2023-05-29
Turchia: Erdogan ha vinto al ballottaggio
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Recep Tayyip Erdogan (Ansa)
Alla fine ce l’ha fatta. Recep Tayyip Erdogan è stato riconfermato presidente della Turchia. Con il 52,1% dei voti, il sultano si è aggiudicato il ballottaggio presidenziale di domenica, mentre il rivale, Kemal Kilicdaroglu, è rimasto al 47,9%. “Abbiamo completato il secondo turno delle elezioni presidenziali con il favore della nostra nazione”, ha dichiarato Erdogan, che si accinge adesso a governare la Turchia fino al 2028. “Vorrei ringraziare ogni singolo membro della nostra nazione che ancora una volta ci ha trasmesso la responsabilità di governare il Paese per i prossimi cinque anni”, ha aggiunto. Kilicdaroglu, dal canto suo, ha esortato i propri sostenitori a continuare a lottare per la democrazia, tacciando il rivale di aver creato un “regime autoritario”. “Tutti i mezzi dello Stato sono stati mobilitati per un partito politico e messi ai piedi di un uomo”, ha affermato. “Come persona di questa terra, ho sempre lottato per i vostri diritti e la vostra giustizia, affinché nessuno vi opprima, affinché possiate vivere in abbondanza, e continuerò a farlo”, ha proseguito. Va detto che, rispetto al 2014 e al 2018, stavolta il sultano si è trovato maggiormente in difficoltà: è infatti stata la prima volta che ha dovuto affrontare un ballottaggio, visto che al primo turno non era riuscito a superare la fatidica soglia del 50% dei voti. Erdogan doveva d’altronde affrontare vari problemi: dall’inflazione elevata all’impatto socioeconomico negativo degli oltre tre milioni di rifugiati siriani presenti in territorio turco, senza contare le polemiche sulla sua discutibile politica edilizia. Dall’altra parte, ha potuto comunque contare su vari fattori che lo hanno alla fine avvantaggiato. Innanzitutto al primo turno hanno inaspettatamente votato per lui molte delle province che erano state colpite dal terremoto di febbraio. In secondo luogo, ha ricevuto l’endorsement del “terzo incomodo” Sinan Ogan, che aveva ricevuto il 5% al primo turno. In terzo luogo, va ricordato che Kilicdaroglu era a capo di una coalizione, l’Alleanza per la nazione, comprendente partiti fortemente eterogenei sul piano ideologico: un elemento che potrebbe aver impensierito molti elettori. Infine, ma non meno importante, bisogna sottolineare che, alle elezioni parlamentari, la coalizione di Erdogan, l’Alleanza popolare, ha conquistato la maggioranza alla Grande assemblea nazionale (pur perdendo 27 seggi rispetto al 2018). Nonostante quindi la buona performance dell’Alleanza della nazione, Erdogan si era assicurato la maggioranza assoluta a livello parlamentare: un fattore che potrebbe aver avuto un certo peso nelle valutazioni degli elettori in sede di ballottaggio.
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