2025-08-26
Trump insiste: guardia nazionale in marcia verso Baltimora e Chicago
The Donald vuole inviare i militari nelle due città dem come fatto a Washington. Affondo contro Joe Biden: «Non sapeva di essere vivo». Pugno duro pure sulle scarcerazioni: stop alla libertà su cauzione senza pagamento.Donald Trump tira dritto con la lotta al crimine. Dopo aver schierato gli agenti federali e la Guardia nazionale a Washington, il presidente americano si è detto pronto a fare altrettanto con Baltimora, centro urbano che il diretto interessato ha definito «fuori controllo e infestata dalla criminalità». Polemizzando domenica con il governatore dem del Maryland Wes Moore, Trump ha affermato che potrebbe inviare delle «truppe» in città. «Il bilancio di Wes Moore in materia di criminalità è pessimo, a meno che non falsifichi i suoi dati sulla criminalità come stanno facendo molti altri “Stati blu”. Ma se Wes Moore avesse bisogno di aiuto, come è successo a Gavin Newscum a Los Angeles, manderò le “truppe”, come sta accadendo nella vicina Washington, e ripulirò rapidamente la criminalità», ha dichiarato il presidente americano su Truth, riferendosi polemicamente al governatore dem della California, Gavin Newsom (il cui cognome Trump storpia ormai appositamente da tempo in «Newscum», visto che «scum» in inglese significa «feccia»). «Baltimora è classificata come la quarta peggiore città del Paese per criminalità e omicidi. Smettila di parlare e mettiti al lavoro, Wes», ha proseguito l’inquilino della Casa Bianca. «Il presidente Trump rappresenta ciò che la gente odia di più nei politici: qualcuno che cerca il potere solo per il proprio tornaconto», ha replicato Moore.Nei giorni scorsi, Trump ha affermato di essere intenzionato a inviare la Guardia nazionale anche a Chicago: non a caso, ha bollato ieri il suo sindaco dem, Brandon Johnson, come un «incompetente». Un funzionario americano ha inoltre confermato ad Abc News che il Pentagono starebbe già predisponendo un piano per la città. «Possiamo andare ovunque con un preavviso inferiore a 24 ore», ha dichiarato, sempre ieri, il presidente statunitense a tal proposito. «Potremmo aspettare. Potremmo farlo o no, potremmo semplicemente intervenire e farlo , che è probabilmente ciò che dovremmo fare», ha aggiunto, tornando poi a criticare la confusione mentale di Joe Biden. «Non sapeva nemmeno di essere vivo». «Donald Trump sta tentando di creare una crisi, di politicizzare gli americani che servono in uniforme e di continuare ad abusare del suo potere per distrarre l’attenzione dal dolore che sta causando alle famiglie dei lavoratori», ha tuonato sabato il governatore dem dell’Illinois, JB Pritzker. Nel frattempo, il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Pete Hegseth, ha firmato un’ordinanza che autorizza circa 2.000 soldati della Guardia nazionale, schierati a Washington, a portare armi: in particolare, la maggior parte ha avuto in dotazione dall’altro ieri delle pistole M17, mentre un gruppo ristretto è stato equipaggiato con fucili M4. Non solo. Trump ha approvato ieri anche un ordine esecutivo volto ad abrogare a Washington il rilascio su cauzione senza denaro: un provvedimento di stampo progressista, storicamente giustificato con la tutela degli arrestati a basso reddito, ma che, secondo i repubblicani, non fa altro che alimentare la criminalità. Ricordiamo che, a metà agosto, il presidente ha inviato a Washington sia agenti federali che soldati della Guardia nazionale per contrastare il crimine. I democratici sono andati all’attacco, accusando l’inquilino della Casa Bianca di autoritarismo. I suoi critici affermano infatti che, secondo le statistiche della polizia di Washington, nel 2024 si sarebbe registrato un calo degli omicidi del 32%.Ciò detto, bisogna fare attenzione. Innanzitutto, come riportato da The Hill, «il numero totale di omicidi dello scorso anno, 187, era superiore a quello degli anni immediatamente precedenti la pandemia». In secondo luogo, a maggio, un comandante della polizia di Washington, Michael Pulliam, è stato sospeso con l’accusa di aver alterato i dati sui crimini cittadini. Sebbene il diretto interessato abbia respinto l’addebito, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha aperto un’inchiesta sui vertici della polizia locale: polizia locale, il cui sindacato si è schierato con l’amministrazione americana, esprimendo dubbi sulla correttezza delle statistiche ufficialmente diffuse. Trump si è inoltre concentrato sulle accuse di autoritarismo. «Molte persone dicono: “Forse vorremmo un dittatore”. Non mi piacciono i dittatori. Non sono un dittatore. Sono un uomo di grande buon senso», ha detto ieri. Nel frattempo, la procuratrice generale degli Stati Uniti, Pam Bondi, ha reso noto che, da quando è iniziata la linea dura a Washington, sono stati effettuati oltre mille arresti. Secondo quanto riferito da The Hill, sembra che il grande regista del pugno di ferro nella capitale americana sia il vicecapo dello staff della Casa Bianca, Stephen Miller. Al contempo, a Washington sono stati effettuati vari arresti di immigrati clandestini. Per Trump, la linea law and order e il contrasto all’immigrazione irregolare hanno rappresentato due cavalli di battaglia durante la campagna elettorale dell’anno scorso. E attenzione: lo scontro in atto con i governatori dem avrà probabilmente delle ripercussioni sulla campagna presidenziale del 2028. Newsom, Moore e Pritzker sono considerati papabili candidati alla nomination dem di quell’anno. Dall’altra parte, l’attuale vicepresidente americano, JD Vance, risulta il favorito per conquistare quella repubblicana. È dunque prevedibile che le questioni dell’immigrazione clandestina e della criminalità diventeranno sempre più politicamente calde nei prossimi tre anni.
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