2021-05-26
Questa volta Unipol potrà dire davvero «Abbiamo una banca». Però a Sondrio...
Il gruppo guidato da Carlo Cimbri si muove sulla Popolare del capoluogo valtellinese, della quale punta ad avere il 9,51%.Dopo anni di quiete, Unipol torna ad affacciarsi al mondo del risiko bancario e intende farlo da protagonista. Dopo essere diventata prima azionista di Bper con il 18,9%, ora il gruppo guidato da Carlo Cimbri si muove sulla Banca Popolare di Sondrio di cui già detiene il 2,9% circa del capitale sociale e punta ad arrivare al 9,51%. L'obiettivo del gruppo bolognese è chiaro: accaparrarsi lo scettro del terzo polo bancario italiano per sottrarlo a BancoBpm, istituto che potrebbe andare a nozze con Unicredit. La compagnia assicurativa intende acquistare 30.000.000 di azioni ordinarie dell'istituto di credito guidato dal direttore generale Mario Alberto Pedranzini, pari al 6,62% del capitale sociale. A questo scopo UnipolSai ha dato mandato a Equita Sim, come intermediario, di acquistare la partecipazione a un premio sul prezzo di chiusura odierno dell'azione ordinaria della banca compreso tra il 2% ed il 4% circa. Equita per portare avanti l'operazione si rivolgerà ai soli investitori qualificati in Italia e a investitori istituzionali esteri che siano intenzionati a vendere azioni Bps.La mossa non è in realtà del tutto inattesa e arriva alla vigilia della decisione degli organi competenti che potrebbero obbligare la popolare - ultima banca con attivi superiori a 8 miliardi di euro ad avere il voto capitario - a trasformarsi in società per azioni.Con ogni probabilità, quindi, questa operazione per UnipolSai non rappresenta solo l'acquisto di una fetta della Popolare di Sondrio, ma è probabile che rappresenti il primo passo verso una scalata che mira a rilevare il controllo del gruppo. Con il cambio di ragione sociale, infatti, l'istituto valtellinese diventerebbe più contendibile e potrebbe essere acquisito da un gruppo come Unipol (che controlla Bper) al fine, appunto, di costruire il cosiddetto terzo polo bancario. Tale scenario è tutto da verificarsi ma va da sé che la mossa non appaia isolata e pare anzi preludere a un'alleanza più solida. L'azione sembra ricalcare quella di Credit Agricole che aveva acquistato in due momenti diversi azioni del Credito Valtellinese (e aveva contestualmente stretto una partnership di bancassurance) per lanciare al momento propizio un'offerta di pubblico acquisto. Bper e Sondrio, a titolo di esempio, collaborano a stretto contatto da tempo e sono già entrambi partner di Arca Sgr.Sembra quindi di tornare indietro nel tempo al dicembre del 2005 quando, all'interno di una telefonata tra Piero Fassino e Giovanni Consorte in cui l'allora segretario dei Ds chiese all'allora amministratore delegato di Unipol «Ma abbiamo una banca?». In quel momento Fassino si riferiva alla Banca nazionale del lavoro, poi rilevata dai francesi di Bnp Paribas. Oggi, invece, si parla della Popolare di Sondrio e Unipol non è più lo stesso gruppo di 16 anni fa. In questi anni il gruppo guidato dall'ad Cimbri si è mostrato da sempre molto vicino si grandi attori del sistema bancario italiano, soprattutto dalle parti di Ca' de Sass e Piazzetta Cuccia. Il gruppo assicurativo si è infatti dimostrato prossimo a Intesa nel matrimonio tra il gruppo guidato da Carlo Messina e Ubi. Non a caso, all'interno dell'operazione, 486 filiali e 134 punti operativi ex Ubi sono finiti a Bper per un totale di 5107 dipendenti. Il gruppo di Cimbri, inoltre, è da sempre molto vicino a Mediobanca, tanto da possederne quasi il 2%. L'operazione si inquadra nella strategia di UnipolSai «finalizzata a contribuire ai piani di sviluppo della banca, partner industriale del gruppo Unipol dal 2010 nel comparto della bancassicurazione danni e vita», si legge nella nota.Tutto farebbe dunque pensare a nuove sinergie tra Bper e la PopSondrio. Proprio nei giorni scorsi e, evidentemente, non a caso il dg dell'istituto valtellinese aveva fatto sapere che la banca stava valutando opportunità per nuove combinazioni di business, partnership. In poche parole, il gruppo era alla ricerca di un partner strategico, non un semplice azionista. Ora pare che l'abbia trovato. Unipol si appresta dunque a fare la voce grossa nel panorama bancario italiano e con questa mossa potrebbe aver allontanato l'ipotesi di una nuova operazione tra Unicredit e il BancoBpm guidato dall'ad Giuseppe Castagna, altro gruppo alla ricerca di un pretendente al suo trono.