
Parla Jordan Bardella, il ventitreenne capolista di Marine Le Pen alle elezioni del 26 maggio: «I nazionalisti si uniscano nel Parlamento Ue per fermare la dittatura della burocrazia e della finanza».Non ha ancora compiuto 24 anni, eppure Marine Le Pen lo ha voluto candidare come capolista alle elezioni europee per il Rassemblement national. La famiglia oriunda italiana, l'adolescenza in una banlieue di Parigi: Jordan Bardella è giovanissimo, ma ha le idee molto chiare sulle battaglie per cui spendersi all'Europarlamento. C'è un nesso tra le sue origini e l'adesione al Rn?«È esser cresciuto nella banlieue ad avermi portato in politica».Addirittura?«Be', quando vivi nella Senna-Saint-Denis, sei più che altrove a contatto con la violenza e l'insicurezza, ma anche con il comunitarismo. Ho umili origini e ho visto mia madre lavorare duramente per un salario da miseria».E ne ha sofferto.«Non ho mai accettato questa situazione. Ed è per questo che mi sono schierato con Marine Le Pen all'età di 16 anni».Come l'ha conosciuta?«Ho avuto più volte occasione di lavorare per lei, specialmente durante la campagna per le presidenziali del 2017».La sua giovane età non è stata un ostacolo?«Il Rn ha sempre dato fiducia ai giovani. Abbiamo il deputato più giovane, il senatore più giovane, molti giovani funzionari e giovani sindaci che stanno dimostrando le loro abilità sul campo».Perché la Le Pen l'ha scelta come capolista alle europee?«Ha voluto inviare un formidabile messaggio di speranza ai giovani francesi».Quale messaggio?«Quello che stiamo vivendo non è inevitabile: altre scelte politiche, con altre conseguenze, sono possibili!».E il messaggio è passato: avete sconfitto Emmanuel Macron.«Macron ha voluto trasformare queste elezioni europee in un plebiscito. Ci è riuscito: sono stati lui e la sua politica a venire rigettati!».Perché, secondo lei?«Le politiche fiscali, le riforme che ha intrapreso, ma anche l'atteggiamento con cui governa, sono stati vissuti come un'ingiustizia da molti francesi, in particolare quelli appartenenti alle classi lavoratrici e alla classe media. E ora Macron deve trarre le conclusioni da questo fallimento, decretando come minimo lo scioglimento dell'Assemblea nazionale».Ammettiamo che lo faccia. Con il vostro sistema elettorale, crede che avreste possibilità di vincere?«Certo, perché oggi la gente sta voltando le spalle alla globalizzazione selvaggia, al libero mercato senza regole e alla mancanza di protezione dei confini nazionali».La rivolta dei gilet gialli ha contribuito alla vostra vittoria?«Non abbiamo mai provato ad assorbire questo movimento, che è apolitico e trasversale ai partiti. Ma molte delle loro richieste fanno parte del nostro programma».Quali, ad esempio?«Buon senso, pace fiscale, referendum d'iniziativa popolare e, ancora, un sistema di rappresentanza proporzionale».E come vi siete posti verso chi ha aderito al movimento dei gilet gialli?«Siamo voluti apparire come uno sbocco politico, pacifico e democratico per la legittima rivolta popolare dei francesi. E molti gilet gialli, probabilmente, hanno votato per il Rn alle europee».Sbocco pacifico. Quindi ritiene che i gileti gialli siano diventati troppo violenti?«Penso che Macron sia sordo alla rabbia dei francesi e che questo senso d'ingiustizia perduri. Ma poi, nelle grandi città, il movimento dei gilet gialli è stato infiltrato dall'estrema sinistra violenta».I gileti gialli sono stati infiltrati dai black bloc?«Sì. E questo ha scoraggiato i veri gilet gialli. In ogni caso, la maggioranza dei francesi continua a condividerne le rivendicazioni politiche iniziali».Che significa per il Rn «recuperare la sovranità»?«Oggi, a Bruxelles si decidono molte regole assurde, che hanno un impatto sulla vita delle persone».Ad esempio?«Pensiamo ai trattati di libero scambio, distruttivi per i nostri lavoratori. E all'imposizione delle quote di migranti».E come porrete rimedio?«Bisogna aprire un tavolo di negoziati per consentire alle nazioni di riguadagnare le loro leve essenziali di sovranità: bilancio, politiche migratorie, libertà di attuare il patriottismo economico e primato della legislazione nazionale su quella europea».Si dice che alle europee, però, l'onda sovranista non ci sia stata.«Io direi che i partiti sovranisti stanno sperimentando un'ascesa spettacolare e storica in tutto il continente».Solo in Francia e in Italia.«Il successo di Matteo Salvini è impressionante, però è facile da spiegare: dimostra che chi sperimenta le nostre idee, poi le adotta».Che intende?«Che quando siamo al governo, riusciamo a convincere le persone. E questo è un grande messaggio di speranza per noi. Non ci scordiamo che, in Francia, il Rn ha superato il record storico di voti in un'elezione europea».Resta il fatto che i sovranisti non avrebbero la maggioranza in Europa, nemmeno se si alleassero - eventualità già esclusa - con il Ppe. Qual è il vostro progetto?«Vogliamo un supergruppo parlamentare, il più grande possibile, per riunire i sovranisti e poter avere un'influenza sull'attività del Parlamento europeo».Ci riuscirete?«Jean Claude Juncker stesso ha ammesso che i nazionalisti avranno un peso senza precedenti all'Europarlamento. Il gruppo Europa delle nazioni e delle libertà dovrebbe allargarsi. Mentre le parlo, a Bruxelles si stanno svolgendo negoziati tra i vari capi di partito».Gli interessi delle varie nazioni sono diversi. Ad esempio, la Francia vuole fermare i movimenti secondari dei migranti, mentre l'Italia vuole fermare le partenze. «Non è così».E com'è?«La volontà di fermare i flussi migratori verso l'Europa e di adottare, dunque, politiche dissuasive, è comune al Rassemblement national, alla Lega e a tutti i nostri alleati».Quindi la piattaforma comune è: fermiamo le partenze?«Certo. E crediamo anche che si debbano ripristinare le frontiere, che si debbano riaccompagnare indietro i barconi di migranti che tentano di sbarcare illegalmente sulle nostre coste e che vada organizzato un sistema per esaminare le richieste d'asilo nei Paesi d'origine».Viktor Orbán, intanto, ha escluso alleanze con i sovranisti.«Mah. Il Ppe somiglia a un ostello spagnolo, i cui ospiti vanno dall'immigrazionista Angela Merkel al securitario Viktor Orbán. È un partito senza la minima coerenza e senza spina dorsale ideologica».Sembra che si formerà una coalizione tra Ppe, socialisti, liberali e forse i Verdi. Quest'ammucchiata può governare l'Europa?«Sa, destra e sinistra, a livello europeo, condividono gli stessi voti, ma anche la stessa filosofia».Quale?«Ritengono che le nazioni debbano essere private dei loro poteri decisionali per rinforzare l'Ue. Il punto è che anche se riuscissero ad accordarsi, i popoli oggi aspirano esattamente al contrario».Salvini vuole che si ridiscutano i vincoli Ue e lo statuto della Bce. «Anche nei negoziati che intraprenderemo per ripristinare la sovranità francese sarà necessario ridiscutere la governance della zona euro, a cominciare dalla Bce e dal suo obiettivo».Il controllo dell'inflazione?«Sì. Non può più essere una finalità. Lo scopo della Bce dev'essere combattere la disoccupazione! I 2.200 miliardi di euro di creazione monetaria della Bce avrebbero dovuto essere usati per reindustrializzare i nostri Paesi, non per giocare al casinò nelle banche private!».L'Italia ha ricevuto l'ennesima letterina dalla Commissione Ue. E c'è di nuovo lo zampino di un suo connazionale, Pierre Moscovici…«I metodi dell'Ue per punire i Paesi e i popoli che si rifiutano di sottostare alle sue ingiunzioni sono inammissibili e antidemocratici».Antidemocratici?«Ricordiamo le parole di Günther Oettinger: “I mercati insegneranno agli italiani a votare bene". Io sono rimasto scioccato dal modo in cui l'Italia è stata trattata dopo che Salvini è salito al potere. Bisogna fermare questa dittatura della burocrazia e degli interessi privati».Vi accusano di voler distruggere l'Europa. Dicono che riporterete la guerra nel continente…«Queste caricature usate come spauracchi non funzionano più. È l'Unione europea che indebolisce l'Europa, causando la rivalità tra Stati, l'impotenza collettiva, l'impoverimento e mettendo in pericolo i nostri lavoratori».Quindi è tutto falso?«Non siamo contro l'Europa, non avrebbe senso. Siamo contro quest'Unione e vogliamo costruirne una nuova, basata sulla cooperazione tra Stati, sul rispetto delle persone e sulla loro protezione. È l'Europa delle nazioni quella che ha funzionato: ci ha dato il programma Ariane ed Airbus!».Il Rassemblement national prende soldi dai russi?«Ma per favore. La nostra campagna elettorale è stata interamente finanziata dagli elettori francesi, come parte di un grande prestito patriottico lanciato quest'anno».Ma credete che si debbano ristabilire relazioni amichevoli con Mosca?«Certo. Come con tutte le potenze mondiali. Noi crediamo in un mondo multipolare di scambio e cooperazione tra le nazioni».Quindi, basta con le sanzioni alla Russia. «Le sanzioni imposte dall'Ue sono totalmente stupide. La Russia è un nostro importante partner geostrategico. Dobbiamo dialogare con la Russia di Vladimir Putin e con gli Stati Uniti di Donald Trump».Un buon proposito: dialogare.«Già. E difendere i nostri interessi».
Gilberto Pichetto Fratin (Ansa)
I ministri dell’Ambiente dei 27 si sono riuniti ieri per cercare un accordo sulla modifica alla legge sul clima Si parte dalla proposta di ridurre del 90% le emissioni nei prossimi 15 anni. Sì condizionato della Meloni.
2025-11-05
Lagarde vende l’euro ai bulgari riluttanti. Ma il guru dei potenti: «Berlino deve uscire»
Friedrich Merz (Ansa)
Robin J Brooks, economista vicino alla grande finanza, parla chiaro: «Se la Germania lascia la moneta unica è meglio per tutti».
Massimo D'Alema (Imagoeconomica)
L’ex capo dell’agenzia Onu rivela alla bicamerale che il governo Conte rifiutò ventilatori e anticorpi monoclonali gratuiti, malgrado il Covid circolasse già da settembre 2019
(Ansa)
Correzioni alla legge di bilancio: la mediazione sulle locazioni brevi potrebbe portare all’aliquota del 23 al posto del 26% previsto ora. Ma spunta un emendamento che riduce la cedolare secca al 15%. Confindustria si contraddice e boccia quasi tutti i provvedimenti.






