2022-02-09
Un ministro peggiore dell’Azzolina. Bocciato l’esame di Stato di Bianchi
Dopo mesi di aule a singhiozzo, l’operato del ministro è fallimentare. Persino il Consiglio superiore della pubblica istruzione vota contro la seconda prova alla maturità e per il maxi colloquio orale alle medie.Il dibattito sulla scuola non si placa. Adesso al centro degli scontri c’è la maturità in arrivo. O meglio, le modalità con cui si dovrà affrontare questa maturità uscendo dal terzo inverno di pandemia. Il ministero dell’Istruzione ha stabilito che ci saranno le prove scritte. Da quel momento in poi è esploso il putiferio. Gli studenti nei giorni scorsi sono scesi in piazza per protestare contro quella che deve essergli sembrata l’ennesima beffa giunta dopo mesi e anni di scuola a singhiozzo.Centomila studenti si sono ritrovati nelle piazze venerdì scorso, per poi ripetere le proteste nei giorni seguenti. Molte scuole in Italia sono state occupate. Tutti chiedono un esame più semplice e accessibile. Ammesso che ne abbiano il diritto, in ogni caso la sentenza è data. Il ministro Patrizio Bianchi è stato bocciato dagli studenti che lo ritengono distante dalla realtà della scuola e incapace di comprendere i loro bisogni. Il ministro dell’Istruzione però, le prende da tutte le parti. Infatti gli ultimi a essersi espressi contro la sua decisione di reintrodurre lo scritto agli esami di maturità sono i membri del Consiglio superiore della pubblica istruzione. Secondo il Consiglio servono altri strumenti perché «non si può sottoporre lo scritto a studenti che sono stati in un contesto di pandemia per tre anni interi». L’aspetto che più si critica al ministro è il suo repentino cambio di idea. Infatti a metà novembre Bianchi parlava solo di una prova orale con tesina, mentre adesso, a fine gennaio, decide di reintrodurre entrambe le prove scritte. Il riassunto finale della riunione del Cspi suona come una bocciatura ai danni dell’esame di Stato pensato da Bianchi. La bocciatura arriva anche per l’esame di terza media, giudicato anche quello troppo difficile da affrontare per i ragazzi. Dei 36 membri del Cspi, ben 27 hanno votato contro. Chi è a favore di tornare allo scritto agli esami di maturità (sono tre anni che la prova viene svolta solo in forma orale), valuta che in fondo sia il caso di tornare a fare le cose come si deve perché la scuola è sempre stata aperta. Questo è vero, ma è altrettanto vero che per mesi e mesi molte classi sono state in didattica a distanza. Inoltre ad un certo punto è subentrata anche la didattica integrata e sicuramente anche in quel contesto i docenti hanno avuto più difficoltà nello stare al passo con i programmi.Che si sia contrari o favorevoli, una cosa è certa, questo ministro non trova pace. Nemmeno Lucia Azzolina era stata così osteggiata dal mondo della scuola. È bene ricordare che anche i genitori hanno bocciato l’operato del ministro, soprattutto per quanto riguarda la gestione della pandemia. Nonostante tutti i protocolli introdotti infatti non è stato fatto nulla per la ventilazione delle aule. I risultati si sono visti, perché nonostante le mascherine c’è stata una vera e propria esplosione di contagi con la variante Omicron nelle scuole. Il tracing inoltre, è fallito miseramente prima ancora di iniziare, con ministero, Esercito e aziende locali sanitarie che si rimpallavano le colpe. Infine non va dimenticato il disastro della piattaforma MyIs. Patrizio Bianchi lanciò con grande orgoglio una piattaforma digitale per la collocazione degli insegnanti che prometteva di assegnare a ogni classe d’Italia l’insegnante a inizio anno. Per settimane ha girato l’Italia proclamando di aver risolto il problema degli insegnanti. Nella realtà però le scuole erano nel completo delirio. Per settimane e infine mesi, molte scuole non hanno neanche potuto attivare il tempo pieno a causa della mancanza di docenti. Le supplenze non arrivavano da nessuna parte e quando arrivavano spesso erano inadeguate. Insomma, non solo Bianchi non ha risolto il problema degli insegnanti, ma lo ha anche peggiorato. Quando nessuno, dai sindacati ai presidi, pensava che fosse possibile. Per farlo ha anche speso 2 miliardi di euro di fondi destinati alla digitalizzazione e altri 4 miliardi per la riapertura delle scuole. L’operato del ministro Bianchi è un completo disastro. Anche sulla prova di maturità sembra aver scontentato tutti. A questo punto bisognerà vedere se riuscirà a tenere il punto, o si lascerà convincere dagli studenti o dal parere non vincolante del Cspi.