2023-09-29
«L’elettrico cinese uccide le aziende». La scossa di Trump alle presidenziali
Manifestazione della United Auto Workers ai cancelli della General Motors in California (Ansa)
Donald snobba la primarie e punta sulla motor valley Usa: «Questa transizione condanna le vostre imprese». Pure Joe Biden cerca in extremis di recuperare consenso tra i lavoratori, ma la base dei sindacati sta con il tycoon.L’auto elettrica continua ad essere al centro dello scontro elettorale in vista delle presidenziali statunitensi del 2024: un dossier che si interseca con lo sciopero che il sindacato dei metalmeccanici americani (Uaw) ha avviato ormai due settimane fa contro Stellantis, Gm e Ford. Mercoledì sera, mentre gli altri candidati alla nomination presidenziale repubblicana si scazzottavano metaforicamente in televisione, Donald Trump ha tenuto un discorso a Detroit contro le politiche di Joe Biden a favore dei veicoli elettrici. «Un voto per il corrotto Joe significa che il futuro dell’industria automobilistica sarà Made in China», ha tuonato, per poi aggiungere: «L’industria automobilistica viene assassinata. Chiuderanno e costruiranno quelle auto in Cina e in altri posti». «Non fa la minima differenza quello che ottenete, perché tra due anni sarete tutti senza lavoro», ha continuato, riferendosi ai metalmeccanici in sciopero e promettendo di abolire «l’obbligo di veicoli elettrici di Joe Biden». «Se vuoi comprare un’auto elettrica, va benissimo. Sono assolutamente d’accordo. Ma non dovremmo costringere i consumatori ad acquistare veicoli elettrici che non vogliono acquistare», ha anche detto l’ex presidente (che sarà chiamato a testimoniare nel processo civile per frode che lo vede coinvolto a New York). Con lo sciopero in corso, i metalmeccanici puntano ad alcune rivendicazioni salariali e previdenziali. Tuttavia un ulteriore fronte è rappresentato dalla transizione verso l’auto elettrica. Sono mesi che l’Uaw esprime preoccupazione su tale dossier. È in tal senso che, a maggio, il sindacato ha congelato il proprio endorsement a Biden (endorsement che, al contrario, gli aveva garantito nel 2020). Non solo. A giugno, l’Uaw ha criticato il presidente per aver concesso un maxi prestito a Ford in vista di una joint venture con una società sudcoreana volta all’apertura di stabilimenti per batterie da auto elettrica in territorio statunitense. La tensione con Biden è proseguita fino alla settimana scorsa, quando la Casa Bianca ha rinunciato a inviare un proprio team per cercare di favorire il raggiungimento di un accordo tra le parti. Lo stesso Biden ha tenuto un atteggiamento irresoluto verso lo sciopero. Prima ha solidarizzato coi lavoratori, dicendo tuttavia che «nessuno vuole uno sciopero». Poi, dopo che Trump aveva annunciato la sua tappa a Detroit di mercoledì, ha deciso di visitare martedì un picchetto di metalmeccanici in Michigan, assieme al presidente della Uaw, Shawn Fain. E anche qui la chiarezza ha latitato. Secondo Nbc News, Biden, mentre era sul posto, avrebbe detto di appoggiare la richiesta, avanzata dal sindacato, di un aumento salariale del 40% in quattro anni. Una versione poi parzialmente corretta nella trascrizione ufficiale del suo discorso, pubblicata sul sito della Casa Bianca. «Sì, penso che dovrebbero essere in grado di contrattare per questo», si legge nella trascrizione in riferimento all’aumento chiesto dai metalmeccanici. Insomma, parole più caute e un endorsement sostanzialmente rimangiato. Non sembra invece che, durante la tappa in Michigan, Biden abbia parlato troppo delle sue politiche a favore dell’auto elettrica: secondo Cnn, il presidente e il leader della Uaw si sarebbero limitati a discorrere di una non meglio precisata «giusta transizione». Resta però il fatto che, per molti metalmeccanici americani, l’auto elettrica continua a essere fonte di preoccupazione. Questo spiega perché Trump sta scommettendo molto sulla critica ai veicoli elettrici, puntando ad accattivarsi le simpatie della base del sindacato, visto che le sue alte sfere si sono ultimamente collocate su posizioni poco chiare. Come detto, Fain ha addirittura accompagnato Biden durante la sua visita di martedì e, negli ultimi giorni, ha più volte criticato Trump. «Non credo che quest’uomo si preoccupi minimamente di ciò per cui si battono i nostri lavoratori, di ciò per cui si batte la classe operaia», ha detto. «Lui è al servizio della classe dei miliardari», ha aggiunto. Ora, è pur vero che Trump, mercoledì, ha parlato alla Drake Enterprises, che è un’azienda non sindacalizzata: il che è un po’ paradossale, visto il contesto dello sciopero della Uaw. Tuttavia ad essere paradossale è anche la presa di posizione di Fain. In fin dei conti, è lui che ha congelato l’endorsement a Biden a maggio: un endorsement che, secondo quanto riferito da Politico l’altro ieri, ancora non è stato sbloccato. Inoltre, stando al sito Open Secrets, nei cicli elettorali del 2020 e del 2022 la maggior parte dei contributi elettorali di Stellantis, Ford e Gm sono andati ai dem. Da questo punto di vista, la strategia di Trump è quella di estendere il consenso tra la base sindacale per spingerne successivamente i vertici a dargli l’endorsement alle presidenziali. Non è detto che ci riesca. È ciononostante tutt’altro che improbabile che, tra un anno, ampie frange di metalmeccanici possano votare per lui. Infine, a rendere ancora più complicata la situazione sta il fatto che Ford ha annunciato di voler sospendere l’apertura di uno stabilimento di batterie in Michigan, che nasceva da un’intesa con Catl: azienda cinese che, secondo i repubblicani, intratterrebbe legami con il Pcc. Sullo sfondo, si staglia la battaglia elettorale per il Michigan: Stato cruciale per le prossime presidenziali. Pur perdendolo, nel 2020 Trump vi prese oltre 300.000 voti in più rispetto al 2016. L’ex presidente ne è sempre più convinto: è dai colletti blu di quest’area che passa la sua strada per tornare alla Casa Bianca.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.