Test di «Altroconsumo»: principio attivo inalterato dopo anni. Però se non sono conservati bene possono diventare tossici. Bisogna soprattutto usare il buonsenso. La tossicità dei farmaci scaduti non è stata dimostrata e così neppure un'indicativa riduzione di efficacia.La metà degli italiani (il 48% per la precisione) assume medicinali da banco scaduti. Si tratta nella maggior parte dei casi di analgesici. I dati dell'ultima ricerca condotta da Altroconsumo dimostrano come nel nostro Paese sia sempre più diffusa, complici motivi economici, la tendenza a ignorare la data di scadenza. Ma le domande sono: le medicine scadute fanno male? E continuano a essere efficienti?Ci sono pareri diversi, anche diametralmente opposti, e c'è pure chi accusa le case farmaceutiche di anticipare la data limite solo per vendere di più. Decisamente contrario all'uso di medicine «stagionate» è il segretario della Federazione italiana medici di medicina generale, Silvestro Scotti: «Moltissime persone pensano che prendere una medicina dopo la scadenza non sia pericoloso, perché sono convinte che nel peggiore dei casi semplicemente non abbia effetto. Ma occorre invece prestare molta attenzione», mette in guardia, «molto dipende infatti dal tipo di prodotto, dal suo principio attivo e dal modo di conservazione. Ci sono delle molecole che, una volta degradate, perdono solo il loro effetto. Ma esistono anche molecole che con il tempo diventano tossiche. Inoltre ci sono medicinali che vanno conservati in frigo o lontano da luce o fonti di calore. Se queste regole non vengono rispettate il prodotto può diventare dannoso anche se non è scaduto». Non tutti sono però d'accordo. A cominciare dalla Food and drug administration. L'autorità americana dei farmaci contesta il sistema con il quale le aziende fissano la deadline: il limite temporale è anticipato di tre mesi rispetto al fisiologico degradamento dei prodotti. Un espediente che sarebbe usato per far lievitare il giro d'affari. Accade così che, negli Stati Uniti ogni, anno finiscano nella spazzatura fra i 60 e i 70 miliardi di dollari di medicinali ancora validi. Sulla stessa lunghezza d'onda anche Melania Rizzoli, medico e scrittrice: «Numerosi studi», spiega, «hanno comprovato che il 90% dei medicinali, soprattutto in pillole e compresse, se correttamente conservati, funzionano per molti anni e non comportano rischi, smentendo gli allarmi diffusi dalle case farmaceutiche».Quindi a chi dobbiamo dare retta? Bisogna soprattutto usare il buonsenso. La tossicità dei farmaci scaduti non è stata dimostrata e così neppure un'indicativa riduzione di efficacia. Per esempio l'aspirina è accreditata per due anni, ma i test indicano che dopo sei le proprietà sono inalterate. Ma in alcuni casi, quando si tratta di medicinali indispensabili, è più prudente non correre rischi. Ci sono infatti regole, condivise dalle più autorevoli università al mondo, alle quali ci si può attenere.1 Non ci sono problemi a utilizzare farmaci non critici, come antinfiammatori, antistaminici e antidolorifici. Esperimenti hanno confermato che funzionano anche dopo 50 anni dalla produzione.2 Meglio non assumere dopo la scadenza i «salvavita», ovvero quelli indispensabili per la sopravvivenza, come ad esempio i farmaci antitumorali, gli anticoagulanti o l'insulina per i diabetici. Lo stesso vale per gli antidoti a veleni o sostanze tossiche. La loro azione deve essere massima, quindi, anche se non fanno male potrebbero, non raggiungere l'effetto.3 Uno studio dell'American medical association stabilisce che amoxicillina, ciprofloxacina e antibiotici di nuova generazione sono sicuri fino a decine di anni dopo il termine stampato sulla confezione. L'unico caso in cui è sconsigliata l'assunzione riguarda la tetraciclina, che potrebbe provocare danni renali. Va però sottolineato che questo antibiotico non è più sul mercato.4 Pur non essendo stata rilevata alcuna tossicità, meglio non prendere i cosiddetti farmaci critici, ovvero a basso indice terapeutico. In questo caso anche minime diminuzioni dell'attività farmacologica potrebbero inficiare il risultato. A questa categoria appartengono gli anticonvulsivi, gli anticoagulanti, i contraccettivi e gli ormoni tiroidei.5 Ci sono poi i medicinali per neonati e bambini. Fermo restando la tossicità nulla, i piccoli hanno un sistema immunitario meno attrezzato. Quindi potrebbero verificarsi eventuali reazioni allergiche dovute alla degradazione di componenti del farmaco.6 Un ultimo aspetto da prendere in considerazione riguarda alcuni medicinali fluidi: colliri e sciroppi. L'apertura della confezione può infatti ridurne l'azione terapeutica. Si raccomanda di osservare bene se il liquido è torbido o presenta sedimenti. Le compresse e le pillole restano stabili fino a 24 mesi dopo la scadenza, lo stesso non può dirsi per soluzioni liquide o sospensioni.In generale, per quasi tutti i tipi di medicine non ci sarebbe alcun rischio in caso di assunzione dopo la deadline: il principio attivo continua a funzionare, la tossicità non è provata e non si registrano effetti collaterali. Fondamentale però è che siano conservati «lontano da umidità, luce diretta, fonti di calore e alte temperature», raccomanda Altroconsumo. «I farmaci devono essere riposti in luoghi freschi e asciutti come salotto o camera da letto. Vanno tenuti a temperature tra i 20 e i 25 gradi. Attenzione a insuline o vaccini: vanno in frigorifero a una temperatura compresa tra i 2 e gli 8 gradi».
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Varato in nome della «sovranità monetaria» (ora è un valore?), il nuovo sistema nasce già vecchio. E c’è l’incognita privacy.
Ad un portale dedicato alla fornitura di energia green era collegato uno schema Ponzi, che prometteva forniture da impianti fantasma collocati all'estero. Circa 6.000 i clienti truffati. 95 i conti correnti sequestrati oltre a criptovalute e beni di lusso.
Nella prima mattinata del 28 ottobre 2025 la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari in tutta Italia ed effettuato il sequestro preventivo d’urgenza del portale www.voltaiko.com, con contestuale blocco di 95 conti correnti riconducibili all’omonimo gruppo societario.
Si tratta del risultato di una complessa indagine condotta dal Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Bologna e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica per l’Emilia-Romagna, sotto la direzione del Pubblico Ministero Marco Imperato della Procura della Repubblica di Bologna.
Un’azione coordinata che ha visto impegnate in prima linea anche le Sezioni Operative Sicurezza Cibernetica delle varie Regioni e gli altri reparti territoriali della Fiamme Gialle nelle province di Bologna, Rimini, Modena, Milano, Varese, Arezzo, Frosinone, Teramo, Pescara, Ragusa.
L’operazione ha permesso di ricostruire il modus operandi di un gruppo criminale transnazionale con struttura piramidale tipica del «network marketing multi level» dedito ad un numero indeterminato di truffe, perpetrate a danno anche di persone fragili, secondo il cosiddetto schema Ponzi (modello di truffa che promette forti guadagni ai primi investitori, a discapito di nuovi investitori, a loro volta vittime del meccanismo di vendita).
La proposta green di investimenti nel settore delle energie rinnovabili non prevedeva l’installazione di impianti fisici presso le proprie abitazioni, bensì il noleggio di pannelli fotovoltaici collocati in Paesi ad alta produttività energetica, in realtà inesistenti, con allettanti rendimenti mensili o trimestrali in energy point. Le somme investite erano tuttavia vincolate per tre anni, consentendo così di allargare enormemente la leva finanziaria.
Si stima che siano circa 6.000 le persone offese sul territorio nazionale che venivano persuase dai numerosi procacciatori ad investire sul portale, generando un volume di investimenti stimato in circa 80 milioni di euro.
La Procura della Repubblica di Bologna ha disposto in via d’urgenza il sequestro preventivo del portale www.voltaiko.com e di tutti i rapporti finanziari riconducibili alle società coinvolte e agli indagati, da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.
Nel corso delle perquisizioni è stato possibile rinvenire e sottoporre a sequestro criptovalute, dispositivi elettronici, beni di lusso, lingotti d’oro e documentazione di rilevante interesse investigativo.
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2025-10-31
«The Traitors Italia», il gioco del sospetto sbarca su Prime Video con Alessia Marcuzzi
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«The Traitors Italia» (Amazon Prime Video)
Dopo il successo internazionale, arriva anche in Italia The Traitors. Nel cast quattordici vip e Alessia Marcuzzi alla conduzione, per un reality che rinuncia al gossip e punta tutto su logica, tensione e inganni all’interno di un castello misterioso.






