasformò un fallimento personale in una rivoluzione culturale che cambiò il costume italiano tra scandalo ed emancipazione.
Non è stato solo erotismo. Playmen, che non ha potuto vincere su Playboy solo per via di una disputa legale, è stato di più: uno strumento di liberazione culturale, con il quale Adelina Tattilo , nata nel novembre 1928, ha voluto sfidare il bigottismo della propria epoca, i moralismi ei perbenismi, accostando in un solo giornale sesso e cultura, nudo e critica. Avrebbe liberato uomini e donne, li avrebbe epurati dal peso del giudizio, dall'idea che il sesso possa essere sporco, sordido, sbagliato. E lo avrebbe fatto attraverso l'editoria.
(Ansa)
Il ministro dell'Interno e' intervenuto, insieme al capo della Polizia Vittorio Pisani, alla presentazione dell'edizione 2026 del calendario della Polizia di Stato alle Terme di Diocleziano a Roma.
Vladimiro Zarbo (iStock)
- Dopo la terza dose, a Vladimiro Zarbo si bloccarono gambe e braccia. Poi smise di vedere. Ma il Ssn ancora non riconosce la patologia.
- I pazienti pediatrici che assumono antidepressivi o similari sono raddoppiati dal 2020. Lo psichiatra Perna: «In quella fase la socialità è centrale. Il lockdown gliel’ha tolta».






