2025-03-13
Un altro Boccia nei guai: il fratello
Scoperto nel suo atelier un escamotage per truccare la bolletta: scattano le manette, poi l’obbligo di firma. Lui cade dal pero: «Non sapevo nulla». Sentenza a metà aprile.C’è un nuovo caso Boccia, a Pompei. La domanda è: succhiare è reato? Sì, se si succhia energia elettrica senza pagare, con tanto di manomissione dei contatori. Ed è anche un reato punito gravemente, da due a sei anni di reclusione. Andrea Gaetano Boccia, fratello di Maria Rosaria, divenuta famosa l’estate scorsa per aver fatto dimettere il ministro Gennaro Sangiuliano, è stato processato per direttissima per furto di energia nel suo atelier di abbigliamento. Gli contestano un furto da circa 35.000 euro, ma lui si è detto assolutamente innocente. Il giudice si è riservato di decidere. La magnetica Maria Rosaria Boccia, va detto subito, con questa storia di magneti non c’entra. I fatti emersi ieri in udienza a Torre Annunziata sono stati accertati dai carabinieri e dai tecnici dell’Enel durante un controllo all’atelier di Andrea Boccia, dopo che i consumi erano risultati bassi in maniera sospetta. I militari hanno trovato un meccanismo a calamita sul disco nero del contatore che, grazie a una rotazione continua, segna i consumi. Un sistema usato spesso anche per truccare la bolletta del gas. Il fratello dell’ex amante di Sangiuliano è stato quindi arrestato (ai domiciliari) per furto aggravato e processato per direttissima. In tribunale, ha reso dichiarazioni spontanee e ha negato gli addebiti. Ha spiegato che il locale dove si trova il contatore è stato preso in affitto da poco e che i consumi risultavano bassi in quanto il negozio era chiuso per una ristrutturazione. Inoltre ha presentato tutta una serie di documenti, tra i quali le bollette pagate.La Procura di Torre Annunziata ha chiesto la misura dell’obbligo di firma, mentre la difesa si è opposta. Al termine della camera di consiglio, la giudice ha revocato gli arresti e ha disposto l’obbligo di firma in caserma. La sentenza è prevista per metà aprile. Con una sola aggravante, il furto di energia è punito con la reclusione da due a sei anni e una multa tra 927 e 1.500 euro.Andrea Boccia ha 44 anni e fa lo stesso mestiere della sorella, che ne ha 41 ed era specializzata in abiti da sposa, ma poi si è dedicata a varie attività imprenditoriali nel vasto campo della comunicazione. Maria Rosaria ha avuto la sua stagione di notorietà lo scorso anno quando la nomina a consulente del ministro della Cultura sfumò all’ultimo momento. Venne fuori una relazione affettiva tra i due, con la donna che ha raccontato una serie di particolari imbarazzanti, costati al ministro le dimissioni. Le versioni dei fatti però non collimano e i due si sono reciprocamente denunciati. In attesa che la giustizia veda e provveda, la Boccia continua a tentare in ogni modo di tenere alta l’attenzione sul suo caso. Sui social non smette di postare le proprie «testimonianze», ma certo non era un guaio giudiziario del fratello il modo in cui sperava di tenere alta la tensione, elettricità a parte. Le due vicende, il contatore con il magnete e la relazione microchippata (Maria Rosaria Boccia registrava anche i sospiri) con il ministro, non sono collegate. Ma rientrano in un ricco filone di scandali dove la famiglia, più che aiutare, sotterra. In ordine sparso, e senza alcuna ambizione di classificare la gravità di vicende molto diverse tra loro, abbiamo i figli di Beppe Grillo e Ignazio La Russa sotto processo per presunta violenza sessuale, il ministro Santanchè che è sotto inchiesta con la sorella Fiorella e l’ex marito Canio Mazzaro, l’ex premier Giuseppe Conte turbato dai problemi fiscali della compagna Olivia Paladino e della sua famiglia (il Fisco chiede 29 milioni). Al momento, però, Gianfranco Fini resta imbattuto per quello che ha passato: mollò la moglie Daniela Di Sotto per i suoi affari nella sanità laziale e si mise con Elisabetta Tulliani, il cui fratello Giancarlo gli ha combinato il pasticcio infinito della casa di Montecarlo. A Sangiuliano mancava giusto questo: che gli arrestassero il nuovo «cognato» per furto di energia.
Jose Mourinho (Getty Images)