2024-11-05
Unrwa e Israele all'atto finale
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Lo scorso 3 novembre lo Stato ebraico ha ufficialmente comunicato all'Onu la cessazione delle proprie relazioni con l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa).Lo ha annunciato il ministero degli Esteri israeliano dopo l'approvazione la scorsa settimana di due progetti di legge che vietano all'Unrwa di operare in Israele. «Su incarico del ministro, Israel Katz, il ministero degli Esteri ha notificato all'Onu l'annullamento dell'accordo tra lo Stato di Israele e l'Unrwa», si legge in una nota del ministero. Israel Katz ha aggiunto: «L'Unrwa, l'organizzazione i cui dipendenti hanno partecipato al massacro del 7 ottobre e molti altri che sono agenti di Hamas è parte del problema nella Striscia di Gaza e non parte della soluzione». Le legge approvata lo scorso 28 ottobre dalla Knesset israeliana, che entrerà in vigore tra tre mesi, impedisce all'Unrwa di operare in Israele e a Gaza vieta ai funzionari statali di intrattenere qualsiasi contatto con l'agenzia o con i suoi rappresentanti e consente a Israele di arrestare e processare i dipendenti dell'agenzia con legami con il terrorismo.Le prove raccolte fin qui indicano in modo chiaro che l'Unrwa collabora attivamente con HamasIsraele ha scoperto che decine di funzionari e personale dell'Unrwa hanno partecipato direttamente al pogrom del 7 ottobre dell'anno scorso nel sud di Israele, quando 1.200 persone furono assassinate e più di 250 rapite a Gaza. Qualche esempio? Mohammad Abu Itiwi guidò gli omicidi e il rapimento degli israeliani nascosti in un rifugio antiaereo lungo la strada in quel giorno terribile e che fu ucciso dalle Forze di difesa israeliane (Idf) la scorsa settimana a Gaza; Abu Itiwi era impiegato presso l'Unrwa dal luglio 2022, mentre prestava servizio come comandante Nukbha nel battaglione Bureij di Hamas. Fateh Sherif Abu el-Amin, ex leader di Hamas in Libano, ucciso in un attacco aereo israeliano a settembre, ricopriva anche il ruolo di capo del sindacato degli insegnanti dell'Unrwa in Libano che gestisce 65 scuole frequentate da circa 40.000 studenti. Abu el-Amin era responsabile del coordinamento delle attività terroristiche tra Hamas e Hezbollah, dell'approvvigionamento di armi, del reclutamento di militanti e dell'uso dei social media. Durante questo anno di guerra le Idf hanno quotidianamente scoperto infrastrutture terroristiche situate dentro e intorno alle scuole, agli ospedali e ad altre strutture dell’ Agenzia delle Nazioni unite.A febbraio, le forze israeliane hanno trovato sotto la sede centrale dell'Unrwa a Gaza City un data center sotterraneo che era collegato alla fornitura di elettricità nella struttura soprastante. Secondo l'organizzazione di monitoraggio dei programmi di studio Impact-se, «il programma scolastico dell'Unrwa ha avuto un'influenza centrale e radicalizzante su generazioni di palestinesi e insegna ai bambini che gli ebrei sono bugiardi e imbroglioni che diffondono corruzione». Le scuole dell'Unrwa hanno insegnato a generazioni di bambini di Gaza a odiare e uccidere gli ebrei; inoltre secondo le Idf, ogni singolo ospedale e clinica dell' Agenzia Onu è stato utilizzato come centro terroristico, con personale clinico che raddoppiava con i membri di Hamas. Nonostante tutto questo e altre prove dei legami terroristici dell'Unrwa, è in corso una sorta di indignazione isterica per il sacrosanto divieto di Israele. C’è chi sostiene che ora si aggraverà la crisi umanitaria con i cittadini di Gaza ora sull'orlo della fame, un'affermazione che è stata fatta ripetutamente durante la guerra ma che si è sempre dimostrata completamente falsa.Perché? Ogni settimana, centinaia di camion di aiuti entrano a Gaza, ma Hamas continua a sottrarre queste forniture, rivendendole a prezzi esorbitanti sul mercato nero, rendendole inaccessibili ai residenti locali. Dall'inizio del conflitto Hamas ha confiscato circa 500 milioni di dollari in aiuti esteri. Gran parte dell'assistenza che arriva non è nemmeno distribuita dall'Unrwa; secondo le autorità israeliane, altre agenzie come il Programma Alimentare Mondiale, il World Central Kitchen e l'Unicef che non sono sottoposte ad alcun divieto, svolgono un ruolo più che significativo nella distribuzione delle forniture di aiuti a Gaza. Le Nazioni unite affermano che in base al diritto internazionale Israele ha l'obbligo di fornire assistenza umanitaria a Gaza in quanto potenza occupante. Ma questo è del tutto falso perché Israele non occupa Gaza, essendosi completamente ritirato dal territorio nel lontano 2005. Sono piuttosto le Nazioni unite a non rispettare il loro obbligo internazionale di non finanziare e sostenere la violenza. Per anni l'organizzazione mondiale ha ignorato i legami dell'Unrwa con i terroristi, così come gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e altri Paesi, che continuano a non riconoscere il problema che è gigantesco.I civili palestinesi e la farsa del rapporto indipendenteIsraele è sotto bombardamento dall'enclave costiera da due decenni. La popolazione di Gaza ha eletto Hamas per governarla e i sondaggi di opinione rivelano costantemente che persino tra coloro che ora odiano Hamas, la stragrande maggioranza sostiene l'uccisione di israeliani. Migliaia di quei civili hanno partecipato alle atrocità del 7 ottobre in Israele e hanno abusato dei prigionieri israeliani quando sono stati trascinati a Gaza. Le Idf hanno successivamente trovato prove di legami con Hamas praticamente in ogni casa. In quale possibile universo morale ci si aspetta che un Paese, preso di mira da un attacco così spietato e genocida, si prenda cura del benessere dei suoi aggressori assassini? In una dichiarazione rilasciata questa settimana, in cui si esprimeva «grave preoccupazione per il divieto israeliano», i ministri degli esteri di Canada, Australia, Francia, Germania, Giappone, Repubblica di Corea e Regno Unito hanno affermato che l'Unrwa stava contrastando il sostegno dei suoi dipendenti al terrorismo, perseguendo le raccomandazioni formulate nell'ambito della revisione indipendente dell'aprile scorso dall'ex ministro degli Esteri francese, Catherine Colonna. Quella revisione così come il rapporto finale non sono sono che una farsa perché prima ancora che il rapporto fosse scritto, Colonna aveva detto che «il suo obiettivo era quello di consentire ai donatori di riacquistare fiducia, quando l'hanno persa o quando hanno dubbi, nel modo in cui opera l'Unrwa». Affermazioni che mostrano che il rapporto è stato costruito esattamemte per raggiungere esattamente questo obbiettivo, piuttosto che fermare la deriva dell’Agenzia Onul.Il commissario generale Philippe LazzariniIl commissario generale dell'Unrwa Philippe Lazzarini non ha mai voluto occuparsi dei legami della sua organizzazione con Hamas, ha sempre respinto ogni accusa, ed è arrivato a negare in modo poco plausibile di essere a conoscenza del centro dati di Hamas sotto la sua sede centrale di Gaza. Poi ha persino negato che l’Agenzia dell’Onu impiegasse terroristi e ha detto che «questa affermazione faceva parte di una campagna su larga scala volta a indebolire l'agenzia». Poi - messo alle strette - ha prima sospeso il capo del sindacato degli insegnanti Abu el Amin una volta scoperto il suo ruolo in Hamas. Ma Lazzarini lo ha reintegrato dopo tre mesi: non ha retto alla pressione di uno sciopero degli insegnanti dell'Unrwa che sostenevano il capo del loro sindacato. Invece di mettere sotto torchio Onu e Unrwa, i presunti alleati di Israele in America e Gran Bretagna hanno minacciato di tagliare le gambe allo Stato ebraico. In Gran Bretagna ci sono state segnalazioni secondo cui il governo potrebbe sospendere ulteriori vendite di armi a Israele come punizione. L'ambasciatrice britannica alle Nazioni Unite, Dame Barbara Woodward, ha affermato che «Israele deve garantire che l'Unrwa possa continuare a fornire servizi essenziali a coloro che soffrono a Gaza e in Cisgiordania»Ma il ruolo dell'Unrwa non è quello di un fornitore imparziale di servizi essenzialiL’Unrwa è stata creata nel 1949 e mentre lo status di rifugiato per tutti gli altri popoli è considerato una misura temporanea, è permanente per gli arabi palestinesi. Sotto la designazione unica dell'Unrwa viene tramandato di generazione in generazione. Ecco perché il numero di rifugiati arabi palestinesi è aumentato in modo esponenziale da 700.000 nel 1948 a 5,9 milioni oggi: una piaga sempre più grande la cui tossicità è enormemente aumentata dall'odio per Israele insegnato nelle scuole dell'Agenzia. Quindi è del tutto inutile non guardare ai fatti e la pretesa che l'Unrwa «esista per provvedere alle sofferenze» è stata fatta a pezzi dal ruolo avuto dai suoi dipendenti nelle atrocità del 7 ottobre e nella guerra che ne è seguita e che dura ancora oggi. Si rassegno quindi coloro che insistono a voler difendere l’indifendibile magari per difendere appalti milionari e forniture del tutto fuori controllo perché gli israeliani non sono più disposti a tollerare persone che cercano di ucciderli e distruggere il loro Paese mentre sfilano come operatori umanitari. Eppure gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e le Nazioni Unite stanno facendo pressione su Israele affinché continui a far andare avanti questa farsa. Queste persone non sono sconvolte dall'Unrwa, sono sconvolte dal divieto imposto e questo non è che l’ennesima dimostrazione della guerra contro Israele mossa da parte del cosiddetto mondo civilizzato.
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